Ci provo io..
In sostanza, se al sub hai impostato un “passa basso” o “Low Pass Filter” in inglese, a 80 Hz, questo attenuerà la propria emissione a partire da un po’ prima degli 80 Hz e si attenuerà al passo della pendenza impostata (i “imposta”, se non è selezionabili).
Se al woofer applichi un “passa alto” o “High Pass Filter”, il woofer comincerà a lavorare molto attenuato già dove ancora lavora il sub, per arrivare, sempre meno attenuato a seconda della pendenza impostata, al pieno volume, poco sopra gli 80 Hz.
La “pendenza di taglio” è espressa in db/ottava. Una “ottava” è uno spazio tra due frequenze che sono una il doppio dell’altra. Tipo: 1000/2000 Hz.
Per esempio: se hai un passa basso a 100 Hz 12 db/ottava, avrai una attenuazione di 12 db a circa 200 Hz. E di altri 12 db a 400 Hz. E così via.
In realtà, la frequenza DI TAGLIO di un filtro si considera il punto nel quale l’emissione è già attenuata di 3 db. Per questo, nell’esempio iniziale, nel passa basso, ho scritto “a partire da un po’ prima degli 80 Hz” e nel passa alto “poco sopra”. Perchè la frequenza di INCROCIO fra DUE FILTRI, è la somma fra i due altoparlanti incrociati, che avviene a -3 ma anche a -6 db, a seconda del tipo di filtro. Ne esistono infatti diversi tipi, a parità di frequenza di taglio e pendenza. Che si differenziano per lo “spigolo” dove cominciano ad attenuare e per le ondulazioni nella zona utile della risposta.
Ma meglio non appesantire..
In soldoni, i due altoparlanti che si incrociano, si “miscelano” l’uno nell’altro.
La somma corretta delle emissioni si ottiene peró solo se combaciano anche le fasi. Difatti, quando sommi l’emissione degli altoparlanti, devi considerare che questi operano uno sfasamento tra il segnale elettrico applicato ed il movimento della membrana che forma le onde di pressione. Inoltre, anche se gli altoparlanti non avessero un proprio naturale comportamento sulla fase acustica, essi dovrebbero essere montati sullo stesso pannello e con i centri di emissione coincidenti. Perchè dove emettono assieme, è necessario che le membrane di muovano all’unisono, visti dal punto di ascolto.
Poi c’è la rotazione di fase introdotta dai filtri. Che vale 90 gradi per ogni 6 db di pendenza.
Per questo, progettare un crossover passivo o tararne correttamente uno elettronico, richiede alla fine sempre misure acustiche.
La teoria dei segnali, quando questi eccitano trasduttori meccanici che mettono in vibrazione l’aria, pur se corretta di per se, non è applicabile, da sola, alla realtà della catena di riproduzione.
È necessario modificare in vari modi il segnale a monte, per ottenere il risultato a valle.
Questo è un discorso che va oltre la tua domanda. Ma mettilo in saccoccia, per quando regoli i filtri sull’ampli.
Uno dei motivi per cui, regolati i filtri, potresti sentire meglio invertendo di fase il sub, è dovuto al fatto che la risposta acustica che ottieni dal posto guida, è la somma delle risposte degli altoparlanti con quelle dei filtri. E che il sub è più lontano dei woofers ed ha pure una banda passante minore dei woofers. Quindi un ritardo di gruppo (sfasamento) maggiore. E di conseguenza, acusticamente il suo contributo arriva alle tue orecchie dopo quello dei woofers. E se le forme d’onda che escono sia dai woofers che dal sub, a causa delle fasi e della distanza sono invertite di 180 gradi, si cancellano creando un buco, invece di fondersi.
Idem per quanto riguarda le frequenze di incrocio impostare: potrebbe essere che è conveniente impostare frequenze di taglio (quella che leggi nella serigrafia dell’ampli) diverse, per ottenere la frequenza DI INCROCIO corretta, e la relativa corretta somma in fase.
In pratica, quel che leggi dalle manopole, non è MAI la condizione REALE di ascolto.
Se il sistema lo permette, è possibile anche impostare i filtri con pendenze diverse. Che oltre che attenuare diversamente le emissioni, come detto sopra, sfaseranno anche diversamente l’emissione degli altoparlanti.
Eh.. Non è proprio “intuitivo”. Devi immaginare i contributi degli altoparlanti come vettori. Non è una somma algebrica, quella che ottieni miscelandoli. E le somme vettoriali sono pure due: una tra risposta del filtro e risposta dell’altoparlante, una tra le due risposte “totali” da miscelare tra loro.
Se hai poche opportunità di regolazione, puoi procedere ad orecchio, tanto non hai molte cose da poter fare per ottenere una somma corretta.
Se hai un sistema più versatile, come un DSP, puoi ottenere di più, ma occorre procedere con un metodo basato su misure acustiche. Altrimenti ottieni in sostanza, risultati simili a quelli che otterresti con un sistema più semplice.
Ciao!