Dubbio taratura gain con tester

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Delirium
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Re: Dubbio taratura gain con tester

#21

Messaggio da Delirium »

Però se l'impedenza degli altoparlanti è più bassa di quella usata per calcolare la tensione alla potenza nominale non è che la soglia di clipping si abbassa?
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ozama
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Re: Dubbio taratura gain con tester

#22

Messaggio da ozama »

Finchè L’alimentatore regge, la tensione rimane corretta. :hmm:
La potenza, abbassando l’impedenza, aumenta in ragione del fatto che il suo valore si ottiene moltiplicando la tensione per la corrente. Se l’ampli è lineare come dovrebbe essere in banda audio, il rapporto tra ingresso ed uscita, rimane costante. :)
Quindi, in TEORIA, a tot tensione in ingresso, corrisponde tot tensione in uscita, fino al clipping, che compare quando i transistor finali sono tutti aperti e leggi praticamente la tensione di alimentazione meno la resistenza dei finali.
In pratica, nella vita reale:
- se il carico richiede tanta corrente da provocare il cedimento dell’alimentatore, e quindi l’abbassamento della tensione per intervento della protezione, il clipping arriva prima;
- se l’amplificatore è protetto in corrente, cala la potenza ma rimane costante la tensione.
Peró sono situazioni che non dovrebbero verificarsi, se si è scelto l’amplificatore giusto per le prestazioni che si desidera ottenere. Quindi è più indicativo, per evitare il clipping, fare la regolazione senza carico collegato.
Ciao! :)
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Delirium
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Re: Dubbio taratura gain con tester

#23

Messaggio da Delirium »

Sì l'ho scritto anch'io ma il dato di partenza (Vout) andrebbe calcolato dalla potenza misurata sul carico reale visto che l'amplificatore cercherà sempre di moltiplicare la Vin per il Gain al variare di R varia anche la P a meno che il prodotto PxR sia costante
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ozama
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Re: Dubbio taratura gain con tester

#24

Messaggio da ozama »

Ma il “gain” serve a regolare il rapporto tra TENSIONE di ingresso e TENSIONE di uscita.
La POTENZA viene semplicemente “di conseguenza”, in funzione del carico. :)
Il clipping riguarda la tensione.
A prescindere dal carico, se sovra piloti l’amplificatore, questo va in clipping. Anche se piloti una resistenza da 20 ohm. ^^
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mark3004
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Re: Dubbio taratura gain con tester

#25

Messaggio da mark3004 »

Delirium ha scritto: 13 feb 2023, 20:44 Però se l'impedenza degli altoparlanti è più bassa di quella usata per calcolare la tensione alla potenza nominale non è che la soglia di clipping si abbassa?
Infatti credo che il calcolo vada fatto sempre sulla potenza dichiarata, che sia 4 o 2 ohm. (variando ovviamente la formula in relazione al carico).
Perche', ad esempio al dimezzare l'impedenza (far lavorare da 4 a 2 ohm un ampli) non e' detto che la potenza di uscita raddoppia. Questa era una caratteristica molto comune nei vecchi ampli soprattutto di scuola americana. Oggi si vedono molti ampli dove la potenza non raddoppia al dimezzarsi del carico.
Dal mio punto di vista pertanto, se ad esempio metto un ampli in bridge sarebbe meglio regolare il voltaggio di uscita sulla potenza dichiarata in bridge per l'appunto.
Ma credo che @Etabeta possa dire la sua in merito.
Link tecnici "must read":
GUIDA CROSSOVER: viewtopic.php?f=5&t=15831
GUIDA GAIN: viewtopic.php?f=33&t=13215
BURN IN DRIVERS: viewtopic.php?f=33&t=15058
COMINCIARE SENZA BUTTARE SOLDI: viewtopic.php?f=20&t=14746
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Re: Dubbio taratura gain con tester

#26

Messaggio da Delirium »

Appunto Vin moltiplicato per Gain = Vout ma l'ampli è fatto da pre + finale se ragioniamo sulla potenza è perché poi ci mettiamo il carico e in questa condizione l'uscita deve essere indistorta.
Ma se facciamo il calcolo della V su 4 ohm e poi applichiamo un carico da 3 ohm siamo sicuri che il valore calcolato sia lo stesso?
Dovrebbe essere costante il prodotto PxR in che presuppone che l'ampli sia un generatore ideale
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Re: Dubbio taratura gain con tester

#27

Messaggio da Etabeta »

mark3004 ha scritto: 13 feb 2023, 23:21
Delirium ha scritto: 13 feb 2023, 20:44 Però se l'impedenza degli altoparlanti è più bassa di quella usata per calcolare la tensione alla potenza nominale non è che la soglia di clipping si abbassa?
Infatti credo che il calcolo vada fatto sempre sulla potenza dichiarata, che sia 4 o 2 ohm. (variando ovviamente la formula in relazione al carico).
Perche', ad esempio al dimezzare l'impedenza (far lavorare da 4 a 2 ohm un ampli) non e' detto che la potenza di uscita raddoppia. Questa era una caratteristica molto comune nei vecchi ampli soprattutto di scuola americana. Oggi si vedono molti ampli dove la potenza non raddoppia al dimezzarsi del carico.
Dal mio punto di vista pertanto, se ad esempio metto un ampli in bridge sarebbe meglio regolare il voltaggio di uscita sulla potenza dichiarata in bridge per l'appunto.
Ma credo che @Etabeta possa dire la sua in merito.
La tua è una giusta osservazione,
molti storici (direi gloriosi...) ampli della vecchia scuola USA (ma non solo) avevano (anzi hanno) sezione di alimentazione abbondantemente dimensionata, ovvero in grado di garantire, al salire della corrente richiesta (caso tipico appunto il funzionamento a ponte e comunque su basse impedenze) mantenimento "granitico" del livello di tensione,
altri ampli, costruiti più in economia, quindi con sezione di alimentazione più povera (a partire dal trasformatore di alimentazione e annessi driver) invece si "siedono"...
Chiaramente il collo di bottiglia può essere anche nella sezione di amplificazione oltre a quella di alimentazione, ma mediamente il punto debole è spesso la sezione di alimentazione, questa cosa è ancor più vera se si prendono in considerazione i più moderni amplificatori in classe D.
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Re: Dubbio taratura gain con tester

#28

Messaggio da ozama »

Il calcolo va fatto proprio per ottenere la TENSIONE DI USCITA, perchè NON VIENE DICHIARATA. Ed invece viene dichiarata la POTENZA per VARIE IMPEDENZE.
TEORICAMENTE, la TENSIONE, dato un segnale sinusoidale continuo in ingresso, rimane COSTANTE. Ed il gain corretto lo regoli sulla TENSIONE DI USCITA.
Considerate che noi gli altoparlanti li pilotiamo IN TENSIONE. La corrente è una CONSEGUENZA dell’impedenza. Più la tensione è alta, più la membrana dell’altoparlante di sposta. Anche se è di fatto la corrente che circola nella bobina mobile, che genera il campo magnetico che si oppone a quello fisso del magnete, generando il movimento. Per questo, infatti, per un amplificatore è bene dichiarare la POTENZA e non la tensione di uscita, che è un dato che è meno significativo, nella “vita reale”. :)
Tuttavia, il clipping lo raggiungi perchè i finali, per un dato segnale in ingresso, sono TUTTI APERTI. E siccome la TENSIONE MASSIMA EROGABILE (finché non cede l’alimentatore o non va in protezione) è QUELLA DI ALIMENTAZIONE, il gain lo devi regolare su QUELLA. Non sulla CONSEGUENTE potenza, che varia in funzione dell’impedenza. :) Impedenza che, tra l’altro, è una curva che varia anche da 1 o 2, fino a 20/30 ohm, in un altoparlante o sistema di altoparlanti. ^^
Poi, ripeto, SE IL CARICO È TROPPO ONEROSO, la tensione cala. È normale. Ma si tratta di una condizione nella quale entri PERCHÈ HAI SBAGLIATO A DIMENSIONARE L’AMPLI. Non perchè hai sbagliato la regolazione del gain. :D
Questa è una “caratteristica di carico limite” di un amplificatore:
32849A02-16EA-41E3-AF59-C90F5C33F4FA.jpeg
Si tratta di una misura che mostra la massima potenza erogabile dall’ampli sotto esame, in funzione dell’impedenza, e si vede bene come funziona il calcolo.
Sull’asse orizzontale hai la tensione. Sull’asse verticale hai la corrente. In diagonale hai la potenza CONSEGUENTE, che è il prodotto degli altri due valori.
Le due curve salgono in verticale in funzione della impedenza, rappresentata dai puntini ingrossati. SE l’ampli fosse IDEALE, la curva sarebbe UNA SOLA e sarebbe perfettamente verticale. Quindi, la TENSIONE sarebbe sempre quella.
Invece sono due, perchè nel test in regime continuo (curva rossa) la tensione tende a cedere mano a mano che cala l’impedenza e cresce la corrente. Mentre in regime impulsivo (curva blu, che è quella più vicina al reale funzionamento dell’amplificatore con la musica) la tensione cala molto meno (si piega meno indietro).
Se la misura partisse per esempio da 50 o 60 ohm, le due curve, all’inizio della prova, sarebbero SOVRAPPOSTE per un tratto. La tensione infatti cala per vari motivi, alla richiesta di corrente, come ipotizzato.
Ora, se tu registrassi il gain con un carico reale, se l’ampli fosse “ideale”, sarebbe uguale. Visto che l’ampli non è ideale, essendo il tono a 50 o 60 Hz che utilizzi, un tono CONTINUO, ti ritroveresti, se l’ampli non va direttamente in protezione spegnendo l’alimentatore (dipende da come è costruito e da quanto insisti con il tono alla massima uscita..), con una taratura che non tiene conto del fatto che l’ampli è dimensionato per suonare della musica, e non dei toni continui. ^^
Quindi, per questa ragione è più vicino al “reale”, anche se “meno prudenziale” fare la regolazione senza carico. :yes:
Ciao! :)
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