BRANI E RISPOSTA COMPONENTI, IMPIANTO CAR (e home)
Inviato: 6 nov 2022, 16:00
Salve a tutti, buona domenica. Spero di non aver sbagliato sezione.
In occasione di qualche ascolto in macchine preparate per fare bella figura e piazzarsi in qualche competizione car audio regionale e nazionale mi sono permesso di far riprodurre alcuni brani commerciali che mi hanno permesso di comprendere meglio se il sistema audio installato riproduceva correttamente le incisioni oppure no. Ce ne sono forse migliaia di dischi belli, ben registrati e che si prestano a essere riferimento per questo compito.
Naturalmente ho fatto fede alla resa del mio impianto home e quindi ero curioso, parecchio, di conoscere la risposta approssimativa, di fare un raffronto specifico ma non eccessivamente critico con un paio di dischi.
Ho preparato una pennina, mi sono portato dietro una micro scheda per lettori digitali, e pure un cd: tutti alla massima qualità, formato wav (lossless).
Uno dei pezzi a cui sono più affezionato è "Love is Blindness", 12, gruppo U2, disco Achtung Baby (1991).
Questa traccia è in un certo senso "devastante" per la gamma ultrabassa, quella tosta, non rompitimpani ma che prende letteralmente l'anima se tarata a puntino.
E non c'è bisogno di ascoltare tutti i 4 minuti e 23 secondi della traccia 12, bastano i primi due minuti per rendersene conto.
Il fraseggio a frequenze medio basse innesca inizialmente i woofer in porta e generalmente tutte le macchine lo riproducono in modo più o meno soddisfacente ma poi introduce a sezioni progressive un suono grave che scende, scende sempre più in basso che deve, dovrebbe essere riprodotta dal subwoofer.
L'aspetto stupefacente, che fa andare in apnea se si alza un pochino il volume e che nel mio ambiente domestico strega chiunque sia stato a trovarmi, è rappresentata da una modularità di basso che dall'apparato uditivo transita al ventre, alle interiora, allo stomaco; ti pervade con una sensazione incredibile, pazzesca, da brividi scuotenti. La ascolti, la palpi con l'orecchio e poi scompare, ti sfugge ai timpani e passa al corpo, violentemente. Ti fa restare senza fiato per qualche istante, poi riprende la "normalità" con la voce di Bono, e la musica.
Nelle macchine che ho ascoltato questo passaggio deputato ad un subwoofer non l'ho mai sentito pienamente come a casa.
In una vettura con due subwoofer posteriori ed uno anteriore Il basso scendeva ma non abbastanza, non mi prendeva, mancava una piccola porzione agli inferi che è quella che ti fa emozionare. Sul cd c'è ma come mai è difficile da riprodurre bene in abitacolo? Errore di progetto, taratura, conformazione dei volumi?
E questo è un esempio relativo alla corretta e piena riproduzione del basso ma un altra sezione, per me, è la corretta riproduzione delle altissime, delle note più alte.
Un esempio tangibile lo si trova nel famoso e conosciutissimo capolavoro mondiale dei Pink Floyd, 1972/73, The Dark Side Of The Moon. Traccia 4. Time.
Ci sono vari tweeter in commercio, blasonati, costosi. Anche qui il finale che li pilota, la mano santa di chi tara può determinare il risultato, la corretta riproduzione del suono.
Ora l'inizio di Time dopo "i tuoni del temporale" di On The Run è caratterizzato dal suono, dai tocchi iniziali di orologio che sfociano poi nell'improvviso trillo di sveglie e rintocchi metallici. Ecco proprio in questo pezzo ci sono trasduttori che non riescono a trasmettere questa "metallicità", questo esatto suono. Poi ci sarebbe anche il discorso della resa stereofonica, questa a mio umile avviso meno critica da ottenere con i recenti DSP.
Esistono diffusori isodinamici che questo suono lo riproducono letteralmente da brivido ma esistono tweeter a cupola che salgono senza risultare fastidiosi, definitissimi.
Nei miei ascolti da vagabondo non sempre ho apprezzato una riproduzione corretta nelle macchine.
Ecco tutto.
In occasione di qualche ascolto in macchine preparate per fare bella figura e piazzarsi in qualche competizione car audio regionale e nazionale mi sono permesso di far riprodurre alcuni brani commerciali che mi hanno permesso di comprendere meglio se il sistema audio installato riproduceva correttamente le incisioni oppure no. Ce ne sono forse migliaia di dischi belli, ben registrati e che si prestano a essere riferimento per questo compito.
Naturalmente ho fatto fede alla resa del mio impianto home e quindi ero curioso, parecchio, di conoscere la risposta approssimativa, di fare un raffronto specifico ma non eccessivamente critico con un paio di dischi.
Ho preparato una pennina, mi sono portato dietro una micro scheda per lettori digitali, e pure un cd: tutti alla massima qualità, formato wav (lossless).
Uno dei pezzi a cui sono più affezionato è "Love is Blindness", 12, gruppo U2, disco Achtung Baby (1991).
Questa traccia è in un certo senso "devastante" per la gamma ultrabassa, quella tosta, non rompitimpani ma che prende letteralmente l'anima se tarata a puntino.
E non c'è bisogno di ascoltare tutti i 4 minuti e 23 secondi della traccia 12, bastano i primi due minuti per rendersene conto.
Il fraseggio a frequenze medio basse innesca inizialmente i woofer in porta e generalmente tutte le macchine lo riproducono in modo più o meno soddisfacente ma poi introduce a sezioni progressive un suono grave che scende, scende sempre più in basso che deve, dovrebbe essere riprodotta dal subwoofer.
L'aspetto stupefacente, che fa andare in apnea se si alza un pochino il volume e che nel mio ambiente domestico strega chiunque sia stato a trovarmi, è rappresentata da una modularità di basso che dall'apparato uditivo transita al ventre, alle interiora, allo stomaco; ti pervade con una sensazione incredibile, pazzesca, da brividi scuotenti. La ascolti, la palpi con l'orecchio e poi scompare, ti sfugge ai timpani e passa al corpo, violentemente. Ti fa restare senza fiato per qualche istante, poi riprende la "normalità" con la voce di Bono, e la musica.
Nelle macchine che ho ascoltato questo passaggio deputato ad un subwoofer non l'ho mai sentito pienamente come a casa.
In una vettura con due subwoofer posteriori ed uno anteriore Il basso scendeva ma non abbastanza, non mi prendeva, mancava una piccola porzione agli inferi che è quella che ti fa emozionare. Sul cd c'è ma come mai è difficile da riprodurre bene in abitacolo? Errore di progetto, taratura, conformazione dei volumi?
E questo è un esempio relativo alla corretta e piena riproduzione del basso ma un altra sezione, per me, è la corretta riproduzione delle altissime, delle note più alte.
Un esempio tangibile lo si trova nel famoso e conosciutissimo capolavoro mondiale dei Pink Floyd, 1972/73, The Dark Side Of The Moon. Traccia 4. Time.
Ci sono vari tweeter in commercio, blasonati, costosi. Anche qui il finale che li pilota, la mano santa di chi tara può determinare il risultato, la corretta riproduzione del suono.
Ora l'inizio di Time dopo "i tuoni del temporale" di On The Run è caratterizzato dal suono, dai tocchi iniziali di orologio che sfociano poi nell'improvviso trillo di sveglie e rintocchi metallici. Ecco proprio in questo pezzo ci sono trasduttori che non riescono a trasmettere questa "metallicità", questo esatto suono. Poi ci sarebbe anche il discorso della resa stereofonica, questa a mio umile avviso meno critica da ottenere con i recenti DSP.
Esistono diffusori isodinamici che questo suono lo riproducono letteralmente da brivido ma esistono tweeter a cupola che salgono senza risultare fastidiosi, definitissimi.
Nei miei ascolti da vagabondo non sempre ho apprezzato una riproduzione corretta nelle macchine.
Ecco tutto.