Si, non volvo dirlo.. Ma è come dite voi.
Già il passeggero a fianco, sente male, a causa dei ritardi (e su molti impianti, dll'orientamnto mirato degli altoparlanti). In particolare sulle auto piccole come la mia Panda, le casse in fondo alla portiera posteriore, nella predisposizione, non si sento neppure davanti. Tranne che quella opposta.
Così come sulla Punto di mia moglie, dove è più alta sul fianchetto e dá parecchio fastidio. Infatti, istintivamente, quando accendo la radio (tutto originale), le escludo. Avevo pure pensato eliminarle e di alimentare il fronte (2 vie separato) con i 4 canali a disposizione, per guadagnare un pelo di qualità e un paio di db a costo zero, magari trattando un po' le porte, nell'occasione. Ma è un casino passare i fili perchè ha il mega connettore. E poi l'impianto viene usato al 98% per il viva voce..
L'unico sistema posteriore che ha avuto senso, negli impianti che ho avuto, è stato quello della Dyane 6, nei primi anni 90. Erano due coassiali da 10 cm della Jensen (membrana in carbonio e tweeter a cupola in seta, coassiale, stile "UniQ": una serie interessante di coassiali che fece, prima di sparire, che aveva persino il crossoverino separato con pa e pb..), montati sui fianchetti posteriori, pilotati da un Audio System da 20 W, che fungevano da canali "surround". Avevo installato infatti un DSP Panasonic (poi, mai importato in Italia), che aveva uscita per centrale e surround e simulava i suoni riflessi, in base ai preset selezionati. Aveva filtri, equalizzatore parametrico per il singolo canale, ritardi temporali, uscita per sub e centrale, front e rear. Era un oggetto improntato all'intrattenimento. Che nasceva sulla moda del surround domestico di quegli anni. Nulla a che vedere con i sistemi odierni, che oltre a suonare molto meglio, hanno anche uno scopo completamente diverso.
Però, grazie ai ritardi temporali, ho stupito più di un ascoltatore, sulla scena sonora. Che era decente anche con il centrale spento e gli effetti surround disinseriti. Effetti che erano pure abbastanza "efficaci", anche perchè si poteva modificare sia il reverbero (rt60 della stanza) che la distanza della prima riflessione (dimensione della stanza), oltre che i ritardi del singolo altoparlante.
Insomma.. un antesignano dei DSP, figlio del suo tempo. Era basato su una coppia di Motorola della serie 56000 e lavorava a 44.1/16 bit. In uscita aveva il convertitore ad 1 bit MASH dell'epoca "Tecnics/Panasonic". Ingresso digitale elettrico (proveniente dal cambia dischi abbinato simile al DP15 ma con uscita ottica) o analogico a 2 canali. Non ricordo la conversione a/d dell'ingresso analogico..
Si impostava tutto dal frontalino, ovviamente. Windows ancora non esisteva neppure.. Ah ah ah!
Ma questa è un'altra storia..
Ciao!
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.