Alessio Giomi ha scritto:Ancora non mi hanno rispedito l’autoradio (se hai letto l’ho spedita per fargli estrarre l’ottica).
Mi ha contattato ieri il tecnico e ha detto che avuto alcuni problemi:
Cito e riassumo il messaggio vocale che mi ha inviato:
L’autoradio ha un sistema di reclock interno.
Praticamente quando invii il segnale in fibra ottica sgancia il segnale dopo poco (sgancia e riaggancia a suo piacimento).
Questo non fa rendere compatibile il clock interno del convertitore (creato da lui ) con il clock interno della sorgente.
Adesso sta cercando di creare un ulteriore clock esterno (da aggiungere alla scheda che ha creato) in modo da rendere indipendente il clock di tutto il sistema.
L’ho sentito piuttosto preoccupato… Probabilmente non si aspettava di incorrere in questo intoppo.
Mi sembra di aver capito che il problema principale è il fatto di non avere una meccanica classica.... (cd/dvd).
Speriamo bene
Invidio la tua pazienza..
Però... presupponendo che sia in buona fede chi ti ha detto ciò, mi sa che quantomeno costui non abbia le idee molto chiare.
Ciò che deve realizzare è convertire da protocollo I2S a SPDIF e fin qui penso che ci siamo tutti,
esistono svariati circuiti integrati in commercio che realizzano ciò, ma a prescindere ci sono dei punti fermi (affinchè il tutto funzioni) in quanto si tratta di protocolli stadard, quindi ben definiti, basta seguire le regole.
In generale il circuito che deve generare il segnale in uscita SPDIF deve, assolutamente, lavorare in sincrono con il segnale I2S in ingresso, quindi il clock (tipicamente detto "master clock" spesso abbreviato MCLK) deve essere prelevato dal bus I2S e NON generato localmente altrove, pensare di far funzionare in modo asincrono tale circuito è un errore concettuale (cioè, il tizio che ti ha detto ciò, dopo mesi di attesa l'ha scoperto ora...?!).
Più in dettaglio quando si tratta di interfacciare tra loro due interfacce audio via I2S una delle due è definita "master" (quella che "detta" il clock) e l'altra "slave" quella che riceve il clock, solo così si mantiene la sincronia (cosa ovviamente indispensabile in un bus su cui viaggia appunto un protocollo sincorno come appunto I2S).
Così, tirando ad indovinare, mi sa che la prova che hanno fatto è stata quella di collegare una interfaccia (tra le tante in vendita, reperibili sopratutto da aliexpress ecc.. dalla cina, e da qui i tempi di attesa biblici) non adatta allo scopo, ovvero magari appunto una interfaccia che lavora con ingresso I2S in modalità master invece di slave, oppure, ci sono problemi di "pulizia" del segnale di clock che non viene correttamente agganciato.
Qui il discorso si allungherebbe (se l'argomento "intefacce digitali" interessa a qualcuno possiamo aprire un thread a parte magari) ciò che posso dirti è, visto che ti stanno facendo attendere da mesi e mesi senza avar cavato il ragno dal buco, se hai modo fatti inviare via email il service manual con lo schema (di Pioneer ne ho molti ma non quello della SPH-DA120), mi offro (gratuitamente ben inteso) di analizzarlo e darti un responso circostanziato sul da farsi.
Tra l'altro, online ho trovato qualche foto della DA120 e vedo (anzi, intravedo...) che monta un DAC WM8761 (comune a tante altre Pioneer, come le DEH-X8500-8700 sul quale ho appunto tempo fa creato un thread), presumo realtivo alla parte media player, se è così la cosa è puttosto semplice (quantomeno se si stratta di ottenre una uscita spdif tale-e-quale senza regolazione volume).
In generale, su qualsiasi sorgente digiale, se il bus I2S è fisicamente accessibile è sempre possibile ricavare un'uscita SPDIF, occorre però sapere, un minimo, come fare,
alcuni centri assistenza, in passato, si dedicavano spesso a "portare fuori" dallo chassis un'uscita spdif/toslink, ma il lavoro era quasi sempre moooolto più facile in quanto si strattava, all'epoca, di semplici sinto/cd dove spesso il segnale già codificato spdif era bello che pronto su qualche pin del chip di decodifica cd e quindi si trattava giusto saper leggere uno schema e di saldare un paio di fili e il gioco era fatto (e sopratutto non era assolutamente necessario sapere alcunchè di come funzionava tale protocollo), motivo per il quale invece attualmente quasi nessuno, tra i centri assistenza/laboratori, si prende la briga di fare questo tipo di modifiche sulle sorgenti attuali.