Lustrike ha scritto: ↑22 gen 2021, 22:02
È interessante vedere e lo sarebbe di più capire, come mai le versioni losslessizzate (passatemi il termine) del vinile abbiano quasi sempre una dinamica maggiore delle analoghe versioni in CD (nel caso specifico una DR di 15 (nella migliore versione del disco e comunque non inferiore a 13) contro una DR del CD che non va oltre 10)....
Si, è un aspetto che salta all'occhio.
Riguardo ciò ci sono molte discussioni e teorie.
La base oggettiva di partenza è che (sempre riguardo la dinamica) di per se il vinile (supporto+sistema di riproduzione) può arrivare, nella migliore delle ipotesi, a circa 70dB di dinamica (limite dato dalle dimensioni dello stilo e dei solchi che determinano l'escursione del livello di riproduzione) rispetto ai 96dB (16bit) dello standard CD (lasciando da parte in questo discorso le codifiche a maggior risoluzione e ovviamente ancor maggiore dinamica).
Ciò in effetti, a primo acchito, renderebbe ancor più inspiegabile il divario (molto spesso a favore delle edizioni in vinile).
Il mio pensiero (che poi a quanto leggo è quello più diffuso) è che alla base ci sia, molto semplicemente, una diversa (più moderata) compressione dinamica applicata al master destinato alla generazione dei vinili rispetto a quello per il cd (e le edizioni digitali in generale). Chi decide ciò lo fa, presumo, partendo dal presupposto che l'utilizzatore del vinile è diverso (con aspettative, gusti, sensibilità, sistema di riproduzione differenti) rispetto a chi è fruitore del supporto digitale.
C'è poi da dire che la totalità delle produzioni negli ultimi anni (tranne rare eccezioni) nascono tutte in digitale (registrazione, missaggio) quindi l'origine è la stessa, e le differenze sono quindi determinate da scelte, non legate ai limite del supporto.
D'altronde, come dicevo prima, basta scorrere indietro di un paio di decenni (e ancora a ritroso) per constatare che, nel digitale (quando la compressione non veniva "abusata") i risultati erano ben diversi.
Dal punto di vista prettamente tecnico, relativamente alle misure di dinamica riguardo al vinile c'è poi da dire che, a differenza dei supporti digitali (dove le misure sono effettuate per via numerica, applicando un algoritmo, il che vuol dire che sono replicabili e forniscono dati univoci per una determinata edizione di un certo album) in una certa misura dipendono da variabili date da ogni singolo sistema di riproduzione (giradischi, puntina, preamplificatore/de-equalizzazione RIAA[*], convertitore A/D).
[*] L'equalizzazione RIAA nasce dal fatto che, nel sistema di incisione su disco in vinile, occorre limitare, in fase di incisione, il livello alle basse frequenze (ovvero limitare l'ampiezza dei solchi) e per riportare la risposta in frequenza piatta i sistemi di riproduzione incorporano appunto la de-equalizzazione complementare, ciò, inevitabilmente, ha impatto anche sulla dinamica che il sistema, nel suo complesso, può riprodurre.
PS: tutto ciò senza voler assolutamente fare un paragone qualitativo tra vinile e digitale, ma solamente per esprimere qualche considerazione riguardo, specificamente, la dinamica.