Ground zero GZHW 30xspl 3000w D1 ( dubbio sul parallelo a 0,5 )

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Mattia890
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Re: Ground zero GZHW 30xspl 3000w D1 ( dubbio sul parallelo a 0,5 )

#41

Messaggio da Mattia890 »

Etabeta ha scritto: 24 gen 2023, 20:00
niko ha scritto: 24 gen 2023, 17:56 Se vuoi, invece di usare il controllo di fase sull'amplificatore 0-180, è uguale invertire il positivo con il negativo sull'altoparlante, o in alternativa sulla morsettiera del box sub.
Attenzione, no.... è uno degli equivoci in cui ogni tanto ci si imbatte.
Nella configurazione in cui si ha un carico (in questo caso poniamo le due bobine in serie di un sub) messo "a ponte" il carico è frapposto tra due rami ATTIVI di amplificazione (di cui, chiaramente, uno deve per forza di cose amplificare in controfase).
I due morsetti di uscita di ogni canale sono uno appunto connesso al ramo attivo e l'altro a massa (zero volt rispetto al riferimento di massa audio, è così su tutti gli ampli, caso a parte i BTL ma anche lì non si può fare il "ponte del ponte"), se quindi inverto non la fase a monte (ovvero nel circuito ATTIVO, tipicamente lo stadio di ingresso) ma inverto i morsetti di uscita di 1 canale otterrò inevitabilmente come risultato che un morsetto del carico (ovvero della bobina del subwoofer) è collegato al ramo di amplificazione attivo del finale canale Left o Right (il concetto non cambia) e l'altro polo (dove go invertito la connessone dei morsetti) collegato al potenziale di MASSA (che è in comune tra i canali) ovvero, in altre parole, non avrò una configurazione a ponte ma avrò una configurazione "azzoppata" dove solamente uno dei due canali/finali "lavora" sul carico e l'altro ramo attivo è semplicemente scollegato (non essendo collegato il morsetto "attivo" ma, invertendo, quello di massa) non emette corrente, non "vede" nessun carico.... quindi,avendo un solo canale/finale attivo la configurazione "zoppa" avrà potenza ridotta di 4 volte (potenza limitata dal fatto che appunto solo 1 canale/finale "lavora") rispetto alla vera configurazione a ponte dove appunto il carico deve "vedere" sui due suoi morsetti necessariamente i due rami di amplificazione (di cui uno in controfase).
E' il tipico caso dove "per qualche motivo" il sub "non rende"....
Il concetto non cambia se il ponte è realizzato tramite due ampli distinti come ad esempio una coppia di Crunch gpx 4400.1d dove ciascuno costituisce un ramo del ponte, e chiaramente è indispensabile collegare i morsetti ATTIVI, come molto chiaramente è raffigurato sul manuale, diciamo che, tranne in caso di distrazione (si legge male la serigrafia su un morsetto e lo si collega "al contrario") è virtualmente impossibile sbagliarsi, basta seguire lo schema, senza doversi "reinventare" altro.
E... ATTENZIONE!! se inverto i cavi sui morsetti di uscita tra i due ampli ciò che succede è che chiudo a massa di un ampli il ramo attivo di amplificazione dell'altro e.... creo un bel corto che si chiude attraverso la connessione a massa comune tra il connettore RCA "Bridge out" di uno e "Bridge in" dell'altro, ben che vada si friggono le resistenze limitatrici poste di norma (non ho idea se quel Crunch preveda questo tipo di protezione, meglio evitare ovviamente...), proprio come sicurezza in caso di errato collegamento, tra l'anello di massa RCA e la massa audio, è similmente ciò che succede quando per un difetto di isolamento/installazione va massa telaio uno dei cavi di uscita di un canale e si crea un corto attraverso i cavi rca verso la massa audio sorgente (se non disaccoppiata rispetto alla massa alimentazione).
Ne ho viste di resistenze fritte per sta roba qui.... quasi come ... le navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione... (cit XD ).

Cito un esempio pratico, per cercare di essere ancor più chiaro: alcuni Precision Power "dei tempi lontani...", quindi un contesto diverso da quello di questo topic, non potevano (non avendo nessuno dei due canali amplificato in controfase, nè permanentemente nè tramite selettore) funzionare a ponte a meno di porre, esternamente, a monte dell'ingresso di un canale, un circuito, attivo, di inversione di fase. Oggigiorno la cosa chiaramente è fattibile molto semplicemente, in quei casi, con un dsp che abbia la possibilità di invertire la fase su un canale, da configurazione.
Rieccomi per un piccolo aggiornamento ..
Seguendo tutti questi consigli direi che sono cambiate tante cose in positivo ...
Ci tenevo a esporre un piccolo aggiornamento,un piccolo dubbio che mi è sorto...
I dubbi riguardo lo 0,5 mi sono stati chiariti...quindi è chiaro che mai azzarderò nel farlo con quei due amplificatori...
Mi chiedevo se ci fosse la possibilità di usare un amplificatore per ogni bobina,non so se è un cosa che si può fare o no....dato che la modalità bridge da anche la possibilità di pilotare ben 2 subwoofer anche,ognuno collegato al proprio ampli stavolta.....mi chiedevo allora se potrei collegare ogni bobina di quel sub a un amplificatore in maniera separata....una bobina al master e l' altra bobina allo slave...automaticamente tramite l RCA del bridge i comandi si baypasserranno...gain ecc...così facendo non rischierei nemmeno di sbilanciare le bobine...
E in questo modo ogni bobina sfrutterebbe il carico di 1ohm ad ampli..che e l impedenza minima di quel ampli...
Si può fare?
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Re: Ground zero GZHW 30xspl 3000w D1 ( dubbio sul parallelo a 0,5 )

#42

Messaggio da rs250v »

Mattia890 ha scritto: 26 gen 2023, 17:25 be il carico di 1ohm ad ampli..che e l impedenza minima di quel ampli...
Si può fare?
Si. ma non cambia da pilotare le bobine in serie...
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Re: Ground zero GZHW 30xspl 3000w D1 ( dubbio sul parallelo a 0,5 )

#43

Messaggio da Etabeta »

Mattia890 ha scritto: 26 gen 2023, 17:25 Mi chiedevo se ci fosse la possibilità di usare un amplificatore per ogni bobina,non so se è un cosa che si può fare o no....dato che la modalità bridge da anche la possibilità di pilotare ben 2 subwoofer anche,ognuno collegato al proprio ampli stavolta.....mi chiedevo allora se potrei collegare ogni bobina di quel sub a un amplificatore in maniera separata....una bobina al master e l' altra bobina allo slave...automaticamente tramite l RCA del bridge i comandi si baypasserranno...gain ecc...così facendo non rischierei nemmeno di sbilanciare le bobine...
E in questo modo ogni bobina sfrutterebbe il carico di 1ohm ad ampli..che e l impedenza minima di quel ampli...
Si può fare?
Ciao,
la risposta è negativa, per diversi motivi che elenco:
  • Ponendo come premessa aver ben chiaro (arrivati a questo punto del thread lo do per scontato, a prescindere) cosa è la configurazione "a ponte", si capisce che in una configurazione ponte di una coppia di finali (che siano due canali di un ampli stereo o due ampli mono accoppiati non cambia nulla) è costituita da due (e due soli!) poli (entrambi attivi). Ne consegue che se si dispone di un subwoofer a due bobine l'unico modo fisicamente possibile per collegarlo ai due poli di un ponte è ponendo le bobine o in serie o in parallelo. Avendo già ben ben chiarito che non è possibile (per limiti fisici deli amplificatori) mettere le due bobine da 1Ω in parallelo in quanto 0,5Ω sono ben oltre il limite minimo ammesso di 2Ω per quegli ampli quanto configurati a ponte.
  • Ipotizzando comunque, per qualche motivo (razionale o non...) di non voler utilizzare la configurazione a ponte perché si vuole a tutti i costi pilotare le bobine separatamente una per ogni finale/ampli. In quel caso chiaramente si dovrà pilotare ogni ampli con segnale, ovviamente, in fase (chiaro che se fossero in controfase con una bobina che "spinge" e una che "tira"... non penso di dover spigare che sarebbe MALE). Ogni ampli vedrebbe come carico quindi una singola bobina (quindi 1Ω nel caso del tuo subwoofer), la potenza massima erogabile, complessivamente dalla coppia di ampli, sarebbe comunque IDENTICA a quella della configurazione con i due ampli a ponte e bobine in serie (non sto qui a rispiegare il motivo, vedasi i post precedenti).
Presumo che l'idea di pilotare le due bobine con due finali separatamente sia legata al fatto che hai forse ipotizzato che in quel modo (ma, come ti ho spiegato NON è così) si riesca a far erogare più potenza.
Il mio consiglio è, in questo ambito specifico, avendo sotto mano quel sub e quella coppia di ampli, di ADOTTARE LA CONFIGURAZIONE A PONTE DEI DUE AMPLI (master/slave) e non invece pilotare le bobine separatamente, oltre a non ottenere nessunissimo vantaggio in termini di potenza lo svantaggio sarebbe legato al fatto che, comunque, per ottenere la massima efficienza, dovresti regolare finemente (con misura precisa) il gain di un ampli rispetto all'altro e quindi NO, non sarebbe una buona idea eliminare il controllo di gain cosa peraltro non fattibile "alla lettera" in quanto comunque occorrerebbe settare un gain fisso correlato al livello di uscita del canale in ingresso dalla sorgente. Nota che, invece, nella configurazione a ponte dei due ampli la questione non si pone (oltre che per il fatto di avere le bobine i serie) in quanto il livello di sensibilità dell'ingresso "bridge input" dello slave è fisso e predisposto proprio per il livello di uscita della linea "bridge out" in modo da avere livello di uscita dei due rami del ponte allineati senza dover attuare alcuna taratura simmetrica tra i due.

Confido ora di aver chiarito ulteriormente e sufficientemente i concetti base, poi, come ho già scritto, e come è ovvio a tutti, chiaro che è immediatamente e semplicissimamente reperibile sul web la trattazione teorica, anche senza andare a livelli "spaziali", non porta via più di 5-10 minuti partendo da una googlata "configurazione a ponte amplificatore" :), senza fare quel passaggio si finisce quasi sempre per procedere a caso.
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Mattia890
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Re: Ground zero GZHW 30xspl 3000w D1 ( dubbio sul parallelo a 0,5 )

#44

Messaggio da Mattia890 »

Ciao...appena fatto ..mi sono documentato un bel po' e devo dire che tutto e ancora più chiaro ..
Direi che possiamo chiudere questo thread....
Più soddisfatto di così si muore hahaha...
In maniera elementare mi avete esposto il tutto in maniera comprensibile
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