Oranda ha scritto: ↑1 feb 2024, 7:31
Ah ok.... avevo capito che volevi vedere come ho impostato adesso l'impianto (ad orecchio) di tutto l'insieme

Per cui devo misurare senza sub. Giusto?
Ti dirò che comunque attualmente ho impostato solo ritardi e tagli e "qualche ritocco" all'equalizzatore.... primo e soprattutto perché senza misura non sai bene dove correggere e poi perché non sono un fan dell' equalizzatore..... ma purtroppo in auto, per forza di cose, bisogna intervenire.
Ahio...
Qui continuiamo a cozzare su quelle basi di elettroacustica che se mancano non si riesce ad andare avanti...
[Faccio una voluta sovrasemplificazione]
Nel pianeta terra la musica è un po' sempre esistita giusto?
E noi umani abbiamo sempre avuto due orecchie...
Quando abbiamo imparato a registrare la musica lo abbiamo fatto registrando rigorosamente in MONO e la stessa musica la riproducevamo in MONO... Pensa al grammofono.
Poi un bel giorno qualcuno ha detto, ma come possiamo fare a rendere l'ascolto della musica registrata più simile a quello che sentono le nostre orecchie?
E la questione si evoluta su due filoni principali:
1. Capire cosa fanno le nostre orecchie e il nostro cervello per farci percepire il suono in 3 dimensioni
2. Come fare, NEL MODO PIÙ SEMPLICE POSSIBILE, a riprodurre musica creando un immagine sonora quanto più simile alla realtà.
Si è quindi finalmente iniziato a parlare di STEREOFONIA.
Che, sempre sovrasemplificando, consta nello sfruttare una doppia traccia audio (left+right) che differisce per alcune cose tra la Destra e la Sinistra. Questa doppia traccia audio andrà a pilotare non più un singolo altoparlante ma una coppia di altoparlanti che dovranno essere posizionati equidistanti e ai lati del punto di ascolto.
In questo modo le nostre orecchie, abituate a recepire costantemente differenze tra un orecchio e l'altro, vengono sostanzialmente ingannate e riescono a ricostruire un immagine sonora con un certo livello di realismo e tridimensionalità.
L'aspetto interessante e se vogliamo olistico della riproduzione Stereofonica, è che la somma di due diffusori che riproducono in pratica le stesse cose che potrebbe riprodurre un singolo altoparlante danno un risultato in termini di piacere di ascolto che è superiore alla banale somma dei due.
In pratica stiamo dicendo che 1+1 fa 2,5....
Ora, calando tutto nel contesto CarAudio... Perché ti ho fatto sto pippone?
Perché in auto il solo tentativo di arrivare ad una riproduzione di un segnale stereofonico proveniente da due diffusori che devono:
1. Essere uguali (quello che differisce tra dx e sx deve essere solo la traccia audio non gli altoparlanti) perché sennò le nostre orecchie se ne accorgono.
2. Essere equidistanti (già il fatto che siamo seduti o a sx o a dx vanifica un po' tutto)
3. Essere di fronte e spostati ai lati del punto di ascolto. (Non credo servano commenti...)
È MOLTO ma MOLTO complesso.
Ora dopo anni di studi, di traguardi raggiunti e di scoperte innovative ci hanno dato la possibilità di mettere a punto un impianto per ricreare la stereofonia anche in ambienti ostili come l'auto.
E tu cosa mi combini? Accendi tutto insieme, piazzi un singolo microfono (che per definizione è MONO) e guardi come risponde la Dx sommata alla Sx? Che fine gli facciamo fare alla tanto sudata Stereofonia?
