ozama ha scritto:Accidenti.. scusate. Non volevo scatenare l'inferno!
Ma va là, nessun inferno, a me piace discutere con un po' di contraddittorio, le sviolinate dove tutti sono magicamente (e spesso bovinamente) d'accordo con tutti mi annoiano e finiscono per irritarmi.
ozama ha scritto:Questa discussione, animata ma interessantissima, mi dai "il la" per "contestualizzare".
Per chi legge, credo che questa chiacchierata sia molto utile a stabilire, oltre che la diversa qualità delle orecchie, i "livelli di priorità" che ognuno di noi ha, quando si approccia al car audio.
Vedi, divergiamo proprio dal principio informatore della posizione personale.
Tu ne fai una questione pratica, io di principio.
In questo senso, come peraltro mi pare di avere già ampiamente chiarito, per lo meno a chi mi legge con attenzione, riconosco in toto le tue ragioni, così come ritengo allo stesso tempo di essere del tutto nel giusto pure io.
Per spiegarmi meglio, io *per principio* un impianto con l'high-level non lo considero nemmeno come opzione, e se diventa l'unica possibilità, rimango senza.
Punto.
Il fatto che ci siano altri punti "dolenti" tanto quanto o forse pure peggio, per me è irrilevante perché fondamentalmente non credo alle vie di mezzo, nel car-audio.
O l'impianto supera ALMENO una certa soglia, oppure non mi ci metto neanche, considero eccessivo lo sbattimento e la spesa per ottenere compromessi che so di non voler tollerare.
E infatti è dal 2002/2003 che "sopravvivo" con gli impianti di serie.
Riconosco che è una MIA posizione, del tutto soggettiva e non pretendo che venga fatta propria da chichessia d'altro.
Ma ritengo che le motivazioni di base siano del tutto oggettive e indiscutibili, e se mi guardo bene dal pretendere che il prossimo si adegui a questa mia sorta di talebanismo audio, mi spiace vedere un mondo che (ancora adesso) mi appassiona, andare sempre più svilendosi verso il degrado qualitativo, spacciato per mirabolante progresso.
Ripeto, è un percorso che è iniziato con gli mp3 ed è tutt'ora in atto, e qualsiasi azione che faccia "dimenticare" questa specie di "peccato originale" fa solo del male.
Poi è pure vero che ognuno ha il suo orecchio e quello che io trovo irresistibile, un altro può trovarlo intollerabile, così come ci sono esperienze "impossibilmente" di segno opposto da persona a persona, come ad esempio quella sulle MC da te riportata, e che sinceramente mi ha fatto sgranare tanto d'occhi perché parla di problematiche che per me non sono MAI esistite.
Ho cassette che ancora oggi si sentono - sulla Teac di casa - quasi come allora, altro che cambiare in pochi giorni, questa riesco ad accettarla solo se tu le cassette le riponevi... che ne so, nelle tasche delle portiere, a pochi centimetri dai magneti dei woofer...
ozama ha scritto:
Io in auto, ho cominciato "l'avventura digitale"'con il CD10 Philips, con la sua plancia estraibile con porta pile e controllo di volume e toni
Ahahahah pure io!
E ce l'ho ancora, tutto quanto, incluso l'amplificatorino esterno da... non ricordo... 2x 5 o 6 Watt...
Tra l'altro, lo sai che il CD10 era ancora con il pre-standard del formato CD, con risoluzione a 14 bit e non a 16, vero?
ozama ha scritto:
Era la seconda metà degli anni 80 e venivo da un certo numero di lettori cassette "Pioneer Component". Parlando di cassette, ho sempre preferito il suono caldo del Pioneer a quello asciutto e preciso della Alpine. E col CD mi si aprì un mondo.
Chiaro che ad un ascolto approfondito si sentiva chiaramente la modulazione del rumore di fondo. Alquanto sgradevole e molto comune nei primi 16 bit sotto il milione, anche "home". Ma ad un livello che i miei cassette-dek, con nastro cromo e Dolby C, non potevano arrivare.
No, dai, questa no, io ho avuto un'esperienza di segno totalmente opposto.
Dopo il CD10, tenuto peraltor davvero poco, sono passato alle combo MC+CD sempre con Pioneer, sempre component, prima con la coppia KX-E60 + CDX-2, poi con la mai abbastanza osannata, mitologica KEX-900, sempre accoppiata al CDX-2, e poi con le due accoppiate definitive DEX-M88RDS + KEX-M900RDS e Nakamichi MTD1 + MB7.
Nel frattempo, sull'auto della compagna lavorava "una certa" Kenwood KRC949, quella dotata di DBX, un sintodeck che non è un'iperbole definire *pazzesco*.
Con tutti questi set-up, il gap MC-CD non è MAI stato così drammatico, ma proprio mai.
Anche perchè all'epoca era ancora difficile trovare software digitale realmente ben inciso, quindi capitava facilmente di imbattersi in CD (dischi) mal suonanti, che quindi non si stagliavano al di sopra della MC.
Ovvio che la MC doveva essere registrata con tutti i crismi, ma tutta questa criticità di cui parli, io nn l'ho mai sentita.
E come già detto, la maggiore gamma dinamica e il minore fruscio non semrpe erano sufficienti a mandare a cuccia la MC.
Uno o due minuti di taratura fine per il bias, facilissima da fare con i tre testine, e via con la registrazione.
Poi chiaro, se in auto si portavano le copie di copie, magari fatte dalle doppie piastre tanto in voga ai tempi, allora sì che cascavano parecchi asini.
Ma non è mai stato il mio caso.
Quanto al Dolby, io alla fine ho risolto per non usarlo.
Accettavo un po' di fruscio in più ma mi rimaneva una gamma dinamica di tutt'altro spessore.
Le uniche piastre che non ammazzavano la registrazione con il Dolby (anche con il C) sono state la KEX900 (la vecchia, non la successiva con RDS!) e l'MTD1 (vabbé, Nakamichi...).
Ma alla fine lo tenevo spento anche con quelle.
ozama ha scritto:alle mie orecchie, la piastra a cassette è sempre stata peggio di qualsiasi lettore CD (ho comunque un'esperienza limitata al "consumer": non ho avuto piastre Nakamichi ma neanche lettori CD oltre le 600.000 lire..). Ma soprattutto, il problema è sempre stato sulla la durata dei nastri: qualche giorno e si degradavano udibilmente. Nstri dell'epoca: Basf Grand Master II, Sony vari, TDK.. Qualche Sony al metal, Thets (?), Ampex.. un po' tutti..
E poi, le infinite regolazioni dell'azimut e la pulizia settimanale delle testine.. oppure prima di ogni "registrazione importante"..
Ripeto, per me leggere queste tue affermazioni equivale a rimanere esterrefatto come durante la visione di una puntata della (fantastica) serie "Ai confini della realtà".
Niente di tutto ciò ha mai rappresentato per il sottoscritto un problema. L'azimuth lo regolavo se andava *male* una volta ogni 6 mesi, ed era più che altro un controllo, che quasi sempre sfociava in nessuna modifica. E non mi sono mai sentito infastidito da questa routine.
La pulizia delle testine, poi, non riesco a vederla come un problema, è la stessa cosa della pulizia del vinile ogni volta che lo metti su... qual'è il problema? e cmq dipendeva molto anche dalla qualità dei nastri usati.
ozama ha scritto:In questo contesto, secondo me, si finisce per sentir meglio con gli mp3. E non è per bestemmiare gratuitamente. È che era impossibile mantenere una qualità decente per più di qualche giorno.

Va da sè che all'avvento del CD, non ho più preso in considerazione le cassette.

È stata la fine di un incubo!

Quindi, probabilissimo che in un discorso di qualità assoluta, io sia "psicoacusticamente prevenuto".
Ecco, io qui ti pregherei davvero di rendere molto più evidente la ESTREMA soggettività di questa tua posizione.
Perché non rispecchia la realtà e contribuisce a creare falsi miti negativi.
Senza con questo volerti togliere il diritto di averla, tale posizione, sia chiaro, ci mancehrebbe altro!
ozama ha scritto:
Ecco, diciamo che il pragmatismo permea la mia mente anche per la praticità d'uso
Ormai questo è chiarissimo.
Non potrei essere più lontano, filosoficamente.
