Re: Nuovi amplificatori
Inviato: 6 gen 2023, 15:10
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Fatte per poi *produrre* un album, con i "sacri crismi" tanto cari agli audiofili, o almeno per me, agli "impiantofili", senza con questo termine voler creare una categoria di utenti in qualche modo criticabili. Sono l'epressione di una richiesta di mercato, e sono quelli che danno da lavorare a molti, Nostromo incluso.
Ma dal vivo, se parliamo di pop/rock o cmq di eventi e palchi di dimensioni medio grandi, questi posizionamenti non li senti nemmeno se vai di persona a dare una ricca stecca al personale di mixer. Ma nemmeno se riuscissi a posizionarti al centro dei line array in triangolo equilatero.
Poi, seguendo anche il filo tracciato da ozama, bisogna distinguere attentamente tra musica acustica e musica amplificata. Quest'ultima non ha mai una "scena" realistica, solo quella impostagli in fase di mix.
Nella musica non amplificata invece, è possibile avere percezione degli esecutori, in certi casi. Ma non sempre.
In ogni caso, non avere la scena "corretta" non significa perdere l'effetto stereo, il cui primo e fondamentale scopo è creare la tridimensionalità; la localizzazione fittizia degli strumenti è un sotto-prodotto.
La timbrica, con l'effetto stereo, ha poco a che spartire, quella dipende in massima parte dalla bontà degli insiemi di ripresa e di registrazione, in primis, e di quello di riproduzione, poi.
Poi, ognuno valuta quanto sia davvero importante, per godere della *musica*, sentire la viola che suona un po' a lato del violoncello o il contrabbasso provenire un pelo più indietro (o un pelo più avanti ma di lato) rispetto alla batteria.
Per me, non ha nessun tipo di importanza, perché mi interessa *entrare* nella musica, fondermi idealmente con l'autore/esecutore per sentire quello che sente lui.
Per fare questo, non c'è nessun bisogno di scena sonora e quant'altro.
Per altri invece, ne ha tantissima, di importanza, perché prediligono un feeling fisico esterno.
Ottimo per ognuno, non giudico in alcun modo.
Ma non facciamone una questione di assoluti.
Ma si capisce, e infatti stai parlando di *registrazioni* dal vivo.stecca975 ha scritto: ↑6 gen 2023, 13:37Nei vari album registrati dal vivo che mi capita di ascoltare percepisco più o meno bene il posizionamento gli strumenti o del cantante, o delle coriste. E se non hai una scena a posto non lo percepisci in modo corretto. Evidentemente anche in quelle registrazioni live c’è uno atudio di posizionamento dei microfoni per far arrivare all’ascoltatore la percezione di strumenti/coristi/cantanti, a mio avvisoDude ha scritto: ↑6 gen 2023, 12:56 @ozama
Ma guarda che io non discuto in alcun modo la tua strada, finché è la tua.
E non discuto sul fatto che ora senta meglio di prima.
Ti dico persino che probabilmente per me sarebbe lo stesso.
Ma ottenerlo, mi costerebbe troppo in termini di tempo e sforzo da dedicargli.
Le priorità di un impianto hi-fi, invece, sono una cosa soggettiva, non si scappa.
Tu hai le tue, io ho le mie, ognuno le ha più o meno diverse e ognuno ha le sue ragioni nel perseguire queste o quelle o quelle altre.
Senza per questo doverne per forza individuare di migliori o preferibili in assoluto.
Quanto all'espressione artistica, sorry ma lì invece non ci sento.
E non è che pretenda di sminuire il lavoro del fonico (ti ricordo che, anche se a livello amatoriale, lo sono anch'io), ma l'espressione artistica di una composizione musicale non ha nulla a che vedere con il modo in cui è portata su supporto riproducibile.
Quella è *produzione*.
Che ha la sua importanza, per carità, ma vai tranquillo che un sassofonista (o un pianista, batterista o quello che si vuole), non chiede a nessun fonico di farsi piazzare in un determinato punto della scena.
Anche perché quando suona sul palco, quel posizionamento non viene percepito dal pubblico, a meno che non stia facendo un "solo", con tutti gli altri strumenti muti.
Se poi parliamo di strumenti elettrici, la cosa diventa del tutto esoterica...
Fatte per poi *produrre* un album, con i "sacri crismi" tanto cari agli audiofili, o almeno per me, agli "impiantofili", senza con questo termine voler creare una categoria di utenti in qualche modo criticabili. Sono l'epressione di una richiesta di mercato, e sono quelli che danno da lavorare a molti, Nostromo incluso.
Ma dal vivo, se parliamo di pop/rock o cmq di eventi e palchi di dimensioni medio grandi, questi posizionamenti non li senti nemmeno se vai di persona a dare una ricca stecca al personale di mixer. Ma nemmeno se riuscissi a posizionarti al centro dei line array in triangolo equilatero.
Poi, seguendo anche il filo tracciato da ozama, bisogna distinguere attentamente tra musica acustica e musica amplificata. Quest'ultima non ha mai una "scena" realistica, solo quella impostagli in fase di mix.
Nella musica non amplificata invece, è possibile avere percezione degli esecutori, in certi casi. Ma non sempre.
In ogni caso, non avere la scena "corretta" non significa perdere l'effetto stereo, il cui primo e fondamentale scopo è creare la tridimensionalità; la localizzazione fittizia degli strumenti è un sotto-prodotto.
La timbrica, con l'effetto stereo, ha poco a che spartire, quella dipende in massima parte dalla bontà degli insiemi di ripresa e di registrazione, in primis, e di quello di riproduzione, poi.
Poi, ognuno valuta quanto sia davvero importante, per godere della *musica*, sentire la viola che suona un po' a lato del violoncello o il contrabbasso provenire un pelo più indietro (o un pelo più avanti ma di lato) rispetto alla batteria.
Per me, non ha nessun tipo di importanza, perché mi interessa *entrare* nella musica, fondermi idealmente con l'autore/esecutore per sentire quello che sente lui.
Per fare questo, non c'è nessun bisogno di scena sonora e quant'altro.
Per altri invece, ne ha tantissima, di importanza, perché prediligono un feeling fisico esterno.
Ottimo per ognuno, non giudico in alcun modo.
Ma non facciamone una questione di assoluti.