Midwoofer fuori asse per 2 vie?

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ozama
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#121

Messaggio da ozama »

@AlexCNC: Cosa inaccettabile su un impianto di qualche pretesa, esula dalla discussione teorica che stavo facendo, in quanto specifico della tua situazione. Ma che sarebbe interessante identificare. Si tratta di un fruscio in qualche modo modulato dal segnale (prodotto dal convertitore e dal filtro anti alising, per capirci), di un ronzio captato dall'impianto elettrico o dal survoltore di qualche amplificatore o di mero rapporto s/n della sezione analogica del tuo DSP? Solitamente, un "fruscio" generico è un problema "analogico".
Ma eventualmente, dato il pesante ot, meglio parlarne in altra discussione.. ^^
Ciao! :)
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#122

Messaggio da AlexCNC »

ozama ha scritto:@AlexCNC: Cosa inaccettabile su un impianto di qualche pretesa, esula dalla discussione teorica che stavo facendo...

...Ma eventualmente, dato il pesante ot, meglio parlarne in altra discussione.. ^^
Ciao! :)
per esempio qui: viewtopic.php?f=17&t=12281
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ozama
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#123

Messaggio da ozama »

Ho letto di la.. Ma tu avevi risolto. Mentre l'altro utente con nik impronunciabile non ha più scritto.
Avrà risolto? Magari aveva schiacciato il cavo del DRC..
Ciao!
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#124

Messaggio da Marsur »

ozama ha scritto:Mio malgrado devo dire: "anche per me la si può chiudere". Ha ragione Marsur. Come è evidente, è una discussione che non porta a nulla. Come tutte le discussioni filosofiche (perchè queste non sono tecniche) in un luogo dove il soggettivo è il verbo assoluto. Che, visto che non è un ambito professionale, va BENISSIMO. È come discutere se è più bello ballare la salsa, il tango o il valzer. O se è giusto comprare un Rolex per leggere l'ora.
La discussione non porta a nulla perchè, secondo me, non si centra il nocciolo della questione, forse difficile da centrare.
Credo anche che a volte si mischi la filosofia con la pratica e con delle realtà che per qualche motivo si fatica ad accettare forse.
Io posso capire che in conseguenza delle scelte tecnologiche, tecnicamente il segnale trattato digitalmente è alle misure il meno degradato, e che tu sostieni sia matematicamente ineccepibile, quello che mi rende perplesso è che questo metro di giudizio lo si ritiene assoluto, anche per l'ascolto.

Sono tante le volte che appassionati, ricercando la massima razionalità con la tecnica, si affidano esclusivamente a quella, dimenticando forse che l'evento reale è quello dell'ascolto, non della misura.
Penso che il picco massimo di questa situazione, sia stato proprio col cambiamento in massa sul mercato da analogico a digitale, ma penso anche che tanto ha contribuito a queste convinzioni il marketing, elevando a migliore quello che decreta la misura.
Ma sotto questo punto di vista era ampiamente prevedibile che il digitale sfoggiasse misure più positive su certi parametri, come ad esempio il rumore.
La genialata non è stata tanto fare il salto di qualità rispetto alle tecnologìe precedenti, ma come al solito, promuoverne semplicemente i lati positivi per vendere cose nuove.

Che, se è vero che la coperta è SEMPRE corta, ci si aspetta anche che ci siano anche i negativi, presumo. :)
Infatti, io penso che portare ancora avanti la bandiera del digitale come must assoluto (sempre riferito alle apparecchiature di cui parliamo più spesso) con le motivazioni che anche tu hai esposto, sia ormai materia da marketing OBSOLETO, al quale ci si è creduto quando è stata l'ora, ma francamente alla lunga non credo sia sostenibile.
E non lo credo per il sempice fatto che non ci possiamo permettere di screditare il nostro apparato uditivo perchè suggestionato dal marketing, e tanto meno se è supportato da misure: noi siamo esseri umani, non macchine che elaborano a seconda del file.

Cioè, non riesco a capire, forse bisogna mettersi d'accordo se la tecnica soppianta l'evento reale (l'ascolto), o no.
Credo sia questo, alla fine, il nocciolo della questione, e sciolto questo forse potremo capire meglio il percorso che stiamo facendo.
Rimane il fatto che la psicoacustica, soggettività di ascolto a parte, non mi pare sia un insieme di grandezze tutte misurabili, o perlomeno si cerca di conoscerne tutti gli aspetti ma rimane fissa una componente più grande delle altre, e cioè che il giudice finale è INESORABILMENTE il sistema udito-cervello.

Il mitico Nelson Pass, che non credo abbia bisogno di presentazioni, ha lavorato molto sull'impiego della seconda armonica e mi sa che ci ha anche costruito parte della sua grande carriera.
Insomma, se le rilevazioni strumentali sono tutto, se, NELLO SPECIFICO (ripeto, non necessariamente parlando di componentistica mobile) della qualità del segnale (anche questa, probabilmente, oggetto di interpretazioni), l'ultimo ritrovato è SEMPRE meglio del precedente, perchè le misure dicono così, perchè il percorso del segnale dice così, e perchè tutte le considerazioni tecniche DIMOSTRABILI sono così, allora abbiamo già finito. :)

Molto più OGGETTIVA, a mio avviso, la disamina di AlexCNC che è frutto di ascolti, e che sembra palesemente obiettiva.
Poi, qualcuno potrà anche non essere d'accordo con lui ma il suo modus operandi è degno di attenzione, il tuo, scusami, per me è fine a sè stesso.
Nessuno può dire che questo suona meglio di quello senza prima ASCOLTARE.
Non posso essere d'accordo quando si valutano solo le caratteristiche tecniche o parte di esse.
Se poi si calcola anche il modo di suonare in base a quelle, meno ancora.

Comunque, tecnica vs filosofia sono convinto sia disputa obsoleta, oltre che mezzo demagogico, io invece non metto niente contro niente, eventualmente apprezzo quello che c'è da apprezzare in ogni contesto senza per questo avvalermi di un presunto scontro tra epoche o filosofie costruttive.
Ma se proprio la si deve mettere su questo piano è logico che poi nascono le scaramucce, noi italiani siamo maestri nel relegarci in fazioni. :D
Ultima modifica di Marsur il 26 nov 2017, 13:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#125

Messaggio da ozama »

Marsur, tieni sempre presente che IN AUTO, se si parla di qualità sonora, LA MUSICA È DIGITALE.
Questa non è una diatriba sul fatto che suoni meglio un vinile o un CD.
Qui, ad un certo punto della catena, devi convertire in analogico. Che tu lo faccia prima o dopo il cross over, è uguale, per quanto riguarda le aberrazioni introdotte DAL DIGITALE. Perchè le aberrazioni nascono in sala di incisione, durante la presa del suono e la conversione. Parliamo, per capirci, di CAMPIONAMENTO E DISCRETIZZAZIONE di un segnale che in natura non è discretizzato. E le aberrazioni continuano con la soggettività del mastering. Poi finiscono in un disco ottico stampato. Oppure, se va meglio (perchè il supporto fisico comporta dei problemi di lettura), finisce in un file che viene riprodotto da un media player.
Se elabori il "segnale" nella sua forma numerica, chiaramente se il processore è progettato e realizzato con il giusto dimensionamento, rimangono le aberrazioni digitali di origine.
Quando il segnale digitale subisce inevitabilmente un nuovo degrado? Quando viene ri convertito in analogico. A causa della tecnologia del convertitore e dei circuiti di preamplificazione e interfaccia che seguono. Che potrebbe essere lo stesso identico che c'è nel lettore CD di partenza.
Perchè renderlo analogico e quindi distorcerlo, prima di un ulteriore trattamento che lo distorcerà ulteriormente? Perchè "ci piace di più". Punto.
Non è questione di prestazione superiore di un crossover analogico piuttosto che digitale. Il motivo è che "ci tira il c@lo di fare così perchè ci piace".
Che non è sbagliato. Come non è "sbagliato" un Rolex per leggere l'ora. Sarà meno preciso di un orologio al quarzo, ma ci darà molta più soddisfazione guardare il suo quadrante, piuttosto che leggere i numeretti nel display LCD di un Casio. T_T
La cosa sbagliata è fare delle "asserzioni tecniche" che non hanno alcun fondamento. Come dire che il Rolex è più preciso del Casio. -.-
Non è sbagliato "avere dei legittimi gusti personali e sentire delle differenze sonore che ci sono e che ci piacciono". Come la distorsione di seconda armonica, il basso morbido o secco, gli acuti presenti o un po' indietro.
Marsur, Le misure sono imperfette. Ma le elettroniche le progettano con i calcoli e le misure. E in fase di progetto si fanno comunemente delle scelte che privilegiano certi aspetti del suono, piuttosto che la distorsione misurata.
L'"alta fedeltà", alla fine, è un'interpretazione della realtà. Non una riproduzione della stessa. Questa è la chiave di tutto. E siccome non siamo in un tribunale e non dobbiamo accertare una verità che non c'è, a partire dal disco, va tutto bene purchè ci piaccia.
Ciao! :)
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#126

Messaggio da niko »

ozama ha scritto: La cosa sbagliata è fare delle "asserzioni tecniche" che non hanno alcun fondamento.
Ciao! :)
Ma dove le hai lette queste cose ? riporta il post....
Io ho scritto che con un cross-passivo a esempio puoi fare un taglio a doppia pendenza non possibile con il DSP, MA HO PRECISATO a meno di DSP da PC....quindi DSP con alte capacità di calcolo, o DSP anche per auto ma di una certa qualità e quindi costosi....sono tre pagine che ti rifai a questa cosa....
Lo sappiamo tutti che con i DSP si può fare di tutto, ma servono DSP di qualità, serve una uscita di qualità per ogni via, un amplificatore di qualità per ogni via, ecc ecc
E guarda che i condensatori/bobine/resistenze che ci sono nei cross-passivi, ci sono anche nelle uscite analogiche dei DSP, magari però sono smd a montaggio superficiale.
E in ultimo, non è che si diventa dei conoscitori del cross-passivo passando qualche domenica a saldare componenti su una basetta. O almeno questo è solo l'inizio, così si inizia a capire che non basta l'improvvisazione con i passivi, e allora si inizia un percorso di studio, oppure si cambia strada come hai fatto tu ricominciando con un impianto basato su un DSP, molto più facile all'inizio per una taratura grossolana....ma quando si inizia a cercare l'alta fedeltà in auto, si capisce che il DSP non può essere la soluzione a tutti i mali della musica in auto. XD
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#127

Messaggio da Marsur »

ozama ha scritto:Marsur, tieni sempre presente che IN AUTO, se si parla di qualità sonora, LA MUSICA È DIGITALE.
Questa non è una diatriba sul fatto che suoni meglio un vinile o un CD..[..]..L'"alta fedeltà", alla fine, è un'interpretazione della realtà. Non una riproduzione della stessa. Questa è la chiave di tutto. E siccome non siamo in un tribunale e non dobbiamo accertare una verità che non c'è, a partire dal disco, va tutto bene purchè ci piaccia.
Ciao! :)
Ma no ozama, non sarà certo questo post che hai scritto che vado a contestare, solo che così si continua con analogico vs digitale, che non è quello il punto.
Comunque vabbè, l'argomento è tutt'altro che definito in assoluto e merita di essere discusso nell'occasione, poi si sa, tipicamente le posizioni personali rimangono invariate. :)
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#128

Messaggio da ozama »

@Niko:
Scusa..Ma che DSP hai in mente tu? No, perchè il mio, che è il riferimento che uso per descriverne le funzioni, che è un prodotto di primo prezzo, nato per migliorare il suono di un impianto di serie, e costa 500 Euro compresi dei dignitosi finali di potenza, può gestire 6 canali in ingresso, 9 canali in uscita, ognuno dei quali con filtri Linkwiz o Butterwort, con pendenze di 6/12/18/24 db/ottava, gestire 10 punti di equalizzazione parametrica (frequenza, ampiezza e Q regolabili) SU OGNUNO dei 9 canali separatamente, ritardi temporali su ognuno dei 9 canali, memorie di configurazione in/out, filtri, eq, ritardi, salvate su file, delle quali 2 selezionabili dal DRC.. E potrei continuare.
Sommando taglio e più di un punto parametrico, posso farli (se servisse..) anche a TRIPLA pendenza. ESATTAMENTE COME CON I COMPONENTI PASSIVI, ma senza preoccuparmi del carico.
Ah, ovviamente, oltre all'ingresso digitale ottico, i 6 canali in input possono gestire la de equalizzazione, se li uso per interfacciarmi in analogico con una sorgente di serie equalizzata.
E tutte queste cose, CONTEMPORANEAMENTE.
E ovviamnte si programma da PC.
Ma di che stiamo parlando? Ma leggi e guardi le foto? Ti avevo linkato una immagine DI UN TAGLIO A DOPPIA PENDENZA, presa dal monitor del mio PC durante la taratura.
Sinceramente, mi sorge il dubbio, senza offesa, che tu parli di cose che non conosci.
Forse tu avevi in mente quelli incorporati nelle radio da 300 Euro? Magari di 10 o 20 anni fa?
Non capisco se mi stai prendendo in giro o cosa..
SUL SUONO E SULLE PREFERENZE, COME SULLA FILOSOFIA DI PROGETTO DI UN IMPIANTO, NON SI DISCUTE. Ognuno fa come ritiene meglio e come fa meglio, come gli piace di più e cerca di ottenere il suono che gli aggrada.
Sulla versatiltà OGGETTIVA di un DSP anche economico (un primo prezzo solo pre, Audison, Hertz, Mosconi, va dai 350 ai 500 Euro) rispetto ai filtri passivi o anche ai crossover elettronici analogici non c'è discussione. Su come suonano e quale sia il contesto in cui rendono di più, certamente possiamo parlarne all'infinito e ognuno avrà la propria legittima idea.
Poi, se parliamo dell'ultima frontiera, apriamo un'altra discussione: i giltri FIR a fase lineare. Ovvero, che non riproducono infiltri analogici come gli IIR che si usano nella maggior parte dei DSP. Ma generano filtraggi a fase lineare. Ma questo è un discorso più complicato. E dannatamente interessante.
Quanto allo stadio di uscita con i componenti attivi e passivi, smd e tradizionali, ci sono nello stadio di uscita del DSP, esattamente come ci sono nel convertitore DA e relativo stadio di uscita della sorgente digitale che usi per pilotare, in analogico, il resto della tua catena. Solo che nella tua sorgente, IN PIÙ, in serie al segnale analogico, ci sono anche il fader, bilanciamento, controllo toni, commutatore dell'ingresso aux e compagnia bella.
Se seguivi il mio ragionamento, ovvero partire in digitale e rimanerci fino all'amplificatore, ragionando sugli stadi, forse non scrivevi quello che hai scritto. Bastava la prima risposta che ti avevo dato. :)

@Marsur: in effetti sarebbe interessante parlarne a tutto tondo.. Poi, come sempre, ognuno
Rimane del suo parere, come con le bionde e con le more.. :D
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#129

Messaggio da niko »

ozama ha scritto:@Niko:
Guarda di Audison come DSP conosco bene il bit-one e veramente potrebbe fare anche il caffè, ma come livello di suono fa ca..re.... XD
Ancora rimarchi la questione che non sò o non conosco, ma vedi che il DSP lo conosco e l'ho usato da quando ancora qualcuno saldava più o meno a naso componenti passivi la domenica, conosco quelli delle autoradio come quelli separati (non tutti) come quelli da PC usati a casa con schede separte e pluging scaricabili con tutte le funzioni che vuoi.....quindi la cosa si conosce, e per avere un DSP con DUE CANALI molto bensuonanti sono andato a spendere 1800-euro a casa(che fa solo da convertitore D/A), e a valle c'è 3000-euro di finale e poi i diffusore con i suoi cross-passivi.
Ti credi che non ci ho provato a usare una scheda audio professionale a valle del pc, soltanto per amplificare i diffusori servivano 3000-euro per quattro !!!!! se parliamo di qualità questa si paga, come diceva qualcuno non si fanno le nozze con i fichi secchi.... ;)
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#130

Messaggio da niko »

ozama ha scritto:@Niko:
Scusa..Ma che DSP hai in mente tu?
Ciao! :)
Di certo non il DSP da 500euro compreso finali....
Un DSP ben suonante è l'Alpine DVI-9990R poi ci metti un finale per via di quelli buoni...
Di certo con 500-euro compreso finali, meglio che si faccia il caffè.
Per la musica in auto a questo punto basta un'autoradio con dsp e due finali, uno per il sub e uno per il fronte anteriore ritardato dall'autoradio e naturalmente cross-passivi sul due vie, semplice e efficace come tantissimi impianti di appassionati fatti in questa maniera.
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#131

Messaggio da niko »

ozama ha scritto: Ma di che stiamo parlando? Ma leggi e guardi le foto?
Ciao! :)
Ma tu sui post leggi solo quello che ti conviene ? Non leggi che lo sappiamo che con il DSP si può fare di tutto.
Il punto è che è meno dispensioso e con più qualità usare meno amplificatori, e meno stadi d'uscita.
è pacifico e migliore rapporto qualità/prezzo un DSP con due o tre uscite stereo rispetto a uno con sei uscite stereo.
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#132

Messaggio da niko »

ozama ha scritto:
Sulla versatiltà OGGETTIVA di un DSP anche economico (un primo prezzo solo pre, Audison, Hertz, Mosconi, va dai 350 ai 500 Euro) rispetto ai filtri passivi o anche ai crossover elettronici analogici non c'è discussione. Su come suonano e quale sia il contesto in cui rendono di più, certamente possiamo parlarne all'infinito e ognuno avrà la propria legittima idea.

Ciao! :)
Invece la discussione c'è eccome se c'è....
L'autoradio la devi mettere per forza, (non parliamo di radio originale perchè allora si potrebbe chiudere veramente) quelle buone hanno già un DSP di base buono e di certo non risparmiano sugli stadi d'uscita, perchè dovrei mettere un affare del genere ? già il collegamento digitale è già di per se critico, poi andiamo a mettere un Mosconi,Hertz, Audison del genere e via....
Per me questi cosi sono buoni solo per migliorare l'audio dell'impianto di serie, per l'alta fedeltà in auto è meglio guardare altro.
Se invece per te questi cosi sono ben suonanti, bhe....insomma si potrebbe chiudere anche il forum.... :D
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#133

Messaggio da ozama »

Come volevasi dimostrare, hai capito quello che volevi capire.
Tu hai affermato che con un DSP non si possono fare filtri a doppia pendenza e che un DSP è meno versatile di un filtro passivo.
Vai a leggere LA CAZZATA CHE HAI SCRITTO. Che ormai è inutile che ci giro intorno.
Ed io ti ho spiegato che anche con un DSP DEL "Censored" come la mia minchiata da 500 Euro, si possono fare cose che TE LE SOGNI CON I FILTRI PASSIVI.
NON SI STA PARLANDO DI SUONO.
E se si parla di suono, bisogna confrontare lo stato dell'arte dell'una e dell'altra tecnologia.
Bisogna essere COGLIONI per non capire che con un DSP da 500 Euro con i finali incorporati si sente peggio che con un impianto amplificato e tagliato in analogico e con crossover passivi, da 10.000 Euro.
Bisogna essere altrettanto coglioni per non capire che multi amplificare un impianto, costa di più che usare un finale unico per tutte le vie. Ma ha i suoi vantaggi sul suono.
Magari, se i 3000 Euro li spendi in un finale anzichè in una coppia di cavi intrecciati in una notte di luna piena (non che le differenze tra cavi non ci siano eh! Non spariamo altre cazzate ora..), ottieni un vantaggio maggiore..
C'è un contesto per ogni prodotto. Per i cavi da "mila euro" e per il DSP da 500 Euro. Non mischiamo le mele con le pere.
Adesso, piantala di prendermi per il culo, cortesemente. Non sono così coglione da continuare una discussione a senso unico, dove parlo di una cosa e rispondi con un'altra che ti fa più comodo.
Ciao. :)
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#134

Messaggio da niko »

Questo è quello che ho scritto e che ti ha dato tanto fastidio....
niko ha scritto:Il crosspassivo tipico che va per la maggiore è quello dell'unità medio-alta a montante, i vantaggi sono nell'usare un unico amplificatore per tutte e due le vie, cosa impossibile da dsp....non sono solo motivazioni ideologiche che fanno preferire una o l'altra soluzione...poi usando un passivo anche in un semplice due vie si ha la possibilità di modellare a esempio il passalto e il passabasso di woofer e tw usando a esempio una doppia pendenza per il passalto, hai voglia a farlo con un dsp, forse di altrettando economico e versatile c'è solo il dsp implementato con il pc. Certamente per fare dei passivi su misura servono competenze, molte competenze....oppure molti euro per affidarsi a un tecnico competente.
Del resto anche per i dsp di qualità servono molti euro....per tutto si va di compromessi, di costo e competenze necessarie, e non vedo una soluzione decisamente migliore dell'altra.
Con il DSP da 500-euro che fa anche il caffè, non puoi fare le cose che fa un cross-passivo progettato e messo a punto per bene, perchè il DSP da 500-euro suona di suo di m...a, anche una bestia di coglione lo noterebbe in ascolto.... @_@
E cmq quando si fa un paragone si pensa sempre a sistemi nel suo insieme di prezzo simile. Bye bye
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#135

Messaggio da ozama »

No. Quello che mi da fastidio è che quando uno non ha argomenti, cambia discorso.
E qui si parla di VERSATILITÀ, di un sistema rispetto ad un altro, OVVIAMENTE confrontando soluzioni di costo simile.
"VERSATILITÀ" è una parola che ha un significato preciso e che è la chiave del discorso.

1) risparmiare un amplificatore è un vantaggio conomico. NON È UN VANTAGGIO sul suono.
2) con due amplificatori a pilotare un medio ed un tweeter, puoi ottenere risultati potenzialmente migliori perchè le distorsioni del medio non arrivano a modulare la risposta del tweeter. E qui, anche con un crossover eletronico tradizionale.
3) con un crossover elettronico basato su un DSP, puoi fare tutto quello che vuoi con i mediolati. Il fatto che "non si possa o fare cose che sono banali con incomponenti passivi, È UNA TUA FANTASIA EROTICA. A meno che tu non parli meramente DI RISPARMIO DI SOLDI. E comunque, li entriamo in un ambito dove il costo dei componenti potrebbe riservare delle amare sorprese..
3) sul confrontare soluzioni di costo simile, sono stato il primo a dirlo. Perchè ripeti un'OVVIETÀ che non c'entra una mazza col discorso?
Io sono per la soluzione più ovvia, come è ovviamente inutile questo "confronto": non hai un'idea di quello di cui stai parlando, tranne che non sia relativa ad una tua esperienza empirica e ristretta.
Difatti, porti sempre il discorso in vacca, parlando di questo che suona bene e quello che suona male, in modo generico e scollegato.
Guarda, a me, in un confronto civile di idee, non da fastidio nulla.. Se sono capace di imparare qualcosa, ringrazio anche, oltre che ammettere un errore.
Non mi da fastidio nulla, tranne che perdere tempo a parlare con i sordi (inteso a chi non vuol sentire). E mettermi a "fare a chi ce l'ha più lungo" a raccontare quali sono le mie esperienze audio con costose apparecchiatire. Perchè non porta che alla noia di chi (pochi) ancora leggono questo topic.
Ciao! :)
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#136

Messaggio da Davide.HZ »

Aldilà di tutto, chi lo dice che utilizzare un finale separato per ogni coppia di altoparlanti sia un vantaggio?
L'omogeneità d'erogazione e timbrica ce la siamo dimenticata? Soprattutto per pilotare un fronte.
Io sono del parere opposto, un finale che eroga ugualmente su tutti gli altoparlanti è preferibile, appunto anche per un discorso timbrico, perchè vuoi o non vuoi, anche utilizzando finali separati identici, seppur minime, ci saranno sempre differenze.


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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#137

Messaggio da Davide.HZ »

Più si và avanti e più si ricercano parametri "senza carattere", basati sui numeri, vuoti, che percarità avranno qualche lato positivo senz'altro, ma cavolo, non sento mai preso in considerazione l'aspetto timbrico, che è l'anima della musica che appaga all'ascolto, è l'anima della nostra soggettività..un pò come dire mi piace la mora o la bionda con la quarta e un gran culo tonico, ma poi all'essenza il carattere e la personalità dove le lasciamo? Che tristezza.

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ozama
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#138

Messaggio da ozama »

Io, nella mia immensa ignoranza di prodotti high end, credo che siano più udibili problemi di incrocio e di distorsione, che la differenza fra due o più finali uguali o, al limite, figli di uno stesso progetto, ma con potenze differenziate. :hmm:
Però il tuo, come il mio, sono pareri personali entrambi legittimi. :)
Sul fatto del carattere, quello non è in discussione. A nessuno, penso, piaccia un impianto "asettico", con la stesso carattere di una prostituta che fa quello che chiedi, per soldi. O_O
Io non contesto nulla di questo.
Contesto le affermazioni platealmente e palesemente sbagliate. Dovute a non so quali dicerie, credenze popolari, o a singole esperienze personali fallimentari, avute in condizioni assolutamente non controllate o con prodotti non all'altezza delle aspettative. Non è che un DSP suona da solo.. e un DSP economico rimane un prodotto economico anche nel suono.
Come se io, siccome non so progettare un crossover passivo, asserissi che sono tutti delle ciofeche per polli ignoranti, perchè nonostante abbia comprato centinaia di Euro di componenti, non sono riuscito a far suonare due altoparlanti assieme. XD
In realtà, di cross over passivi ne ho fatti diversi. Sia in auto che in casa. E con alterne fortune. Ed è per questo che, in un ambiente ostico come l'automobile, ritengo IN LINEA DI MASSIMA più efficace il taglio attivo. E una manna, il DSP. Ma tutto va contestualizzato.
È molto più difficile, ma si possono ottenere risultati ai massimi livelli anche con i cross over passivi. Lo si è sempre fatto e lo si continua a fare. Ma occorrono più tempo, maggiori capacità e più impegno. E qualche volta anche più soldi. E, personalmente, non penso che si possa rinunciare ai ritardi temporali per cercare di ricostruire una parvenza di scena.
Quindi, dato che per i ritardi serve il digitale (si, lo so che le linee di ritardo si fanno anche in analogico, ma non facciamoci del male..), che in automobile la sorgente principale è indubbiamente digitale, che con i tagli attivi è più facile sperimentare, credo che il DSP pilotato in digitale sia la via più facile per ottenere risultati tangibili. Non ho detto "l'unica"! T_T
Alla fine, quello che desideriamo tutti è un impianto che sia emozionante e gratificante. Qualsiasi sia la filosofia con la quale lo si assembla.
Ciao! :)
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
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Davide.HZ
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#139

Messaggio da Davide.HZ »

Ozama su questo sono pienamente d'accordo con te, sarebbe ipocrita affermare il contrario, la via del gestire un sistema in digitale è sicuramente la via più veloce per arrivare ad un ottimo risultato in un ambiente ostico come l'auto, come ci si arriva con il passivo, che poi, se utilizzassimo strumenti di misura per tarare un sistema, entrambe le metologie di filtraggio non sarebbero poi così lente, il passivo soprattutto. Facile non proprio, nel senso che servono sempre molte basi e cognizione di causa anche per un click tramite pc d'accordo anche sul fatto dei ritardi temporali ( in auto) che per realizzarli in analogico servirebbero montagne di induttanze a bassissime tolleranze, bassissime distorsioni ma soprattutto con fili avvolgi enormi per non dissipare troppa energia e ridurre ad uno sputo il fattore di smorzamento, e forse, inserendo 6 o 7 celle al-pass in cascata, forse, si arriva a quel secondo e mezzo ipotetico di ritardo sul canale sx, insomma, a parere mio i ritardi temporali analogici tra canale sx e dx in auto sono una leggenda, molto più facile e meno dannoso realizzarli in digitale. Un pò meno d'accordo sul fatto di distorsioni e problemi di incrocio dei conponenti, se non si sà quello che si fà, si introdurranno distorsioni e si avranno problemi di incroci sia con un finale a pilotare un fronte intero, sia con un finale separato a pilotare ogni via, e ammesso di sapere ciò che si fà, anche l'aspetto timbrico e di erogazione omogenea ha la sua importanza. Ci tengo a precisare che con dsp non puoi interagire con gli altoparlanti a livello elettrico, nel senso che con un passivo, puoi andare a linearizzare un modulo Z ballerino di per sè ( e non per colpa dell'operare del filtro su di un componente, e se un compomente ha problemi di modulo Z, li avrà sia filtrato in passivo che in attivo), puoi mettere in atto celle antirisonanti, più comunemente viste su di un tw, ma anche in un midrange o mid/woofer, fino ad arrivare a vere e proprie celle tappo, viste e proggettate solamente per dei tw, che alla fs del compomente introducono un vero e proprio corto della bobina mobile, aumentando di fatto la tenuta meccanica del componente, e con un dsp queste cose non puoi farle, puoi intervenire in altri modi chiaramente ma non a livello elettrico. E qui, come in tutto il discorso, torniamo a quello he afferma il buon Marsur, che condivido, più che pensieri e filosofie diverse, bisognerebbe apprezzare i lati positivi che ogni sistema di filtraggio ci mette a disposizione e scegliere ciò che più ci piace e farà al caso nostro.
Ora è pronta la parmigiana e vi saluto altrimenti si fredda buona domenica a tutti

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Marsur
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Re: Midwoofer fuori asse per 2 vie?

#140

Messaggio da Marsur »

Davide.HZ ha scritto:Aldilà di tutto, chi lo dice che utilizzare un finale separato per ogni coppia di altoparlanti sia un vantaggio?
L'omogeneità d'erogazione e timbrica ce la siamo dimenticata? Soprattutto per pilotare un fronte.
Io sono del parere opposto, un finale che eroga ugualmente su tutti gli altoparlanti è preferibile, appunto anche per un discorso timbrico, perchè vuoi o non vuoi, anche utilizzando finali separati identici, seppur minime, ci saranno sempre differenze.


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Altra annosa faccenda.
Mi piace pensare che, qualunque sia la tipologìa di catena, la differenza la facciano:
a) il manico
b) l'equilibrio

:)
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
La "hi - fi" d'élite non esiste.
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