Steg Qmos 75.6 problemi

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DareDevil002
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Steg Qmos 75.6 problemi

#1

Messaggio da DareDevil002 »

Ciao a tutti,
In pratica ho preso l'amplificatore in titolo usato e online.
Il venditore afferma che questo amplificatore prima di spedirlo lo ha provato a banco e funzionava senza alcun problema..
Arrivato a casa mia fatto sta sto amplificatore una volta collegato in macchina (solo 12v+rem+ground) va in protezione con singola lucetta rossa.
Ho fatto molte prove (collegare gli rca, montare il woofer su un'uscita) ma nessuna ha portato a conclusioni..
Deluso salgo a casa e lo apro, internamente sembra essere ok.. credo che il precedente proprietario lo aveva fatto riparare visto che in alcune parti è evidente che qualcuno c ha messo mano..
Dopo aver controllato attentamente il tutto lo rimonto e lo provo con un alimentatore per PC, risultato? L'amplificatore non si accende e fa scaldare il cavo quindi penso sia proprio un corto circuito..
Col tester ho visto se in effetti l'amplificatore è in corto appoggiando le pennette sul + e - e sì, è in corto proprio come se il +e il - si incrociassero..
Cosa può essere successo? È da buttare?
Ho già contattato chi me lo ha venduto e mi ha detto che mi rimborserà.
Io però sono rimasto con l'amaro in bocca e vorrei sentirlo suonare sto steg..
Grazie a chiunque mi darà una mano :)
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Exevia
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#2

Messaggio da Exevia »

È difficile fare diagnosi a distanza.. può essere successo di tutto
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DareDevil002
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#3

Messaggio da DareDevil002 »

Questo lo so, magari se serve qualche foto o sapete qualche test in particolare io posso sempre caricare le immagini.
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ozama
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#4

Messaggio da ozama »

Va fatto vedere da un laboratorio. :hmm:
A distanza è impossibile aiutarti, tranne che tu non sia abbastanza esperto da riconoscere i componenti e le sezioni, e ti serva solo qualche dritta per qualche guasto “strano”.
Se è in corto l’ingresso DC, puó essere sia il diodo anti inversione che trovi all’ingresso, tra + e -, che un finale dello stadio di potenza dell’alimentatore. Come pure un condensatore. Senza seguire il circuito, si possono solo fare supposizioni. Tipico problema che capita invertendo la polarità durante il collegamento.
Ma non credo sia in corto “netto”. Altrimenti farebbe saltare qualsiasi fusibile e non si accenserebbe nemmeno la spia di protezione. Quindi il guasto potrebbe essere proprio nella sezione di amplificazione, e tiene giù l’alimentatore.
Tutte pure supposizioni.
Se il venditore ti rimborsa, e si vede che ci hanno già messo mano, restituiscilo immediatamente. È il preludio di un calvario. ^^
Tranne che non l’hai pagato pochissimo e non sia un prodotto di gran pregio, a lungo certato per motivi diversi dalla logica, lascia perdere. ;)
Poi oh.. Vedi tu.
Ciao! :)
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#5

Messaggio da DareDevil002 »

Ciao e grazie infinitamente della risposta.
Ho scoperto che andava in corto per colpa di questo qua, non so se sia un finale o cosa, ma credo di no.
Dissaldato l'indiziato l'amplificatore adesso va subìto in protezione senza prima fare la luce verde e rossa insieme (credo però sia normale visto che manca questo coso.
IMG_20230106_121928.jpg
Quello in corto era il primo della serie a destra.
Adesso ho comprato online unaltro mosfet uguale a quello, spero sia lui..
Prima di rimuoverlo il corto era netto, adesso va in protezione normale.
Ieri invece con lo stesso mosfet non andava in corto netto e faceva prima entrambe le lucine e dopo quella rossa.

Edit:

@DareDevil002
Non c'è bisogno di mettere le foto sotto spoiler, anzi. :yes: :)
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#6

Messaggio da ozama »

Sarebbe opportuno capire perchè è andato in corto, peró. I mosfet dell’alimentatore non si bruciano da soli eh..
Ciao!
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#7

Messaggio da DareDevil002 »

ozama ha scritto: 6 gen 2023, 14:27 Sarebbe opportuno capire perchè è andato in corto, peró. I mosfet dell’alimentatore non si bruciano da soli eh..
Ciao!
Non so perché, per fortuna però credo non sia saltato nessuno dei finali..
Come posso capire se i finali sono in buone condizioni? Ho un tester, posso controllare i valori. 😊

Edit.

Va bene per le immagini!
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#8

Messaggio da zetapi »

Secondo me se va in protezione c'è probabilmente uno o più finali audio in corto.
Controlla tra i piedini di ogni finale audio se c'è un corto.
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#9

Messaggio da Etabeta »

Visto che hai già individuato un mosfet guasto (uno delle tre coppie che funzionano in push-pull, proprio a ridosso del trasformatore) ti consiglio di controllare anche tutti gli altri (le tre coppie, sono appunto quelli a ridosso del trasformatore),
considera infatti che un mosfet, guasto, può andare in corto oppure interrompersi, per cui se uno o più sono interrotti (ad esempio è sopravvissuta una o due coppie su tre e le altre hanno i mosfet interrotti, e quindi lavorando in parallelo non si rileva un corto) ecco che il trasformatore viene comunque pilotato ma ovviamente quando sale la richiesta di potenza...
Non raramente si può riscontrare il caso, relativamente ad una coppia di mosfet, in cui uno va in corto e l'altro interrotto (per questo vanno controllati tutti appunto), chiaramente in quel caso vanno sostituiti entrambi (in questo caso sono solamente 6, puoi anche sostituirli tutti se non disponi di un tester per verificarne lo stato).
Passando oltre, ti raccomando, prima di "dare fuoco alle polveri" di testare uno a uno anche i transistor finali (ti sconsiglio di fare ulteriori prove, cioè alimentare l'ampli dopo aver ripristinato l'alimentatore, prima di aver fatto questa verifica).
Se si riscontra un finale guasto verifica, necessariamente, anche il relativo circuito driver (onde evitare di procedere a tentativi con il rischio di bruciare, nel caso di driver guasto) i/il transistor finale appena sostituito o il suo complementare.
Le prove di funzionamento falle sempre con il dissipatore montato.
Non da ultimo, importante, ogni volta che rimonti al scheda nello chassis/dissipatore controlla l'isolamento delle alette (che nei transistor è tipicamente connessa con il collettore e nei mosfet con il drain) rispetto al telaio (lo chassis appunto), sembrerà una banalità ma non raramente mi capita di vedere ampli "massacrati" da "apprendisti Frankenstein" XD proprio per il mancato rispetto di questa banalissima verifica (nota: chiaramente l'impedenza misurata tra collettore / drain e chassis dipende da come è realizzato il circuito, ma in ogni caso va verificato che non sussista un corto secco), basta veramente poco per bucare i pad (o la striscia) di accoppiamento (specie se sei smonta e rimonta più volte).
Finito il tutto, e con l'augurio che tutto torni a funzionare, ultima raccomandazione, verifica la regolazione del bias (se è un ampli che è stato "pacioccato" è probabile abbiano anche "smanettato a caso" i trimmer di regolazione). Se non è reperibile il service manual con il valore preciso puoi prendere come riferimento l'indicazione della corrente assorbita, complessivamente, a riposto spesso indicata nel manuale utente ("idle current").

Spero di averti dato qualche spunto utile.
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#10

Messaggio da DareDevil002 »

zetapi ha scritto: 6 gen 2023, 17:14 Secondo me se va in protezione c'è probabilmente uno o più finali audio in corto.
Controlla tra i piedini di ogni finale audio se c'è un corto.
In protezione adesso ci va senza il mosfet saldato, dici che anche senza uno di quelli dovrebbe partire?
Per i finali li ho testati ad uno ad uno e piedino per piedino, nessuno sembra essere in corto!.
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#11

Messaggio da DareDevil002 »

Etabeta ha scritto: 6 gen 2023, 18:57 Visto che hai già individuato un mosfet guasto (uno delle tre coppie che funzionano in push-pull, proprio a ridosso del trasformatore) ti consiglio di controllare anche tutti gli altri (le tre coppie, sono appunto quelli a ridosso del trasformatore),
considera infatti che un mosfet, guasto, può andare in corto oppure interrompersi, per cui se uno o più sono interrotti (ad esempio è sopravvissuta una o due coppie su tre e le altre hanno i mosfet interrotti, e quindi lavorando in parallelo non si rileva un corto) ecco che il trasformatore viene comunque pilotato ma ovviamente quando sale la richiesta di potenza...
Non raramente si può riscontrare il caso, relativamente ad una coppia di mosfet, in cui uno va in corto e l'altro interrotto (per questo vanno controllati tutti appunto), chiaramente in quel caso vanno sostituiti entrambi (in questo caso sono solamente 6, puoi anche sostituirli tutti se non disponi di un tester per verificarne lo stato).
Passando oltre, ti raccomando, prima di "dare fuoco alle polveri" di testare uno a uno anche i transistor finali (ti sconsiglio di fare ulteriori prove, cioè alimentare l'ampli dopo aver ripristinato l'alimentatore, prima di aver fatto questa verifica).
Se si riscontra un finale guasto verifica, necessariamente, anche il relativo circuito driver (onde evitare di procedere a tentativi con il rischio di bruciare, nel caso di driver guasto) i/il transistor finale appena sostituito o il suo complementare.
Le prove di funzionamento falle sempre con il dissipatore montato.
Non da ultimo, importante, ogni volta che rimonti al scheda nello chassis/dissipatore controlla l'isolamento delle alette (che nei transistor è tipicamente connessa con il collettore e nei mosfet con il drain) rispetto al telaio (lo chassis appunto), sembrerà una banalità ma non raramente mi capita di vedere ampli "massacrati" da "apprendisti Frankenstein" XD proprio per il mancato rispetto di questa banalissima verifica (nota: chiaramente l'impedenza misurata tra collettore / drain e chassis dipende da come è realizzato il circuito, ma in ogni caso va verificato che non sussista un corto secco), basta veramente poco per bucare i pad (o la striscia) di accoppiamento (specie se sei smonta e rimonta più volte).
Finito il tutto, e con l'augurio che tutto torni a funzionare, ultima raccomandazione, verifica la regolazione del bias (se è un ampli che è stato "pacioccato" è probabile abbiano anche "smanettato a caso" i trimmer di regolazione). Se non è reperibile il service manual con il valore preciso puoi prendere come riferimento l'indicazione della corrente assorbita, complessivamente, a riposto spesso indicata nel manuale utente ("idle current").

Spero di averti dato qualche spunto utile.
Ho letto tutto, allora per quanto riguarda i mosfet oggi ad uno ad uno li ho controllati e oltre quello che ho rimosso gli altri sono ok.
Stessa cosa per i pad "appiccicati" sul dissipatore per evitare di farli ammassare sono integri.
Ho detto che mi è sembrato già riparato perché ho visto una cosa strana:
16730294388817109539843767180786.jpg
Ho trovato questi due diodi ponticellati così uno sopra l'altro, oggi cercando su Google a quanto pare non è l'unico amplificatore ad avere questo ponte, sembra essere stato fatto in fabbrica perché anche su un sito Russo uno aveva lo stesso ponte con lo stesso ampli.
Per la regolazione del bias in caso poi mi linkate una guida vostra e la seguo in caso sto bestiolino iniziasse a funzionare..
L'ho pagato comunque solamente 35 euro, credo siano il top per uno steg qmos 75.6, credo eh.
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#12

Messaggio da Etabeta »

Quel diodo presumo (non conosco specificamente quel modello di ampli, mi baso sulle immagini e sull'esperienza riguardo gli Steg) sia stato inserito in fase di produzione, si tratta direi di una protezione da sovratensione in ingesso su quell'operazionale (TL074).

Riguardo il bias,
per prima cosa, nel caso non fosse un argomento a te già noto, è chiaramente necessario conoscere il concetto base teorico, non sto qui a riscrivere ciò che è pubblicato in tonnellate di pagine sul web (rimando a google: "bias amplificatore classe AB").
Più nello specifico, esplicitando meglio ciò che ho scritto prima con un esempio:

Se siamo nella situazione di non sapere se il bias dei due (o più) canali è regolato correttamente (cioè non sia nè troppo alto nè troppo basso, con tutto ciò che ne consegue) e non disponiamo del service manual (dove di norma è indicata la procedura di regolazione, tipicamente effettuata tramite misurazione della tensione ai capi delle resistenze sugli emettitori dei finali) un metodo (un pò grezzo ma funzionale, anzi, alcuni costruttori, per alcuni ampli, lo specificano proprio nel service manual) è quello di regolare al minimo il bias di tutti i canali, quindi misurare la corrente assorbita complessivamente dall'amplificatore (ipotizziamo ad esempio: 1A) calcolare la differenza rispetto alla corrente prevista a riposo (vedasi manuale utente "idle current") ad esempio se è previsto 2A come corrente in idle ecco che la differenza, rispetto a quella misurata con bias a zero, è 1A, quindi se ad esempio i canali sono 2 si tratta di altare la regolazione del bias prima di un canale poi dell'altro fino a leggere sull'amperometro prima 1,5A e poi 2A.
Nota: essendo la corrente assorbita dai transistor finali influenzata dalla temperatura (per questo il circuito di bias di norma è accoppiato termicamente) va sempre ricontrollata dopo alcuni minuti dall'accensione.
Nota2: per chi dispone di analizzatore di spettro (non penso sia il tuo caso, lo cito per completezza, non fasciarti la testa, puoi ottenere un ottimo risultato anche con il metodo sopra descritto) la misura della THD per basso livello di segnale è un'ottima verifica per sapere se il livello di bias è adeguato (quantomeno non è troppo basso) evidenziando la distorsione di crossover (molto meglio che non affidandosi solo ad un oscilloscopio e il proprio occhio).
Nota3 (nota di cronaca...): anche i costruttori alle volte sbagliano, cito ad esempio gli ADS PQ10 che, nelle prime serie prodotte, diventavano dei tostapane (a riposo!) per via di bias errato (troppo alto) in quel caso, non essendoci trimmer, si risolve modificando il valore di alcune resistenze. In generale non è tanto rato che, nelle revisioni, i costruttori mettano mano al circuito di bias, essendo un elemento piuttosto critico da dimensionare.
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#13

Messaggio da zetapi »

DareDevil002 ha scritto: 6 gen 2023, 19:11
zetapi ha scritto: 6 gen 2023, 17:14 Secondo me se va in protezione c'è probabilmente uno o più finali audio in corto.
Controlla tra i piedini di ogni finale audio se c'è un corto.
In protezione adesso ci va senza il mosfet saldato, dici che anche senza uno di quelli dovrebbe partire?
Per i finali li ho testati ad uno ad uno e piedino per piedino, nessuno sembra essere in corto!.
Se il problema fosse solo quel mosfet in corto che hai trovato sull'alimentatore e che hai tolto (mi sembra di capire), l'ampli si accenderebbe e funzionerebbe tranquillamente, ma se invece rimane in protezione evidentemente c'è dell'altro.
Forse sono stato un po' precipitoso a dirti che probabilmente si tratta di un finale audio di potenza in corto (mosfet su questo ampli), perché in realtà non so se gli steg hanno anche una protezione che interviene quando l'alimentatore non funziona.
Per cui non si può escludere nulla con certezza.
Non so come hai fatto a provare i mosfet, se li hai tolti dallo stampato o no, se sai bene come fare con un semplice tester.
Per sicurezza ti suggerirei di comprarti questo semplice ed economico strumentino e di ricontrollarli tutti un'altra volta.

https://www.ebay.it/itm/334384458390?mk ... media=COPY
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#14

Messaggio da DareDevil002 »

Etabeta ha scritto: 6 gen 2023, 20:26 Quel diodo presumo (non conosco specificamente quel modello di ampli, mi baso sulle immagini e sull'esperienza riguardo gli Steg) sia stato inserito in fase di produzione, si tratta direi di una protezione da sovratensione in ingesso su quell'operazionale (TL074).

Riguardo il bias,
per prima cosa, nel caso non fosse un argomento a te già noto, è chiaramente necessario conoscere il concetto base teorico, non sto qui a riscrivere ciò che è pubblicato in tonnellate di pagine sul web (rimando a google: "bias amplificatore classe AB").
Più nello specifico, esplicitando meglio ciò che ho scritto prima con un esempio:

Se siamo nella situazione di non sapere se il bias dei due (o più) canali è regolato correttamente (cioè non sia nè troppo alto nè troppo basso, con tutto ciò che ne consegue) e non disponiamo del service manual (dove di norma è indicata la procedura di regolazione, tipicamente effettuata tramite misurazione della tensione ai capi delle resistenze sugli emettitori dei finali) un metodo (un pò grezzo ma funzionale, anzi, alcuni costruttori, per alcuni ampli, lo specificano proprio nel service manual) è quello di regolare al minimo il bias di tutti i canali, quindi misurare la corrente assorbita complessivamente dall'amplificatore (ipotizziamo ad esempio: 1A) calcolare la differenza rispetto alla corrente prevista a riposo (vedasi manuale utente "idle current") ad esempio se è previsto 2A come corrente in idle ecco che la differenza, rispetto a quella misurata con bias a zero, è 1A, quindi se ad esempio i canali sono 2 si tratta di altare la regolazione del bias prima di un canale poi dell'altro fino a leggere sull'amperometro prima 1,5A e poi 2A.
Nota: essendo la corrente assorbita dai transistor finali influenzata dalla temperatura (per questo il circuito di bias di norma è accoppiato termicamente) va sempre ricontrollata dopo alcuni minuti dall'accensione.
Nota2: per chi dispone di analizzatore di spettro (non penso sia il tuo caso, lo cito per completezza, non fasciarti la testa, puoi ottenere un ottimo risultato anche con il metodo sopra descritto) la misura della THD per basso livello di segnale è un'ottima verifica per sapere se il livello di bias è adeguato (quantomeno non è troppo basso) evidenziando la distorsione di crossover (molto meglio che non affidandosi solo ad un oscilloscopio e il proprio occhio).
Nota3 (nota di cronaca...): anche i costruttori alle volte sbagliano, cito ad esempio gli ADS PQ10 che, nelle prime serie prodotte, diventavano dei tostapane (a riposo!) per via di bias errato (troppo alto) in quel caso, non essendoci trimmer, si risolve modificando il valore di alcune resistenze. In generale non è tanto rato che, nelle revisioni, i costruttori mettano mano al circuito di bias, essendo un elemento piuttosto critico da dimensionare.
Sì, a quanto pare è una specie di protezione quindi credo non sia mai stato aperto o se è stato aperto è stato ben riparato.
Per quanto riguarda il valore del bias direi che per ora possiamo pure lasciarlo così perché non so appunto se funzionerà o meno cambiando quel mosfet.
Poi ho anche trovato un transistor da 151 dissaldato solo da una parte, domani procedo a saldarlo dinuovo per bene .

zetapi ha scritto: 6 gen 2023, 20:45
DareDevil002 ha scritto: 6 gen 2023, 19:11
zetapi ha scritto: 6 gen 2023, 17:14 Secondo me se va in protezione c'è probabilmente uno o più finali audio in corto.
Controlla tra i piedini di ogni finale audio se c'è un corto.
In protezione adesso ci va senza il mosfet saldato, dici che anche senza uno di quelli dovrebbe partire?
Per i finali li ho testati ad uno ad uno e piedino per piedino, nessuno sembra essere in corto!.
Se il problema fosse solo quel mosfet in corto che hai trovato sull'alimentatore e che hai tolto (mi sembra di capire), l'ampli si accenderebbe e funzionerebbe tranquillamente, ma se invece rimane in protezione evidentemente c'è dell'altro.
Forse sono stato un po' precipitoso a dirti che probabilmente si tratta di un finale audio di potenza in corto (mosfet su questo ampli), perché in realtà non so se gli steg hanno anche una protezione che interviene quando l'alimentatore non funziona.
Per cui non si può escludere nulla con certezza.
Non so come hai fatto a provare i mosfet, se li hai tolti dallo stampato o no, se sai bene come fare con un semplice tester.
Per sicurezza ti suggerirei di comprarti questo semplice ed economico strumentino e di ricontrollarli tutti un'altra volta.

https://www.ebay.it/itm/334384458390?mk ... media=COPY
I finali li ho provati tutti sul PCB e hanno tutti gli stessi valori.
Non presentano alcun corto sopra il PCB mentre quello bruciato l'ho notato subito che c'era qualcosa che non andava.
Le piste le ho controllate attentamente e sono intatte, stessa cosa ho controllato attentamente ogni singolo componente elettrico ed è apposto, quindi credo che ha una protezione anche per l'alimentatore che non funziona.
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#15

Messaggio da Etabeta »

Sottolineo ulteriormente la necessità di verificare l'assenza di corto verso lo chassis, in molti ampli Steg (e in generale in tutti gli ampli ben progettati) è presente una protezione che si innesca nel caso di passaggio di corrente ovvero se viene misurata differenza di potenziale superiore ad una certa soglia tra massa alimentazione e massa audio, cosa che tipicamente accade se anche solamente uno dei transistor finali è in corto verso lo chassis (o, naturalmente, se c'è difetto di isolamento verso i diffusori, ma nel caso di test al banco penso si possa escludere...).
La verifica di isolamento va effettuata tramite misura, non fidarti della sola ispezione visiva (basta anche solo una minuscola scheggia metallica pizzicata sotto uno dei transistor che buchi la sottile pellicola/pad isolante).
Il succitato problema l'ho riscontrato, personalmente, su tanti tanti Steg serie K2 (e altri ampli in generale) "rimaneggiati" che sono poi arrivati a me... segno, appunto, che la verifica di isolamento è una prassi tanto necessaria quanto ignorata..
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#16

Messaggio da DareDevil002 »

Ok allora stasera controllo tutti i mosfet e vedo se i pad dietro sono per caso danneggiati.
Nel frattempo vi ringrazio. :).
I mosfet in questione sono SFP9540, voi sapete come testarli per bene?
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#17

Messaggio da zetapi »

Li trovi ovunque: mouser, rs, reichelt, tme, ect.

Ho trovato lo schema del qm 310 che è molto simile, puoi scaricarlo su eleckrotanya.
L'sg3525 viene alimentato dal circuito delle protezioni.
Per verificare se sono le protezioni che inibiscono il funzionamento dell'alimentatore dovresti alimentare l'ampli, accenderlo e controllare se sui piedini 15 e 13 dell'sg 3525 ci sono 12 volt.
Sicuramente non sarà alimentato altrimenti l'ampli si accenderebbe, per cui, volendo, puoi forzare le protezioni alimentando esternamente L'sg3525 e vedere che succede.
Ovviamente bisogna prima proteggere l'ampli con un fusibile da 10 A in modo che se c'è un guasto da qualche parte non farai ulteriori danni.
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#18

Messaggio da zetapi »

Aspetta.. Che c'entrano gli irf9540? Sono i finali audio insieme ai complementari irf540, io avevo capito che avevi tolto un mosfet dell'alimentatore.
Ho capito male ?
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#19

Messaggio da DareDevil002 »

zetapi ha scritto: 6 gen 2023, 22:58 Li trovi ovunque: mouser, rs, reichelt, tme, ect.

Ho trovato lo schema del qm 310 che è molto simile, puoi scaricarlo su eleckrotanya.
L'sg3525 viene alimentato dal circuito delle protezioni.
Per verificare se sono le protezioni che inibiscono il funzionamento dell'alimentatore dovresti alimentare l'ampli, accenderlo e controllare se sui piedini 15 e 13 dell'sg 3525 ci sono 12 volt.
Sicuramente non sarà alimentato altrimenti l'ampli si accenderebbe, per cui, volendo, puoi forzare le protezioni alimentando esternamente L'sg3525 e vedere che succede.
Ovviamente bisogna prima proteggere l'ampli con un fusibile da 10 A in modo che se c'è un guasto da qualche parte non farai ulteriori danni.
Per "li trovi ovunque" cosa intendi?
Ok stasera controllo i piedini del sg3525 e ti faccio sapere, dici che forzando la protezione l'amplificatore si accenderà anche senza un mosfet dell'alimentazione?
Comunque intendevo i mosfet audio e non quello che ho tolto, quello che ho tolto ha un'altra dicitura che adesso non ricordo.
L'amplificatore non ha un fusibile stranamente, il che mi sembra strano.
Te dici di mettere un fusibile sul cavo positivo che esce dalla sorgente che alimenta l'amplificatore?
I mosfet audio non sono gli irf9540, ma sono gli sfp 9540.. adesso non so se sono la stessa cosa , ma comunque i finali del mio steg sono gli sfp 9540.
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Re: Steg Qmos 75.6 problemi

#20

Messaggio da zetapi »

DareDevil002 ha scritto: 7 gen 2023, 0:22
zetapi ha scritto: 6 gen 2023, 22:58 Li trovi ovunque: mouser, rs, reichelt, tme, ect.

Ho trovato lo schema del qm 310 che è molto simile, puoi scaricarlo su eleckrotanya.
L'sg3525 viene alimentato dal circuito delle protezioni.
Per verificare se sono le protezioni che inibiscono il funzionamento dell'alimentatore dovresti alimentare l'ampli, accenderlo e controllare se sui piedini 15 e 13 dell'sg 3525 ci sono 12 volt.
Sicuramente non sarà alimentato altrimenti l'ampli si accenderebbe, per cui, volendo, puoi forzare le protezioni alimentando esternamente L'sg3525 e vedere che succede.
Ovviamente bisogna prima proteggere l'ampli con un fusibile da 10 A in modo che se c'è un guasto da qualche parte non farai ulteriori danni.
Per "li trovi ovunque" cosa intendi?
no niente. È una frase contenuta in un post scritto e poi cancellato, ma non del tutto evidentemente.
DareDevil002 ha scritto: 7 gen 2023, 0:22 dici che forzando la protezione l'amplificatore si accenderà anche senza un mosfet dell'alimentazione?
certo. Scegli altri 5 mosfet sono buoni si accenderà senza problemi.
DareDevil002 ha scritto: 7 gen 2023, 0:22 Comunque intendevo i mosfet audio e non quello che ho tolto, quello che ho tolto ha un'altra dicitura che adesso non ricordo.
lo so, infatti è per questo che ti ho chiesto.
DareDevil002 ha scritto: 7 gen 2023, 0:22 L'amplificatore non ha un fusibile stranamente, il che mi sembra strano.
a volte lo mettono e avvolte no, niente di strano.
DareDevil002 ha scritto: 7 gen 2023, 0:22 Te dici di mettere un fusibile sul cavo positivo che esce dalla sorgente che alimenta l'amplificatore?
in fusibile subito prima dell'ingresso dell'ampli. Ma forse è meglio se lo metti da 5 A, 10 sono già troppi.
DareDevil002 ha scritto: 7 gen 2023, 0:22 I mosfet audio non sono gli irf9540, ma sono gli sfp 9540.. adesso non so se sono la stessa cosa , ma comunque i finali del mio steg sono gli sfp 9540.
si scusa, è la forza dell'abitudine.
Comunque gli irf sono molto simili ma non identici e secondo me si possono considerare degli equivalenti, ma su questo punto è meglio sentire cosa ne pensa etabeta. Tu comunque usa
gli sfp
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