Dude ha scritto:Beh ma scusa, io mica sto facendo bianco contro nero... anzi, proprio il contrario, non so come tu abbia fatto a intendere così.
Mi riferivo a questo tuo stralcio: "Ribadisco, se un ampli ****è buono***, lo è su tutta la gamma".
Mentre io sostengo che un ampli che eccelle su una porzione dello spettro è comunque un'eccellenza, basta metterlo nelle condizioni di esserlo.
Dude ha scritto:Ovvio, il gusto personale ha il suo peso, ma almeno si darà un giudizio non inficiato dal fatto che, a puro titolo di esempio, sapendo di ascoltare un sub prima pilotato da un HCCA250 e poi da un a/d/s, la stragrande maggioranza dei pareri sarà fatalmente condizionata dalla opinione comune che l'Orion è un "ampi da sub", mentre l'a/d/s/ no.
E' possibile, anzi è probabile, ma al primo ascolto.
Poi, se si ha volontà di essere obiettivi, si sceglie il risultato migliore per il proprio gusto personale.
Parliamo di condizionamenti, non di paraocchi, nel senso che se uno esige Orion piuttosto che a/d/s, se lo comprerà anche dopo l'ascolto in cieco che premia, magari, l'a/d/s, ma uno così parte prevenuto a prescindere, perchè punta indissolubilmente marchio e modello e se ne frega del risultato acustico, forse perchè manco sa cos'è.
Dipende sempre dall'obiettivo secondo me, che se è l'ottenimento di un buon risultato sonico non è che ci siano tante strade, è necessario provare e provare, in cieco o in chiaro.
Ma questo è nelle corde di chi sa cosa significa ottenere un risultato sonico, se uno "mastica" zero puoi fare tutti i ciechi che vuoi, ma secondo me non è in grado di individuare i parametri di valutazione (se uno preferisce una risposta da bassone, l'ascolto in cieco, o in chiaro, va a farsi benedire perchè è alla stregua di scegliere un ampli solo per il blasone o per l'estetica).
Viceversa, se lo è, può valutare sia in cieco che non.
La penso così, posto che l'ascolto al buio ha certamente il suo perchè, ma bisogna imparare a fare da soli.
Dude ha scritto:Uhm, e perché no?
Basta che sia uguale per tutti.
Chiaro che senza certi strumenti diventa complicato allineare tra di loro i vari test, in condizioni di normale utente ma anche di insatllatore non super-ultra attrezzato è quasi impossibile, e questo conferma una volta di più la velleitarietà dei confronti.
Fermo restando che cmq ci si può avvicinare agli allineamenti (in primis di livello di uscita) e che quindi il test sarà semrpe più rappresenativo di quello in chiaro.
Quello dei livelli forse è un po' un problema, ma qui è necessario fare di necessità virtù e fare il meglio che si può, altrimenti se consideriamo solo la prova perfetta, senza camera anecoica non facciamo nulla.
Ma a parte questo, predisporre la catena uguale per tutti i protagonisti delle prove è senz'altro la prima mossa, ma se consideriamo per esempio due amplificatori di livello top, dove la quisquilia acustica può far preferire uno anzichè l'altro, forse basterebbe cambiare un solo pezzo della catena, pur di pari livello, per ribaltare il risultato, sempre di una quisquilia.
Diciamo che in linea di massima quelle che hai esposto sono le condizioni necessarie per approcciare i test con la massima attendibilità che noi si può provare ad ottenere, che non è certo quella assoluta (ma poi, esiste?
).
Quindi, sempre secondo me, il fatto che il test sia condotto in cieco non certifica maggior attendibilità rispetto a quello in chiaro
solo per una catena comune, semmai la certifica in genere, perchè esula dalle suggestioni.
Però è un fatto che anche la suggestione non è uguale per tutti.
Boh....non saprei, io l'ascolto in cieco lo vedo come un giochino, bello ed utile per carità, ma quando c'è da fare sul serio bisogna sedersi li ed estraniare tutto senza aggrapparsi al salvagente dell'ascolto in cieco.
E' chiaro che "fare sul serio" è altamente interpretabile, e probabilmente, per tagliare la testa al toro l'ascolto in cieco come dici tu rimane la prima cosa, ma io inviterei tutti a considerarsi di più ed insistere su una sana obiettività, se non altro perchè quasi sempre si è costretti a fare da soli (quindi impossibilitando l'ascolto in cieco).
Dude ha scritto:Questo invece per me, ai fini di confronto, è irrilevante: il gusto personale c'è durante tutti i test, quindi si applica alla stessa maniera su tutto.
mmm...beh si, questo è vero.
Dude ha scritto:Beh ma dai, questo è ovvio, non esiste la procedura *perfetta*, praticamente in nessuna attività umana.
Però le procedure si studiano e si rendono quanto più efficaci possibile, tant'è vero che in realtà si dovrebbe parlare di *doppio cieco*, io lo ometto per brevità, ma nel doppio cieco sono entrambi inconsci, sia l'ascoltatore che chi fa i cambi.
E certamente si hanno responsi ben più oggettivi del semplice ascolto in chiaro.
Si ma a me, quel "semplice ascolto in chiaro" mi ha fatto crescere il giusto dal punto di vista dell'esperienza su questa passione, eppure in trent'anni i miei ascolti in cieco sono più unici che rari, e solo come ho detto negli ultimi tempi, per farci "qualche quiz" tra amici.
Convengo con te che il cieco è utile, però non tendo a vederlo fondamentale.
Forse ho esagerato a contestare il fatto che sia *IL* test, ma è perchè in certe condizioni ritengo attendibile anche quello in chiaro, nonchè molto meglio percorribile, poi vabbè, il cieco è certamente l'ascolto più "puro" possibile.
Quanto alla dicitura "doppio cieco" Dude mi sa che è relativa all'abbinamento ampli-diffusori, così almeno era al CES e in altre occasioni di cui ho letto (o saputo? Boh..), ma dovrebbe essere così perchè non vedo molta importanza sul fatto che sia inconsapevole chi fa i cambi, mentre l'accoppiata di cui sopra sortiva veramente giudizi imprevedibili.
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