Una raccomandazione riguardo il tema caricabatterie (e analogamente i mantenitori di carica, a prescindere).
Quelli ben fatti (non chiedetemi marche e modelli, mi sto riferendo in generale

) devono avere isolamento completo tra le uscite e la rete elettrica di alimentazione (è lo stesso discorso che vale per gli alimentatori), ovviamente ci sono delle normative di sicurezza al riguardo che devono (dovrebbero...) essere rispettate, ma oltre all'aspetto sicurezza occorre tenere presente che se l'isolamento è carente possono accadere spiacevoli incidenti ai nostri amati impianti.
Il consiglio è misurare (con il carica batteria staccato dall'auto) con un multimetro, la differenza di potenziale (Vac) tra la pinza di massa del caricabatteria e la terra dell'impianto elettrico (se non è presente l'impianto di terra si può misurare rispetto ad un tubo dell'acqua o termosifone che sono tutti normalmente a potenziale di terra).
Cito un caso reale accaduto ad un mio amico (e utente qui del forum), uno strano guasto improvviso che poi, indagando, ho scoperto essere stato causato proprio dall'uso di un caricabatteria...
Ecco la storia: di punto in bianco un ampli (Rockford Fosgate 200ix) non si accende più... senza apparente motivo.
La circostanza in cui è successo il guasto: "uno scintillio connettendo il cavo remote" (toccando a mani nude il faston mentre lo si infilava), mmmh... molto strano... come fa a verificasi uno "scintillio" se è un ingresso ad alta impedenza e dando 12V?

Domanda: (sapendo che l'auto è tenuta in un garage) ma era connesso forse un caricabatteria? Si!.... taac... eccolo là!
Misurato la differenza di potenziale tra la pinza di massa del caricabatteria e terra: oltre 100Vac, ovvero oltre 300V di picco!
Ora.. va detto che la misura è fatta a vuoto, quindi con zero carico (il multimetro), corrente bassissima, tradotto: in questo caso, toccando a mani nude la pinza di massa di quel caricabatteria non è che si rimane fulminati, la sola resistenza del nostro corpo, dalla mano ai piedi a contatto con il terreno, è tale da ridurre quasi a zero il potenziale (tanto da non essere avvertibile) ma il problema qui è un altro, non si tratta delle nostra sicurezza (per fortuna!) ma di quella dell'impianto audio...
Infatti.. ciò che era successo è che, con il caricabatteria connesso all'auto, essendo l'auto isolata da terra, il potenziale di tutto il telaio auto (e quindi anche della massa alimentazione degli ampli) era a 100Vac rispetto a terra (per via dell'imperfetto isolamento appunto), quindi toccando con la mano (attraverso il connettore faston nudo) l'ingresso remote dell'ampli (e avendo i piedi poggiati per terra) ecco che è "schiattata" la porta logica (integrato cmos, altissima impedenza di ingresso) che gestisce appunto la funzione di accensione.
Fortunatamente nulla di grave, sostituito l'integrato, lieto fine.
Morale: come buona norma di prudenza
MAI lavorare sull'impianto (sia audio che in generale) dell'auto quando è connesso un caricabatteria.
NOTA: ciò non vuol dire che non si possa ascoltare l'impianto mentre si tiene sotto carica la batteria, ma solamente di non mettere mano al cablaggio/connettori.