Si, ma se condividete, è cosa buona per tutti eh..
Mi raccomando eh..
Per quanto riguarda gli aspetti “filosofici” del Car PC, che sono quelli che poi spingono o meno in una direzione piuttosto che in un’altra, quindi li ritengo IMPORTANTISSIMI, io credo che sia nato per il fatto che non esistevano sistemi abbastanza versatili per gestire l’impianto in auto, nel momento nel quale arrivava la musica liquida. E tutt’ora, se il panorama dei DSP Car è ampio ed abbraccia molte fasce di prezzo, come sorgenti MODERNE E VERSATILI DAL PUNTO DI VISTA QUALITÀ AUDIO da integrare in una ATTUALE vettura, stiamo messi male.
Certo, adesso ci sono delle alternative relativamente più semplici, anche se non proprio “plug & play”, da mettere in opera. Come i sistemi basati su Raspberry e Volumio, ma anche altri software simili. Che in Unione ad un DSP nato per l’auto (quindi con le varie interfacce per miscelazioni, accensioni, spegnimenti..) possono potenzialmente fare quello che SERVE CHE FACCIA un Car PC, con un impegno “psico fisico” e spazi inferiori.
Chiaro che se parliamo di suono, utilizzando schede audio professionali si puó avere accesso a dispositivi che hanno un potenziale miglior rapporto qualità/prezzo.
Si sa da sempre che nel mondo “pro” ci sono oggetti dalle prestazioni molto elevate, a costi inferiori rispetto ai prodotti hi-fi dedicati.
Se vale la pena impegnarsi a dover gestire spazi e problematiche di un Car Pc, rispetto alle prestazioni ottenibili, è comunque sempre una cosa soggettiva. In questo campo, le cose si fanno anche “perchè è una figata”. Non necessariamente “perchè è meglio”.
E secondo me, questo è il punto nodale della questione.
Io, per parte mia, intrapresi la via del “media center” in casa quando per leggere un divx serviva un lettore universale e quando ogni tre mesi usciva un formato video nuovo. Perchè, appassionato di Anime in lingua originale, non esisteva un prodotto commerciale che potesse reggere la continua innovazione e trasformazione del panorama.
Ma devo essere sincero: appena si è stabilizzato il mercato, mi sono preso un lettore multi mediale DLNA che, con il semplice aggiornamento del software che faceva da Media Server sul PC, mi permetteva (e mi permette) di vedere tutti i vari formati esistenti.
Tanto, collegato in HDMI all’ampli AV, la qualità audio/video è dovuto in ultima analisi alla qualità del file, dell’eventuale processo di conversione video del software “server multimediale” e propri plug-in e della scheda video dell’amplificatore e del monitor. Dove l’unico punto nel quale posso intervenire e il software media server. E per vedere quel tipo di file, è il male minore.
In ambito audio, con il PC ed una scheda audio, sicuramente si puó influire molto di più sul suono.
Io lo assemblerei prevalentemente per sperimentare sulla RDC.
Dovendolo utilizzare come si utilizza un DSP commerciale, oggetto che in questo momento è disponibile in mille modelli, di molti livelli di qualità e con interfacce mirate e belle che pronte, sinceramente non mi impegnerei.
Penserei più alla “sorgente che manca dal mercato”, con uscita digitale e display, da piazzare su auto che non permettono più niente da questo punto di vista, piuttosto che ad usare una scheda audio “pro”, adattata in auto.
Ma io, per mia natura, sono per non complicarmi troppo la vita.
Preferisco imparare ad adoperare un set di misura, piuttosto che imparare ad assemblare un Car PC.
Perchè sono convinto che mettere a punto l’impianto è orrendamente più importante che avere “il tal convertitore” o “il tal operazionale”. l’ho scoperto in questi anni, nei quali sto sperimentando con vari setup ed un DSP commerciale, tra l’altro tra i più basici.
Il mio sistema ha cambiato suono mille volte, senza spostare un connettore.
In quest’ottica, l’importanza dell’hardware è essenzialmente nella parte DSP e amplificazione. Ma l’importanza MAGGIORE è capire cosa arriva alle orecchie, rispetto a cosa esce dall’amplificatore.
È questo “sapere” che ritengo importante. Più dell’hardware”. Ed è una passione anche questa, come quella che ti spinge a sperimentare il Car Pc. Ma è PRINCIPALMENTE attraverso questo processo che l’impianto arriva a suonare bene. Molto prima che grazie alla componentistica.
Per questo penso alla Digital Room Correction, che è basata sull’elaborazione digitale per la quale servono filtri FIR e software di convoluzione e che nessun DSP commerciale per auto al momento puó gestire.
Insomma: il Car PC potrebbe avere un senso se implementato per fare cose che non si possono fare con i DSP commerciali. E qui, anche probabilmente a costi contenuti.
Diversamente, lo ritengo più “una figata” che da soddisfazione personale che una cosa che realmente puó essere “decisiva” nel suono dell’impianto.
Chiaro che poi ognuno si applica maggiormente nel settore che più gli piace. E qui le proprie passioni la fanno da padrone. L’importante è peró che lo faccia, consapevole del fatto che non è necessariamente quello che influisce di più, nell’economia del suono.
C’è pieno, e ne ho sentiti parecchi, di impianti mai finiti “da tarare”, con soluzioni interessanti, che non suoneranno mai, perchè “mancherà sempre la taratura”.
Oh.. Io per ora sono messo uguale eh..
Ma almeno, è su quella che sto lavorando, invece che cambiare componenti e configurazioni di continuo.
Che poi, diciamocelo: anche questo è un divertimento.
Ciao!