Marsur ha scritto:Ma guarda, la presentazione, mi scuserai ma non l'ho letta (come altre del resto), che poi tu sia un recensore hai tu stesso affermato che non è indice di assoluta attendibilità, senza polemica su di te o sulla tua autorevolezza.
Ti perdono solo perché sei tu !!
Scherzi a parte la mia non era un'alzata di scudi per dire che sono autorevole od altro, primo perché non lo sono (e credo in quello che ho spalle a scritto, non é ipocrisia) e poi perché sono convinto che sei quello che fai e non quello che dici di essere. Per cui la mia voleva solo essere una risposta al fatto che mi imputavi di attaccare un recensore che si fa un mazzo tanto per arrivare ad un risultato, quando ho solo voluto farti capire che conosco più che bene le dinamiche di redazione e della stesura degli articoli, anche di un certo tenore .... Che ho criticato apertamente come ho sempre detto in faccia a questi "miti o leggende viventi" che scrivono tutt'ora sulle riviste più blasonate cosa pensavo di una certa prosopopea o supponenza neppure troppo velata. Con un tempo, un modo ed una forma, ovviamente, ma con educata fermezza. Infondo il mondo é bello perché é vario, no ? Altrimenti mangeremmo tutti e solo ..... Gusto menta, no ??
Marsur ha scritto:Quello che dico, e non espressamente a te, visto che ho parlato anche di "folkrore", è che si sta parlando di esperienza d'ascolto, e nella soggettività di una descrizione, c'è pur sempre l'oggettività dei parametri che l'ascolto esprime.
Mettersi d'accordo sulla comprensibilità dei termini usati per descrivere l'evento, lo capisco che è difficile, ma non è detto che se un recensore si bea del proprio lessico fino all'inconsistenza, certi termini siano da considerarsi stupidi.
Poi, se per alcuni lo sono, va bene, però allora è nel diritto di tutti dire che una qualsiasi recensione è aria fritta, a prescindere se sia vero o meno, perchè anche questo è soggettivo.
Per sua definizione una recensione é un'esperienza soggettiva, propria, a volte intima ma portata all'attenzione di tutti. Il bravo recensore (che di base é una persona in carne ed ossa, eh ??) riesce a porre nello stesso contesto prodotti o esperienze simili per trovarne similitudini e differenze, oltre che ovviamente portare alla luce pregi e difetti di quello di cui si sta parlando. Se una persona é equilibrata di base, anche il suo modo di porsi nei riguardi di quello che scrive sará simile ... Se una persona é arrogante (o é del tipo che si trasforma quando é dietro uno schermo o evidentemente una pagina scritta), invece, si metterà su di un piedistallo e cercherà il modo di darsi un tono o di prendere le distanze dal volgo anche per cosa e come lo scrive. Tutto é e rimane soggettivo.
Quando si esce dal seminato (se non volessi apparire come una brava persona direi "pisciare fuori dal vaso"
) é chiaro che ci si espone anche al giudizio degli altri. É innegabile che alcuni termini sono nati per descrivere qualcosa che toccava la sfera emozionale e non si avevano mezzi per descriverlo, ma il più delle volte sono proprio modi snob di tirarsela. Sta ad ognuno di noi decidere quali appartengono alla prima o alla seconda categoria.
Marsur ha scritto:E' il recensore che si esprime male o è il lettore che è limitato nel capire? Sbrigala te questa..
Scrivi che vuoi sapere come la gente intende il "nero" e noi si risponde, ma poi tu e pergo date l'impressione che secondo voi è un termine senza senso come anche altri, a prescindere.
Quindi, se hai già la tua idea, a che pro aprire la discussione scusa?
Ma se ho capito male chiedo venia..
Uno scrive e fa di tutto per spiegarsi, l'altro legge e cerca di capire. Per mia forma mentis, comunque, se quando parlo/scrivo con qualcuno non riesco a trasmettere il concetto che vorrei passare, mi faccio del domande per primo e credo di essere la causa di questa fraintendimento. Solo dopo altri tentativi tendo a pensare che il mio interlocutore "non mi capisce", ma fino a prova contraria credo di essere io che non "mi so spiegare".
Riguardo al "nero infrastrumentale" visto che ho sempre pensato che fosse un termine da "audiofigo che se la tira", quando ho letto anche in un paio di interventi qui su CAF il termine, mi sono chiesto (in assoluta buona fede e senza il minimo pregiudizio) che cosa si intendesse con questo termine, o meglio, che cosa ognuno volesse esprimere con questa cosa. È difatti é uscito che l'interpretazione é molto personale ma non é universale, ed ognuno ne da una sua visione. Lecito ed anzi, apprezzabile.
Ho aperto il Thread quindi per curiosità e per chiacchierare con amici virtuali per conoscersi meglio e scambiare delle opinioni. Tu hai la tua, io la mia, va bene così. Per riprendere l'esempio di prima, per fortuna, esiste anche la panna e la cioccolata
Sono stato più esaustivo così ? Siamo ancora amici ??