ozama ha scritto: ↑9 set 2020, 14:10la differenza di fase dovrebbe essere a zero. E questo provoca un fastidioso problema: una serie di "controfase" udibilissimi a cadenze regolari in multiplo, su varie frequenze, leggermente variabili a seconda della larghezza dell'abitacolo.
Questa cosa fa sentire le voci e gli strumenti che stanno verso il centro, letteralmente da tutte e due le parti, tranne che al centro, e a seconda delle note che riproducono. Che da UN FASTIDIO BESTIALE.

Rende il suono palesemente artefatto e ha l'effetto contrario della finzione stereofonica: ti fa capire immediatamente che il suono non è reale.
Ecco, vedi, io su questo non sono d'accordo.
Non mi da nessun fastidio, non mi crea sensazione di artefatto o di irrealtà.
Certo, se mi metto lì, bello concentrato a cercare tutte le millemila sfaccettature che possono essere ricondotte a una qualche defaillance riproduttiva, le rilevo anch'io.
Ma non me ne potrebbe fregare di meno.
Perché la musica la sento con le orecchie e con il corpo, sia quando la ascolto che quando la suono, come fruizione istantanea emozionale, e non ho né tempo né desiderio di distrarmi con piccolezze del genere.
ozama ha scritto: ↑9 set 2020, 14:10
Con i ritardi temporali, analogici o digitali che siano, si ripristina una situazione che permette, se non di sentire "scolpiti davanti a te" i suoni, almeno qualcosa di piacevole. E con una bella ambienza "che sembra naturale".
Pensare ad un impianto "car" senza ritardi temporali, in questo momento storico, secondo me è semplicemente assurdo. Non è questione di "realismo". È proprio questione che senza è sostanzialmente inascoltabile.
Opinione tua personale.
Rispettabilissima, ci mancherebbe, ma MOLTO lontana dal poter essere considerata verità assoluta come la fai passare.
ozama ha scritto: ↑9 set 2020, 14:10
Vi posto comunque un articolo interessante pubblicato su un ACS dell'anno scorso, utile per capire di che parlo e come nasce il fenomeno che ho descritto.
Parla di sorgenti di serie e di espedienti dei costruttori di automobili per rendere il suono accettabile da entrambi i posti anteriori. Ma viene a fagiolo. Spero che si legga. Cliccandoci su, si dovrebbe ingrandire a risoluzione piena.
Beh sì, articolo interessante tecnicamente, ma mi pare di capire che voglia avviare un discorso di simmetrizzazione della scena per entrambi i posti anteriori.
Che già mi interessa di più, peraltro, dato che in auto, a voler essere del tutto sincero, non sono alieno dall'accettare compromessi per rendere l'ascolto meglio fruibile anche da parte del passeggero anteriore (il che si ripercuote automaticamente in maniera positiva anche per i passegeri posteriori).
Non vedo come bestemmia l'uso di canale centrale o, come suggerito a fine articolo, di altra tecnica di filtraggio evoluta, tramite DSP.
Ma sempre, *per quello che è il mio gusto personale*, con lo scopo principale di avere il migliore assieme di timbrica e livello di emissione *frontale* possibile.
Scena anteriore, ampia, alta e potente.
E timbrica al di sopra di ogni sospetto.
Da qui deriva cmq la necessità di apparecchiature bensuonanti, la mia non è certo una posizione di compromesso qualitativo.
Se poi il pianoforte o chi per esso va un po' a destra o un po' a sinistra, pace & amen, non mi dà nessun fastidio.
Subisco effetti anche peggiori in qualsiasi venue concertistica all'aperto, ma anche in teatri che non siano quei pochi veramente super-curati come acustica.
Al lordo, naturalmente, della posizione in cui mi troverò rispetto al palco.
Chi ha scritto quella musica e chi l'ha eseguita non l'hanno fatto sperando che chi ascolta si preoccupi di dove vanno il pianoforte, o la voce o quant'altro, ma che piaccia per quello che è.