Infatti è così.
C'è poco da valutare caso per caso..
Comunque, facciamo qualche esempio sulle auto più vendute al tempo.
Parlando di impianti base, nella Uno ultima serie, prodotta comunque fino ai primi 2000, come impianto base si mettevano una coppia di 10 cm nelle griglie del cruscotto, che lavoravano in aria libera puntati alle ginochia. Una coppia ai lati della cappelliera, ed una sorgente da 200/300.000 lire. Il risultato ve lo lascio immaginare.
Idem nella Golf terza serie, con la variante 9x15 dietro. Oppure parliamo della Tipo? quattro bei 9x15 in aria libera..
Mercedes serie 124? due 120 ad incastro ai lati del cruscotto e due ai lati della cappelliera. Per i posteriori si dovevano acquistare le griglie opzional (di due tipi, a seconda che la macchina avesse o meno i poggia testa a comando pneumatico).
La Punto per fortuna aveva nelle versioni non base base, o autocarro, la predisposizione per i 165 nelle portiere. Che erano montati sulla plastica e con il nylon chiuso, dietro. E sempre i 10 ai lati del pianale.
Nessuna di queste auto aveva i cablaggi. Qualche volta aveva l'antenna. C'era giusto l'alimentazione in plancia, almeno quella, quasi sempre.
Un sistema del genere con autoradio e 4 altoparlanti, con una sorgente basica tipo Lynx Lenco, Audiola, Majestic, viaggiava tra le 400 e le 500.000 Lire. Tranne che non servissero le griglie originali, come per le Mercedes). E a proposito di cablaggi, nelle prime Lancia Y senza opzional "predisposizione radio", dovevi aggiungere i fast-on nel passa cavo. Non bastava passare i fili, che come detto comunque non c'erano MAI.
Non me lo sto inventando. Era il mio quotidiano da lavoratore regolarmente stipendiato, fare i primi impianti. Assieme ad antifurti, vetri elettrici,Telepass (i primi erano alimentati!
) e telefoni veicolari. E ho cominciato con i 450 MHz
Adesso acquisti la macchina e normalmente c'è la sorgente con la USB e la radio DAB ed il viva voce Bluetooth e almeno gli altoparlanti anteriori. E non ne ho mai sentita una suonare peggio di una Uno con i 4 altoparlanti da 10 cm in aria libera ed una Jensen o una Sparkomatic nel cruscotto.
Ma nemmeno se era la Pioneer o la Sony basica!
E posso continuare.
L'Audi A3 ed A4 prima serie avevano dei bei 130 in bass Reflex, con una cassa in plastica da circa 4 litri in portiera. Le Volvo 480 dovevi comprare le griglie originali..
Per quanto riguarda gli impianti più costosi, "quelli con amplificatore", erano la stessa cosa solo che c'era la sorgente di marca (tipicamente minimo 400/500.000 Lire solo quella), più l'amplificatore. Un tipico entry level survoltato da 30 W RMS a canale, DUE CANALI, stava sulle 180/200.000 lire. Quindi già si passava tranquillamente il milioncino solo di materiale, con altoparlanti in predisposizione. QUELLE predisposizioni sopra dette.. Lasciando indietro l'epoca dei pianali, se mettevi un kit due vie davanti, il sub ed un 4 canali, ci volevano tranquillamente 1,5/2 milioni di lire. Gli attuali 1000 Euro, circa.
Senza trattamenti nelle porte e senza alcuna taratura, tranne il gain dell'ampli e la frequenza di incrocio del sub, ovviamente ad orecchio.
E se dalle porte non uscivano bassi? Beh, pazienza: macchina di merda.
Perchè si montavano sempre quei due o tre kit, scelti in base all'ingombro ed al prezzo. E con gli adattatori commerciali Phonocar, Unicars, eccetera.
Fine della poesia.
Le macchine belle e curate erano le nostre "demo", quelle dell'amico, quelle da esporre alla fiera del paese, quella del cliente che apprezza e che spende. Comunque tutto "tarato" ad orecchio.
Per gli installatori che facevano le gare, c'erano quelle delle gare. FINE.
A Ferrara c'erano quattro installatori principali. Io lavoravo in uno di questi quattro centri. E vi assicuro che non c'erano differenze se non dei marchi trattati per i prodotti più "esclusivi".
Per esempio, noi tenevamo ESB e Audio Top, oltre ai soliti noti. Un altro aveva i Kef, qualcuno anche Canton o Infinity.. E gli ampli grossi li acquistavamo una tantum per fare vetrina, finchè non venivano montati a rotazione.
L'impianto con l'amplificatore si faceva mediamente una volta a settimana. Quello con l'amplificatore "grosso" o multi amplificato, più o meno ogni due mesi.
Con queste premesse, direi che è perfino scontato che un impianto di serie odierno vada mediamente bene, rispetto ai basici che allora si assemblavano con mezzo milione. E sicuramente un impianto OEM opzional a 1000 Euro non avrà mai i bassi di un Bazooka con un ampli da 100 W RMS, che si sarebbero comunque presi quasi una milionata da soli, ma per tutto il resto andrà certamente meglio.
Che sia accettabile da un appassionato, comunque, non credo. Nemmeno se in effetti suona complessivamente meglio. Perchè comunque non "emoziona". Ma soddisferà certamente alla grande chi prima ascoltava con i 10 cm in aria libera della Uno o della Punto base. E pure quelli che avevano la Tipo con i 9x15 e la Golf con i 10 ed i 9x15. Ma forse a quelli va bene anche il base..
Ciao!
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.