Se li piloti con un’altra linea di amplificazione, puoi differenziare i preset per porte aperte o chiuse, come ti avevo già suggerito in altra occasione.
Ma non sono in parallelo. Suonano assieme. Che non è la stessa cosa..
Sul fatto di farli lavorare su frequenze diverse, anche questo è fattibile. Naturalmente se le frequenze alle quali li vuoi far lavorare possono essere tutte riprodotte da quegli altoparlanti.
Un “classico”, per i sistemi domestici, è l’implementazione di due woofers uguali in parallelo, dei quali SOLO UNO va ad incrociarsi con la via superiore (medio I tweeter che sia, a seconda del sistema).
In pratica, abbiamo due woofers uguali. Uno viene filtrato passa basso per esempio a 200 Hz. L’altro viene tagliato passa basso a 2500 Hz, arrivando fino alla gamma del tweeter.
Questo sistema è detto “due vie e mezza”. Perchè, indicando schematicamente le frequenze per semplicità di trattazione, fino a 200 Hz i due woofers lavorano in parallelo, incrementando il volume della gamma bassa di TEORICI 6 db. Ma i medi li emette solo il woofer che va ad incrociarsi con il tweeter.
Perchè solo uno dei due lo si fa arrivare a 2500 Hz, nell’esempio?
Perchè a quelle frequenze, il woofer più basso, che RISULTA PIÙ DISTANTE DALLE ORECCHIE DELL’ASCOLTATORE, emette con una fase diversa rispetto a quello alto. Quindi sballerebbe la linearità del sistema. Mentre a bassa frequenza la lunghezza d’onda è grande e la DIFFERENZA tempo di arrivo all’orecchio risulta in percentuale inferiore, rispetto alla distanza tra le creste di pressione. Quindi non si generano cancellazioni.
Stiamo parlando della famigerata “FASE”. Che, essendo legata alla LUNGHEZZA D’ONDA, cambia a seconda della frequenza emessa dall’altoparlante.
Per ovviare, bisognerebbe che i due woofers fossero uno sopra ed uno sotto al tweeter. E che il tweeter fosse esattamente all’altezza delle orecchie. SOLO IN QUEL CASO I DUE WOOFERS ARRIVEREBBERO ASSIEME ALL’ORECCHIO ed il suono non ne risulterebbe alterato. Se non ci fossero anche il pavimento ed il soffitto a riflettere, complicando ulteriormente le cose..
Questo comporta tra l’altro, che il sistema debba essere LETTERALMENTE PUNTATO sul punto di ascolto. Con la conseguenza di essere molto impegnativo da piazzare e da fruire per più persone nella stessa area.
Purtroppo, il suono si propaga nell’aria a 343 metri al secondo (a 19 gradi C). E se due altoparlanti che emettono la stessa frequenza non sono esattamente alla stessa distanza dall’orecchio, NON SI SOMMANO.
Ed il problema, come detto, CAMBIA CON LA FREQUENZA. Perchè dipende dalla “LUNGHEZZA D’ONDA detta sopra. Ovvero, dalla distanza che c’è tra un fronte d’onda e l’altro.
Provo a farti un esempio traslandolo dal gas (aria) al liquido (acqua):
Immagina di tirare un sasso in uno stagno.
Se tiri un sassolino, avrai tante piccole onde vicine tra loro, che si propagano. E la distanza tra le creste e qualche cm.
Se tiri un masso da 50 Kg, genererai un’onda che tra una cresta e l’altra è di oltre 1 metro.
Se osservi, la distanza tra le creste DIPENDE DALLA DIMENSIONE DEL SASSO. E rimane COSTANTE fintanto che l’energia non si dissipa.
Con gli altoparlanti è la stessa cosa. Ma comprimi e decomprimi l’aria con la membrana invece di schiacciare l’acqua con il peso e dimensione del sasso. Ed i fronti d’onda generati nell’aria si propagano fino a colpire il tuo timpano.
Se tiri NELL’acqua due massi UGUALI ma IN TEMPI DIVERSI ANCHE DI POCHI DECIMI DI SECONDO, vedrai che le onde che generano si colpiranno a vicenda, in alcuni punti del percorso RINFORZANDOSI ed in alcuni punti del percorso ANNULLANDOSI. Con varie combinazioni INTERMEDIE tra le due situazioni.
A SECONDA DI DOVE TI TROVI, se sei nell’acqua con una barchetta (il tuo timpano), potresti essere raggiunto dalla somma di due onde o da un piccolo movimento d’acqua. Oppure trovarti in una zona di medio movimento.
Il “bello” è che se la barca non si sposta, perchè ancorata, ad ogni fronte che arriva corrisponderà sempre lo stesso movimento. In altre parole, se sei ormeggiato in un punto di annullamento (o contro fase..), la tua barca non si muove mai, fintanto che l’acqua non si è calmata. E se sei in un punto di massima somma, andrai su e giù fintanto che la forza iniziale non si dissipa.
Se invece il masso tirato è uno solo, ciclicamente vieni raggiunto dall’onda generata, SEMPRE E COMUNQUE fintanto che la forza non si attenua.
Con questo esempio, volevo tentare di spiegarti cosa significa FASE DEL SEGNALE.
E cercare di farti capire perchè in un impianto che deve riprodurre tutta la gamma audio con LINEARITÀ, non si fanno mai emettere più altoparlanti sulla stessa gamma di frequenze, se non, come detto, per delle PRECISE RAGIONI DI PROGETTO.
Giocando con le fasi, infatti, si puó in qualche misura “dirigere il suono” per realizzare zone coperte e zone di silenzio. Ma si fa facendo dei calcoli e per degli scopi precisi, avvalendosi con cognizione di causa anche degli strumenti elettronici come i DSP. Ma pure per via analogica.
Quindi, occhio a mettere in parallelo altoparlanti. Il risultato è che ottieni SEMPRE delle zone di incremento della pressione e SEMPRE anche delle zone di cancellazione. Quindi devi usarli in modo da sfruttare le prime ed evitare le seconde, filtrandoli adeguatamente in relazione al loro diametro (che determina la dispersione fuori asse e relative conseguenze) alla loro posizione ed alla posizione del punto di ascolto.
Per questo parlo sempre di PROGETTO.
Se queste cose non le mastichi e colleghi roba in parallelo senza fare calcoli e misure, ottieni solo un troiaio. Che poi è quello che si sente quasi sempre quando si va a qualche manifestazione dove suonano auto a porte aperte. Poche SUONANO. La maggior parte fa CAGARE.
Il motivo non è che questi sistemi “nascono per fare casino quindi suonano male”. Certo, non si puó pretendere qualità audio fila comunque eh.. Il motivo è che far suonare forte e bene un sistema a porte aperte richiede un approccio uguale a quello che serve per gli impianti per alta qualità da ascolto a porte chiuse.
E nel settore “SQL” o “alta efficienza”, di veri professionisti [ERRORE T9, RILEGGERE!!!] sono pochi, come nel settore “SQ”. E purtroppo molti pensano che sia facile.
Sbagliato.
Servono le stesse nozioni che servono per fare impianti audio “SQ”. Solo che si sfruttano diversamente. Ed in più, serve anche una specializzazione nei sistemi di alimentazione ad alta corrente. Perchè per ottenere 130/140 db, di corrente ne serve tanta.
Ciao!