Eh, come dice
@Dude , non ci sono "pasti gratis".
Nel senso che le auto "suonano così" per i motivi sopra citati, che son scelte di base del Costruttore:
Poca potenza perchè il consumo energetico aumenta i consumi di carburante e richiede dimensionamenti maggiori di batteria ed alternatore.
Zero trattamento acustico, perchè è pesante e l'aumento di peso peggiora il rapporto peso/potenza ed aumenta i problemi di consumo ed omologazione, oltre a COSTARE in vari modi. Dal materiale all'applicazione.
Materiale economico perchè ció che non si vede, non è "percepito come qualità", ma, appunto, costa.
Tanto, quel che vogliono gli utenti quando comprano l'auto sono mille altre cose, a seconda della classe della vettura. E tranne che per pochi appassionati, quello che conta è la comodità di gestione dello smartphone o l'ultima raffinatezza elettronica/mappatura motore, eccetera.
Tuttalpiù, l'insonorizzazione dell'abitacolo rispetto ai rumori esterni. Che nulla c'entra, rispetto al mettere in condizioni un woofer di lavorare in un volume adeguatamente rigido e smorzato.
L'audio è il fanalino di coda.
E poi, l'impianto audio "tipico", deve essere studiato per far sentire un po' tutti. Almeno, farlo credere a chi paga l'auto. Perchè poi non è mai così, nemmeno nei "super impianti opzional" da "30 altoparlanti" venduti a caro prezzo sulle auto "premium".

Mentre "l'audio hi-fi" è giocoforza personale e "puntato sul posto guida" per una questione fisica, di asimmetria di posizione di ascolto e aggravato dalla ridotta distanza degli altoparlanti e dal piccolo volume dell'abitacolo.
Far percepire un "corretto effetto stereo" anche solo ai due passeggeri anteriori, è sostanzialmente impossibile. Anche se ultimamente gli impianti più sofisticati adottano escamotage elettronici che te lo fanno credere, attraverso canali centrali ed elaborazioni del segnale talvolta sofisticate. Tanto vale fare un po' di casino per tutti.
La prima cosa da fare per "migliorare", è "combattere" queste ragioni a vari livelli di impegno, a seconda delle esigenze. E si parte almeno dal timbro e dalla pressione, che devono dare un minimo di soddisfazione..
Quindi: potenza, posizione altoparlanti (specie dei medi e tweeters, spesso di comodo per il design, ma acusticamente assurde), trattamento dei volumi di lavoro, in fine, ANCHE altoparlanti più performanti, QUANDO INSTALLATI IN MODO DA POTER ESSERE VALORIZZATI. Ovvero, con potenza adeguata a muoverli, in posizione adeguata a suonare e in volumi che siano in grado di isolare il suono anteriore e posteriore della membrana e che non generano suono aggiunto e scorrelato, eccitati dall'altoparlante stesso.
Diversamente, si spendono più soldi dei risultati che si raccolgono.
Generalmente è quello che accade quasi sempre, se si procede nel solito modo: sostituire gli altoparlanti e basta.
È solo dal 1985 che mi occupo di queste cose. Per un periodo, anche professionalmente. La fisica non è un'opinione, purtroppo.
Ciao!
