La qualità e affidabilità di ieri e quella di oggi nel mondo dell'Hi-Fi
Inviato: 3 lug 2019, 10:51
Tra l'altro, uscendo un pò dal topic specifico ma non più di tanto (cioè rimanendo nel tema "Zapco e la qualità dei condensatori" in tempi recenti (ultimi anni, parliamo quindi delle nuove serie di prodotti Zapco) sono emerse qua e là sul web delle considerazioni/osservazioni (che a dire il vero io stesso avevo notato, come anche altri appunto) riguardo a come certe cose siano cambiate.
Sinceramente non ho ancora mai messo le mani sugli ampli Zapco più recenti e quindi mi baso sui test e sulle recensioni (tra l'altro sull'ultimo numero di ACS c'è un approfondito test di un'ampli Zapco: Z150.4 AP) e uno cosa che ho notato è appunto il fatto che, rispetto a qualche anno addietro, su molti prodotti (in particolare gli ampli) si sia passati da condensatori di marchi primari quali Panasonic, Nichicon, Elna ad altri totalmente sconosciuti ovvero prodotti da fornitori della galassia taiwanese/cinese difficili da identificare in quanto sono tantissimi e con marchiature/loghi che cambiano nel tempo.
Il motivo è (ovviamente!) la riduzione dei costi.
Su questo aspetto va detto che i condensatori elettrolitici hanno costi (specialmente nel mercato all'ingrosso) molto differenti raffrontando i listini dei marchi "top" rispetto ai tantissimi produttori asiatici,
su un prodotto a basso costo sarebbe quindi impensabile scegliere di utilizzare componenti di qualità (e costo) elevato, ma... su un ampli prezzato 1500€?.....
Ecco, qui viene il punto, e la questione è stata già sollevata verso Zapco, ad esempio qui:
https://www.rubyservsales.com/didnt-get-paid/ (maggio 2017)
e proprio questa pubblica esternazione (ma presumo non sia stata l'unica...) ha portato Zapco a pubblicare quanto segue:
https://www.zapco.com/zapco-electrolytic-capacitors (giugno 2017)
Personalmente trovo in parte condivisibili, e in parte no, le argomentazioni pubblicate da Zapco.
In particolare 3 punti non sono, secondo me, giustificabili per un produttore di componenti hi-fi car di fascia alta (come considero Zapco):
1) l'affidarsi, specificamente per l'approvvigionamento dei condensatori elettrolitici a marchi "non identificati" (nel verso senso della parola, notare infatti che nel comunicato non viene citato il nome produttore ma uno "Zapco code...")
2) si evidenzia il fatto che i test eseguiti in casa da Zapco rilevano dati migliori di quelli dichiarati dal fornitore, ok, ma che significa ciò? era un lotto "venuto bene"? perchè allora il fornitore non può dichiarare quei dati? forse perchè il controllo qualità sulla produzione è lasco?
3) salta all'occhio il parametro "endurance" che non fa assolutamente ben sperare riguardo l'affidabilità nel lungo periodo (a catalogo Panasonic e Nichicon, ad esempio, ci sono condensatori, delle linee per l'impiego automotive, con valori decisamente più alti)
Insomma, cara Zapco, la verità sta nelle cose non scritte in quel documento: "abbiamo tagliato il budget, dobbiamo massimizzare i margini in quanto non si fanno più i numeri di una volta".
Mi spiace, ma pur da estimatore di prodotti Zapco, questo è quello che penso attualmente.
Questo tema naturalmente non riguarda solo Zapco ma la stragrande maggioranza dell'elettronica di consumo, ma rimanendo nell'ambito hi-fi (car o home) c'è da dire che, purtroppo, l'impiego di componenti "top" specificamente riguardo i condensatori elettrolitici (che come ho già detto sono tra le categorie di componenti che incidono di più sul costo) è relegato oramai all'ambito della gamma "esoterica".
Sinceramente non ho ancora mai messo le mani sugli ampli Zapco più recenti e quindi mi baso sui test e sulle recensioni (tra l'altro sull'ultimo numero di ACS c'è un approfondito test di un'ampli Zapco: Z150.4 AP) e uno cosa che ho notato è appunto il fatto che, rispetto a qualche anno addietro, su molti prodotti (in particolare gli ampli) si sia passati da condensatori di marchi primari quali Panasonic, Nichicon, Elna ad altri totalmente sconosciuti ovvero prodotti da fornitori della galassia taiwanese/cinese difficili da identificare in quanto sono tantissimi e con marchiature/loghi che cambiano nel tempo.
Il motivo è (ovviamente!) la riduzione dei costi.
Su questo aspetto va detto che i condensatori elettrolitici hanno costi (specialmente nel mercato all'ingrosso) molto differenti raffrontando i listini dei marchi "top" rispetto ai tantissimi produttori asiatici,
su un prodotto a basso costo sarebbe quindi impensabile scegliere di utilizzare componenti di qualità (e costo) elevato, ma... su un ampli prezzato 1500€?.....
Ecco, qui viene il punto, e la questione è stata già sollevata verso Zapco, ad esempio qui:
https://www.rubyservsales.com/didnt-get-paid/ (maggio 2017)
e proprio questa pubblica esternazione (ma presumo non sia stata l'unica...) ha portato Zapco a pubblicare quanto segue:
https://www.zapco.com/zapco-electrolytic-capacitors (giugno 2017)
Personalmente trovo in parte condivisibili, e in parte no, le argomentazioni pubblicate da Zapco.
In particolare 3 punti non sono, secondo me, giustificabili per un produttore di componenti hi-fi car di fascia alta (come considero Zapco):
1) l'affidarsi, specificamente per l'approvvigionamento dei condensatori elettrolitici a marchi "non identificati" (nel verso senso della parola, notare infatti che nel comunicato non viene citato il nome produttore ma uno "Zapco code...")
2) si evidenzia il fatto che i test eseguiti in casa da Zapco rilevano dati migliori di quelli dichiarati dal fornitore, ok, ma che significa ciò? era un lotto "venuto bene"? perchè allora il fornitore non può dichiarare quei dati? forse perchè il controllo qualità sulla produzione è lasco?
3) salta all'occhio il parametro "endurance" che non fa assolutamente ben sperare riguardo l'affidabilità nel lungo periodo (a catalogo Panasonic e Nichicon, ad esempio, ci sono condensatori, delle linee per l'impiego automotive, con valori decisamente più alti)
Insomma, cara Zapco, la verità sta nelle cose non scritte in quel documento: "abbiamo tagliato il budget, dobbiamo massimizzare i margini in quanto non si fanno più i numeri di una volta".
Mi spiace, ma pur da estimatore di prodotti Zapco, questo è quello che penso attualmente.
Questo tema naturalmente non riguarda solo Zapco ma la stragrande maggioranza dell'elettronica di consumo, ma rimanendo nell'ambito hi-fi (car o home) c'è da dire che, purtroppo, l'impiego di componenti "top" specificamente riguardo i condensatori elettrolitici (che come ho già detto sono tra le categorie di componenti che incidono di più sul costo) è relegato oramai all'ambito della gamma "esoterica".