ozama ha scritto:Esatto.
Il mio DSP amplificato ha a bordo 4 classe D da 70 W dichiarati che suonano meglio dei due Audio System ADS 5002 che adopero, in mono, sulle due bobine del sub. Due "classe media anni 90" da 60 W RMS/canale dichiarati.
È questione di qualità. Non di classe di funzionamento.
Ora le portanti che vengono adottate sui classe D sono di frequenza molto più alta di un tempo. Perchè ADESSO esistono semi conduttori veloci, che negli anni 80 NON ESISTEVANO. Quindi hanno, potenzialmente, distorsione più bassa e fattore di smorzamento più alto che in origine. Ma soprattutto, distorsione da intermodulazione dinamica molto più bassa. La famosa "TIM" (Time Intermodulation Distorsion) che scoprì Matti Otala nei primi anni 80 e che affliggeva i finali molto controreazionati dell'epoca. Ed i migliori, hanno il filtro di uscita (cuore dei classe D, perchè è quello grazie al quale viene ricostruita la forma d'onda dalla modulazione della portante) sull'anello di feedback, quindi la loro risposta in frequenza non è influenzata dall'impedenza del carico (ad esempio, la tecnica adottata nei moduli Apex).
Nei Mosconi Pico, infatti, i finali lavorano direttamente alla frequenza di campionamento!
Quindi siamo DAVVERO in presenza di un amplificatore che fa anche da convertitore D/A. Peccato che abbiano davvero esagerato con la miniaturizzazione e sia decisamente troppo poco potente per realizzare un impianto di qualche pretesa.
Perdendo gran parte del proprio appeal.
Il fatto che assorbano poi molto meno, in contesti nei quali l'impianto elettrico della vettura non sia molto prestante (ad esempio sulle utilitarie con batteria da 30/35 Amper e conseguente alternatore poco dimensionato), possono suonare, se usati sulle basse e mediobasse, o a banda intera, anche meglio di un classe AB di pari qualità.
Il motivo per cui questi piccoli mostri si vendono bene, ce l'ho in auto: non sento proprio l'esigenza di cambiarlo, a due anni dall'acquisto. Anzi: vorrei togliere quei due catafalchi di 5002, togliere il doppio fondo e montare tutto sotto il sedile, adottando l'AP1D per pilotare in mono e su 2 ohm il mio sub, dato che appunto quell'amplificatore, della stessa linea del mio DSP, se lo può permettere ed è grande come mezza autoradio.
Però, per capire e decidere, bisogna ascoltare. E poi, è anche questione di cuore. Ognuno ha le proprie idee e convinzioni. Che molto spesso sono più influenti delle orecchie. Perchè alla fine, la musica passa per i timpani ma poi si forma nel cervello. E si ascolta con il cuore.
Ciao!

ohhh bravo !

siamo arrivati al punto:
esistono visioni romantiche e dati tecnici e questo è un ragionamento ! 
ci aggiungo un pezzettino io che dice:
probabilmente vero che la scelta un po sbilanciata nella direzione budget + miniaturizzazione mi può far perdere qualcosa... tuttavia, avendo un oggetto che è in tutto e per tutto simile a un mixer digitale con una superficie di controllo evoluta mi fa pensare che in qualche modo potrò recuperare qualcosa di ciò che perdo con una buona regolazione ed un buon allineamento.
Dopodiche: siccome di tecnologie stiam parlando credo sia buona regola provare ad utilizzare prodotti dello stesso marchio per costruire il pacchetto, perchè progettati , ascoltati e tarati dallo stesso team di ingegneri e quindi tra loro "coerenti" in tutto.
Sono meno preoccupato della reale potenza erogata, nel senso che per me (e concordo con te sul cuore e sul cervello) 60W per canale su 8 canali, anche se fossero solo 50, sono probabilmente più che sufficienti a patto di essere ben "trattati" sia in termini di preamplificazione sia, soprattutto, in termini di installazione, insonorizzando tutto ciò che va insonorizzato e posizionando e allineando il tutto al meglio. Considera che oggi credo di averne 10 su quattro canali con un paio di condensatori che tagliano tutto per due tweeter e il tutto è ben affondato dietro centimetri di plastica e dentro porte che pur essendo meglio della media di un'utilitaria non sono sicuramente insonorizzate.
Ora provo a ricapitolare il tutto:
Mosconi Gladen Pico 8/12 è al 99% la mia scelta, peccato non sia ponticellabile per usare due canali per il sub, ma mi restano i canali pre da 9 a 12 che posso usare per metterci in mezzo qualcosa che piloti il sub e a occhio, per mantenere coerenza, potrei adottare il Mosconi Pico2 che invece può essere ponticellato e mi da 200W che per un sub da 20 cm in cassa chiusa dovrebbero bastare.
Rimango sulla scelta del tre vie che è l'unica cosa che mi concedo in termini di reale "modifica" dell'abitacolo perchè i watt si sommano e 6 canali da 60 generano più dB/Spl di quattro. Più diffcile da tarare e e regolare ? No problem, abbiamo i nerd con gli skill necessari e avendo un DSP collegato ad un PC possiamo smanettare ogni volta che vogliamo e sistemare il tutto.
Non devo tirare alimentazioni enormi e non perdo neanche un dm3 di spazio nel baule, la mia batteria è da 70VA e quindi il tutto è più che ben dimensionato e posto per i due mostriciattoli si trova davvero ovunque.
Restano da scegliere degli altoparlanti adeguati e i "paletti" sono: 2 x 165 nelle porte, 2 tweeter nei triangoli delle porte e " midrange da 7/8 cm nei montanti del parabrezza (cosi da non essere troppo invasivi, da non obbligarmi a costruzioni troppo impegnative, da poter essere orientati per bene e quindi sfruttati al meglio)
Budget:

considerando di spendere 300 euro in Woofer/Midrange/Tweeter, il sub da 20 cm piatto hertz costa 80, DSP e ampli 900 siamo a circa 1.300 euro e manca il materiale per insonorizzare e un po di caveria (ma li ho modo di cavarmela). Ergo: 1.500 euro.
E' più di quanto volevo spendere inizialmente (pensavo alla metà) ma: un Sub è obbligatorio e un minimo di qualità in termini di diffusori pure... potrei pensare di non usare il Pico 2 che cosa una bella 200 euro e trovare un usato decente in classe "boh" per il dietro.. ma alla fine risparmio quanto ? 100 euro ?
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