RobertoTollon ha scritto:Bee.. la distorsione la puoi toglie lavorando sul bias, polarizzandola a dovere poi per il trasformatore si puo, sistemare, montando i lamireini tutti in un verso e variando lo spessore del cartoncino di isolamento sui lamierini di chiusura nucleo, cosi' riducendo al massimo la saturazione del nucleo e l'isteresi automaticamente le armoniche di distorsione ricadono su di una forma d'onda molto addolcita non udibile dall'orechio umano , perche' giustamente la continua dell'anodica, non va' daccordo con un trasfo, coreggimi se sbaglio.
Il cascode di ECC88 ha un'amplificazione molto alta ( gm1 * Ra2, cioè 100 per due ECC83).
100 di amplificazione vuol dire che, entrando in griglia con uno swing utile di 2V (1V di picco), l'anodo di V2 ha uno swing di ben 200V!!!
In realtà i segnali odierni in ingresso sono ben più grandi di 1V di picco quindi saresti costretto ad usare un attenuatore passivo (un potenziometro) in ingresso con funzione di "gain".
E' fuori dubbio che uno swing del genere debba essere riproducibile: per questo si usano tensioni d'alimentazione molto alte.
Un po' viene mascherato con il classico potenziometro in ingresso, ma comunque 200V non basterebbero, o meglio, il circuito funziona ma distorcebbe molto già a vuoto (non ne parliamo sotto carico) perchè lavori troppo vicino alla saturazione e all'interdizione.
Usarlo con un carico "classico" come 10k sarebbe controproducente (non sono circuiti adatti a cio') ed in questo ti viene incontro il trasformatore.
Il trasformatore ti fa polarizzare il circuito in maniera un pelo differente, ma il fattore di amplificazione dello stadio rimane 100 (perchè dipende dalla transconduttanza di V1 e dalla resistenza interna di V2).
Se il rapporto spire è consono, la tensione sul primario viene scalata ad un valore consono per gli amplificatori (2-4Vrms).
Ma...
..per quanto bene può essere fatto, in uscita si ha sempre più distorsione che in ingresso. Può capitare che ci siano fortunose cancellazioni, ma la risultate ha sempre una distorsione numericamente più elevata (può cambiare solo la distribuzione armonica, ma il contenuto armonico aumenta)
Se a questa distorsione ci aggiungi quella dovuta allo swing di centinaia di volt sul primario (che fa lavorare il triodo in zone poco lineari), il risultato non è certo entusiasmante.
Faccio un esempio più pratico anche se il tuo circuito avrà un resistenza di polarizzazione catodica.
Se butti giù qualche conto, ti rendi subito conto che tale circuito rende al meglio con tensioni superiori a 300V.
Il problema principale sarebbe:
si sta utilizzando questo circuito nel contesto sbagliato.
Mi spiego.
A che ti serve avere un'amplificazione di 100, quando questa comporta due attenuatori? Quello in ingresso (che funge da "gain") e quello del trasformatore.
Che senso ha amplificare un segnale già bello che ampio, come i 2-4Vrms dell'autoradio o del pxa?
Che senso ha attenuarlo di un fattore 10 in ingresso, poi amplificarlo di 100, e poi riattenuarlo di 10 con il trasformatore?
Il senso è che tutto questo "blocco" è un bel distorsore che non ha una vera e propria utilità pratica nel tuo impianto.
Sarebbe una soluzione ottima se in ingresso ci fosse un DAC, o se ci fosse un segnale sotto il volt che necessita di molta amplificazione.
Se l'intento è quello di "
bufferizzare" e dare quel tocco "
tubey" ci sono una miriade di circuiti buffer molto più semplici, e che distorcono qualche ordine di grandezza di meno...Oltre al fatto che si accontentano di lavorare a tensioni decisamente più basse.
Quindi:
più facili da realizzare,
meno tubi,
meno costi,
meno spazio,
meno calore,
più prestazioni.