@Rs250v:
Quindi il BT costituisce in pratica un "ingresso audio". È interessante, ma se lo usi con il cell, non lo puoi usare con il viva voce dell'auto, con i comandi al volante. E naturalmente la qualità è compressa.
Certo, piuttosto che passare attraverso la radio di serie (che permette lo streaming AD2P) e convertire il segnale due volte, sarebbe meglio.
Oppure, potresti usare un altro dispositibo BT che non sia un telefono. Ma a questo punto, cercherei di "integrarlo" in modo più diretto, con un cavo, in SPDIF.. Tipo un tablet Android con cavo USB e convertitore elettrico/ottico per entrare in digitale sul DSP.
@Lucajust/@Pc74:
Se non ci fosse problema di spazio, la soluzione migliore sarebbe un DSP usato, magari della generazione precedente, ma non troppo, e un paio di ampli, sempre usati. Un 4 canali per il fronte e un mono o due canali per il sub.
Certamente spendereste meno, ottenendo potenzialmente simile o migliore qualità, a costo inferiore.
C'è qualche cablaggio in più da gestire, ma non è un problema.
Nella fattispcie, non conosco il prodotto citato, ma occhio che anche Alpine fa dei classe D. E credo sia difficile che un classe D di 10 anni fa, suoni meglio di un Mosconi o di un Audison odierni.. Tenetene conto, cercando nell'usato ampli piccoli e potenti.
Sempre sull'usato, purtroppo, questi amplificatori in classe D con DSP e ingressi/uscite multiple e configurabili, sono prodotti di ultima generazione. E in genere offrono una qualità tale che soddisfano l'utilizzatore tipico che li approccia, per molti anni, dato che per un salto di qualità ben percepibile, bisogna spendere MOLTO di più. E il mercato del car audio alla fine è una piccola nicchia ormai.
Secondo me, un impianto che non sia "esoterico" (che non significa necessariamente costosissimo, ma comunque molto curato e ricercato, con ore e ore ricerca e di lavoro), che rimanga non troppo invasivo e che abbia allo stesso tempo pretese di qualità ad un costo ragionevole, non può che essere di tipo attivo e con taglio e trattamento digitale. È troppo più semplice tagliare i componenti, allinearli temporalmente, equalizzare per fare piccole correzioni, rispetto alle soluzioni passive. Soprattutto se sei costretto alle predisposizioni o poco più (tweeters a montante, modifica e tratttamento delle portiere rimanendo sotto la cartella o con griglie poco invasive..).
Non c'è paragone fra un DSP di buona qualità che fa queste cose ed un ampli multi canale di costo compatibile, con filtro analogico incorporato. Anche se completo.
L'ho potuto constatare con mano.
Inoltre, sull'usato, occhio a potenziometri e commutatori, che in auto durano ancora meno che in casa.
Il mio AP4.9 con il controller DRC-MP (che al momento non è montato perchè non serve) è costato 630 Euro in negozio. Se non avessi preso il DRC-MP, necessario solo installando una seconda sorgente interfacciata in digitale e senza controllo di volume), avrei speso circa 540 Euro.
È grande come mezza autoradio e, se perde qualcosa rispetto ad un classe AB (e non è scontato, viste ANCHE LE ECCELLENTI MISURE NEI TEST), lo guadagna in facilità di risoluzione di problemi affatto banali. Sia perchè permette di far suonare l'autoradio di serie al massimo delle sue potenzialità, sia perchè permette l'affiancamento di una seconda sorgente (quando arriverò allo stadio nel quale sentirò l'esigenza) in analogico o in digitale, sia perchè permette, con due "click", tagli e correzioni sugli altoparlanti in un modo che un passivo richiederebbe ore di lavoro. E senza che il crox si mangi della potenza dagli AP. I Concorrenti, a costi più o meno simili, offrono più o meno le stesse possibilità, ognuno con qualche peculiarità che lo distingue, ma tutti un gradino sopra alle altre soluzioni, se lo spazio è tiranno o la vettura è "difficile da interfacciare".
È una droga metterci le mani dietro col PC..
Qualche esempio.
Questo è il taglio del sub (linea rossa) sul canale sinistro. Le linee grigie sono le risposte elettriche dei filtri e la linea gialla è la somma delle risposte elettriche di filtri e equalizzatore.
Questo è il taglio passa banda del meedwoofer destro (linea rossa). L'equalizzazione sul solo canale del meedwoofer (linea verde) e la risposta elettrica complessiva del canale destro (linea gialla). I pallini sono i punti di equalizzazione.
Qui si vede il taglio del tweeter anteriore destro (linea rossa).
La linea verde, al solito, è l'equalizzatore del solo canale del tweeter in oggetto.
La foto sopra spiega, secondo me, molte cose. Indica una importante opzione, che si ottiene solo potendo equalizzare un singolo canale per volta, su tutta la gamma. Non solo all'interno del filtro selezionato. Cosa impossibile se si ha a disposizione solo una equalizzazione globale, anche a terzi di ottava.
In questo esempio, si vede il taglio del tw, con un rafforzamento appena fuori banda, che modifica la pendenza (E QUINDI LA FASE RELATIVA RISPETTO AL CANALE ADIACENTE) del taglio. Ricordo che siamo si, in digitale, ma stiamo simulando filtri analogici, con la loro risposta in frequenza E FASE. Non abbiamo a disposizione filtri IIR.
In questo caso, è come aggiungere un filtro notch per modificare un taglio, in un crox passivo.
Si potrebbe fare cosa identica per abbattere un brek-up del woofer che nonostante l'attenuazione del passa basso, rimane percepibile, sporcando il lavoro del tweeter (o del medio).
Queste cose qui, che ovviamente richiedono prove e perizia, sono impossibili con un filtro attivo analogico di quelli incorporati negli ampli. E piuttosto complicate da testare "al volo" sui crox passivi, oltre che onerosi per l'amplificatore a monte, che deve lavorare su impedenze che diventano complesse per modulo e fase.
Se poi aggiungiamo che possiamo spostare virtualmente ogni altoparlante con i ritardi.. ecco spiegato perchè difficilmente dal DSP si torna indietro. Ecco spiegato perchè questi amplificatori, se scelti bene come potenza e canali a disposizione e ben regolati (che è cosa tutt'altro che banale), al momento della sostituzione richiedono che si passi ad un sistema che diventa MOLTO più costoso, per ottenere effettivi miglioramenti.
Nel caso dell'Audison, ci sono poi sempre 9 canali complessivi a disposizione. E quelli che non sono amplificati internamente, escono in pre.. e E chi lo cambia più, il DSP, se non per passare a ben altro!

Spero di aver fornito ulteriori spunti di riflessione.. E scusate se non ho il dono della sintesi.
Ciao!
