Beh, diciamo che i vantaggi di un moderno DSP per uso car, sono proprio quelli che non ti convincono.
Per esempio: tu in auto hai un sistema tutto analogico, ma ascolti files digitali. Ma nel tuo sistema, come suddividi le frequenze alle varie vie? E gli altoparlanti, sono tutti equidistanti dalle orecchie come avviene in casa?
Come hai notato, se introduci un ritardo tra canale sinistro e destro di alcuni millisecondi, aumenta la spazialità stereofonica. Ecco..
Lascia stare la rigenerazione di sub armoniche, che da risultati molto variabili da brano a brano, e costituisce un ARTEFATTO. E non è normalmente usato in nessun impianto hi-fi..
La realtà automobilistica è che tutti gli altoparlanti sono a distanze differenti dalle orecchie. Immancabilmente.
Ed in ogni installazione (anche sulla stessa auto), queste distanze cambiano con le scelte di installazione. Ed una differenza di distanza di 3/4 cm di un tweeter rispetto al woofer (o al midrange), a 3/4 KHz puó determinate una somma o una cancellazione alla frequenza di incrocio tra i due altoparlanti. E questo non dipende solo dalla distanza, ma, essendo dipendente dal ritardo di gruppo di ogni altoparlante, che dipende dalle proprie caratteristiche intrinseche, dall’angolo con cui lo ascolti e da come viene filtrato (in altre parole dalla banda passante che risulta ACUSTICAMENTE dopo averlo filtrato, NEL PUNTO DI ASCOLTO), per ottenere un risultato corretto in analogico, va costruito un filtro SU MISURA, basato su MISURE elettroacustiche (scusa il gioco di parole), ottenuto per approssimazioni successive è IMMANCABILMENTE DIVERSO TRA CANALE DESTRO E SINISTRO.
Altrimenti:
1) la somma tra gli altoparlanti sarà casuale e tranne ad incredibili botte di c@lo sarà un DISASTRO;
2) la risposta in frequenza tra canale destro e sinistro sarà FORTEMENTE ASIMMETRICA;
3) la ricostruzione STEREOFONICA conseguente sarà DEL TUTTO IMPOSSIBILE.
Ecco.. Qui entra in gioco il vantaggio di avere un DSP. Che NON TI ESIME DAL FATTO CHE DEVI FARE DELLE MISURE ELETTROACUSTICHE. Ma, data la NECESSARIA MULTI AMPLIFICAZIONE, puoi realizzare a livello elettrico e soprattutto IN DIGITALE, quindi SENZA PERDITA DI QUALITÀ, SE ENTRI IN DIGITALE, e con BASSA PARDITA DI QUALITÀ, se entri in analogico e gli apparecchi da interfacciare hanno buone sezioni di conversione D/A e A/D, il filtraggio, equalizzazione parametrica selettiva, ritardo temporale DI OGNI SINGOLO ALTOPARLANTE.
Incidentalmente, un buon DSP anche di fascia medio bassa (che lavora tipicamente a 48 KHz/24 bit) permette l’interfaccia tra più sorgenti analogiche e digitali. Quindi, con il proprio controller (di serie o opzionale, a seconda dei modelli), permette la regolazione del volume, cambio dei preset, regolazioni varie e commutazione tra sorgenti. Alla stregua del “preamplificatore” casalingo.
Chiaramente, se queste cose sono richieste. Altrimenti, una volta eseguita la taratura, “sparisce” e fa il suo sporco lavoro senza dare segni di sé.
Se pensi che basti avere installato in auto un “kit” di altoparlanti completo del proprio crossover per sentire quindi quello che c’è sul CD (o nel file), sei in errore. In auto ed in casa, le priorità sono molto diverse.. Se in casa, in una sala di ascolto ottimizzata, ogni elaborazione del segnale potenzialmente introduce rumore e distorsione, in automobile, oltretutto partendo già in digitale, le elaborazioni sul segnale sono questione “di vita o di morte dell’ascolto hi-fi”. Nel senso che SE NON LE ADOTTI, NON ASCOLTI PROPRIO “HI-FI”.
Da alcuni anni, quindi, grazie ai DSP, anche in auto si puó ascoltare REALMENTE STEREO ed avere un timbro corretto a costi molto più contenuti che solo 10/15 anni fa’. Addirittura, molti Costruttori, vista l’impellenza di questo tipo di approccio e anche per adeguarsi alle inamovibili sorgenti moderne incastonate di serie sulle nuove auto, producono amplificatori multi canale con DSP incorporato e con più ingressi, digitali e analogici. In modo da potersi interfacciare con l’uscita altoparlanti della sorgente di serie (e correggerne la risposta in frequenza, miscelar e i canali pre filtrati, eccetera, con risultati ovviamente molto variabili da caso..) e rendere disponibili ingressi per sorgenti alternative analogiche o digitali.
Oppure DSP con uscite pre, per poter utilizzare qualsiasi amplificatore, come esistevano all’epoca (ora infatti: scomparsi) i crossover elettronici.
Ciao!
