Teoria sui lpf

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PietroNa97
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Teoria sui lpf

#1

Messaggio da PietroNa97 »

Girovagando in rete, mi sono avventurato in questo 3d,
Secondo voi è giusto?

https://ketto90sound.blogspot.com/p/cia ... e.html?m=1
Allegati
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Dude
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Re: Teoria sui lpf

#2

Messaggio da Dude »

Vuoi davvero che ti dica cosa è?

Ok, te lo dico: un pastrocchio senza senso, e vuole far passare per grande suggerimento la più banale applicazione del metodo dicotomico.
Peraltro scelto in maniera del tutto arbitraria (e, come vedremo tra poco, totalmente errata), perché a questo simpatico "scienziato" non passa nemmeno per la testa l'idea che quel potenziometro potrebbe NON avere una scala a progressione lineare, per cui la brutale divisione progressiva in due (la dicotomia di cui sopra) non è garantita essere la tecnica giusta.
Oltretutto, concetto già esposto (involontariamente, direi...) da lui stesso nella foto dell'ampli con i controlli "parlanti", gli intervalli *di potenziometro" tra le varie frequenze serigrafate sono uguali tra di loro, ma i salti di frequenza no.
Quindi, la corsa non è lineare e il punto centrale della stessa NON PUO' essere assunto come punto mediano dell'intervallo.

Come se non bastasse, posso ancora capire che quando si fa un post on-line non si stia tanto a fare attenzione allla forma (anche se non farebbe mica male eh), ma se prepari un documento che vorresti rendere un riferimento, ecco... almeno... ecchecc@zzo dai, scrivi in italiano!!!

Insomma, una pretenziosa lezione di aritmetica da 5a elementare, su un presupposto inconsistente, e con un lessico da scuole differenziali.

Bocciato.
Io sono per lo ius culturae al contrario.
Al primo "se io avrei" vai fuori dai c@glioni
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ozama
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Re: Teoria sui lpf

#3

Messaggio da ozama »

Straconcordo. :D
L’unico modo di attribuire una frequenza di taglio all’escursione del potenziometro è fare delle misure elettriche. Tra l’altro, tenendo conto che la frequenza di taglio indicata corrisponderebbe al punto a -3db sulla curva di attenuazione.
Considera che in tutte le prove che ho letto su riviste specializzate, per esempio di sub woofers attivi (che hanno la stessa regolazione della frequenza), i valori misurati non concordano MAI con la serigrafia. E i filtri degli amplificatori per auto, non fanno eccezione. ;) Quindi, anche il presupposto di partenza è quasi sicuramente SBAGLIATO anche ammesso per pura fantasia che la regolazione sia lineare. ^^
Inoltre, qui si parla di taglio elettrico. Ovvero: di risposta in frequenza DEL FILTRO.
NON dell’ALTOPARLANTE FILTRATO. Quella è ancora diversa. Perchè è la somma vettoriale tra la risposta in frequenza del filtro e della risposta in frequenza dell’altoparlante al quale è applicato tale filtro. Che è influenzata anche dal carico acustico posteriore e dall’acustica dell’ambiente. Quindi è ASSOLUTAMENTE SCONOSCIUTA. :) Non puoi basarti neppure sul grafico del Costruttore, che è normalmente indicativo, finalizzato alla comparazione con altri modelli. Perchè è preso solitamente in condizioni standardizzate, che non hanno attinenza con la “vita reale”. Ovvero con quella dell’altoparlante installato.
E parliamo sempre in ogni caso di FREQUENZA DI TAGLIO. :hmm:
La FREQUENZA DI INCROCIO REALE dipende invece ANCHE dalla risposta acustica reale della via contigua e dalla DIFFERENZA DI LIVELLO tra le due vie. Perchè essendo che i filtri passa basso e passa alto hanno una PENDENZA (espressa in decibel di attenuazione per ogni raddoppio della frequenza, ovvero in “db/ottava”) e non sono “verticali”, alzando il livello della via bassa la sua risposta sovrasterà quella della via alta, spostando la frequenza di incrocio verso l’alto. Abbassando il livello della via bassa, la via alta sovrasterà la via bassa e la frequenza di incrocio si sposterà in basso. :D
Alla fine, quindi, se non hai la possibilità di misurare, devi andare ad orecchio. T_T
Ciao! :)
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
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- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
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The_Bis
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Re: Teoria sui lpf

#4

Messaggio da The_Bis »

Mamma mia...

Che roba raccapricciante...

Poi tu perdi tempo a spiegare che indipendentemente da cosa c'è scritto nel potenziometro COMUNQUE la regolazione non avrà MAI relazione con il comportamento acustico del filtro...

Non è da stupirsi se quando si cercando di sostenere certi INOPINABILI concetti purtroppo in molti non capiscano...

Penso che l'unico modo ormai di far capire qualcosa sia fare dei VIDEO, senza un video sembra sia impossibile diffondere un briciolo di conoscenza...

;)
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Delirium
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Re: Teoria sui lpf

#5

Messaggio da Delirium »

E' il concetto stesso di frequenza di taglio ad essere fuorviante, però se non hai la possibilità di misurare hai la necessità di un riferimento di qualche tipo, poi se vogliamo il titolo dato è corretto: "teoria sui lpf"
difatti ha esposto la sua teoria applicata all'angolazione del potenziometro...
Per non parlare dei produttori che ti mettono là una manopola e poi ti devi arrangiare, tutto sta a quanto tempo/risorse sei disposto ad investire per approfondire una determinata cosa.
Ipotizziamo che si voglia settare il filtro a 80hz mandando in riproduzione un segnale di quella frequenza sarebbe possibile effettuare una regolazione seppur approssimativa ad orecchio?
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ozama
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Re: Teoria sui lpf

#6

Messaggio da ozama »

Dato che ad orecchio non puoi misurare i db, direi di no. Perchè non puoi stabilire quando il tono a 80 Hz si attenua di 3 db.. E la frequenza di taglio è quella che misuri a -3 db rispetto al segnale non attenuato. :hmm:
Comunque, dato che le serigrafie sono sempre sbagliate e che comunque anche se fossero giuste non corrisponderebbero MAI alla risposta acustica, meglio non indicare nulla.
Almeno sei costretto a fare una taratura vera.. Anche se a orecchio. ^^
Tanto, se il sub non riesci a farlo suonare correttamente, perchè non riesci a capire dove “cancella” e non riesci a “portarlo davanti”, ti è anche inutile sapere dove lo stai incrociando. È come sapere il numero di telefono di una che non ti risponde perchè non te la da.. :hahahah:
Io suggerisco, per cercare i problemi, di usare un programma di analisi di spettro per il cellulare. Con quello è un po’ di files di segnali giusti, ci si puó aiutare molto, procedendo principalmente ad orecchio. Si riescono ad individuare molti problemi. Correggerli è chiaramente un’altra cosa. Ma almeno si evidenziano e ci si puó lavorare. :yes:
Ciao! :)
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Delirium
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Re: Teoria sui lpf

#7

Messaggio da Delirium »

In teoria 1 dB è la soglia minima di percezione cioè se parti col potenziometro ruotato alla frequenza minima e lo alzi verso la frequenza target che metti in riproduzione quando senti che il livello scende vuol dire che stai cominciando a tagliare quella frequenza, come taratura grossolana io proverei così, dopo per un settaggio più accurato ci vuole una misurazione, già il fatto di porsi il problema di questa regolazione è un punto di partenza
oppure potendo misurare la tensione ai capi dell'altoparlante regolare per ottenere il dimezzamento della potenza facendo qualche calcolo ma il discorso si complica
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ozama
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Re: Teoria sui lpf

#8

Messaggio da ozama »

Ma più che altro lascia il tempo che trova.. Perchè o procedi a orecchio e cerchi di “non sentire il sub dietro) lavorando sulle regolazioni, oppure fai delle misure. :hmm:
Non serve a molto “sapere a che frequenza tagli” quando alzando e abbassando poi il livello questa cambia tranquillamente di 20/30 Hz.. ^^
Cioè, in altre parole, è inutile preoccuparsi dell’indicazione e di essere “sulla frequenza giusta” se procedi a orecchio, secondo la mia esperienza. :)
Ciao!
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The_Bis
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Re: Teoria sui lpf

#9

Messaggio da The_Bis »

Pensare che l'uomo riesce a percepire variazioni di MINIMO 1dB è profondamente errato, com è profondamente errato pensare che percepiamo le frequenze a passi di 1/3 di ottava....

Altri miti e leggende che ci portiamo dietro da EONI che sono così radicati nel credo popolare che sebbene abbiamo esempi palesi nella vita di tutti i giorni ancora nonostante tutto il 90% delle persone non ci crede...

Ma perché stupirsi?
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