Re: Ford Ka+. Può suonare?
Inviato: 30 nov 2023, 12:40
Infatti, secondo me, se avesse l’opportunità di sentire qualcosa di moderno e ben tarato, cambierebbe subito idea.
Tuttavia, se l’impianto non si PROGETTA a partire dagli SPAZI e dal BUDGET, con un approccio razionale, il risultato non si ottiene. Perchè la taratura è fondamentale. Ma se l’impianto è “intarabile” perchè gli altoparlanti non sono quelli che servono e/o non sono installati correttamente, la “magia” non si verifica.
Giusto considerare quanto già in proprio possesso, naturalmente. Ma inutile montare cose che non servono al progetto.
Per esempio: se ho un budget basso e l’auto lo consente, meglio un due vie che un tre vie.
Se nella vettura i woofers sono in una posizione dalla quale non è possibile arrivare almeno fino a 2500 Hz, e non si possono orientare, serve un tre vie (o magari un due vie basato su full range come il mio, nato per diversi motivi che si possono approfondire..).
Al contempo, un tre vie, si fa se si possono mettere i medi in posizione alta, orientata o in riflessione. Fare un tre vie con il medio montato a portiera e magari dietro una maniglia come in certe auto mal predisposte, non è “progettare”. È “riempire un buco senza cognizione di causa”.
Insomma: l’approccio all’impianto basato su un progetto ben finalizzato, parte dagli spazi e dal budget. Con in mente il risultato che si vuole ottenere. E la mente sgombra da preconcetti inutili alla causa.
È bello “fare qualcosa” per il gusto di riavvicinarsi ad un mondo che ci ha dato soddisfazione. Ma non mettiamo paletti alla soddisfazione. Valutiamo come stanno le cose ORA.
A partire dalla radio OEM: ha solo uscite amplificate. Non ha il “remote out”. È CERTAMENTE equalizzata per l’impianto originale (lo è la semplice radio di serie sulla mia Panda..). Spesso ha una sorta di loudness automatico che leva i bassi oltre un certo volume, che non è disinseribile in quanto “protezione” verso il clipping. Nei sistemi più moderni ha un filtro passa tutto che inverte la fase di un canale da una certa frequenza in su (TUTTE le Toyota, per esempio, le Yaris ultima serie: centrato a circa 450 Hz), per mantenere al centro cruscotto i segnali monofonici per entrambi i passeggeri anteriori, dando una “parvenza di scena”, utilizzando la transizione di fase come “ritardo reciproco”.
Con una sorgente di questo tipo, volendo sostituire il sistema di altoparlanti, non usare un DSP di adeguate caratteristiche (con un versatile equalizzatore di ingresso) porta certamente ad un risultato peggiore che lasciare l’impianto di serie. Tranne per il fatto che magari “pomperà di più” più perchè amplificato. Ma CERTAMENTE timbro e scena saranno PEGGIORI che con l’impianto originale. Che in questo momento storico suonano mediamente meglio di tante realizzazioni fatte a caso degli anni 90.
Diciamo che affrontando un miglioramento su sistema OEM, stabilire a priori il numero di altoparlanti che serviranno è come dire “se una macchina non ha 200 CV non è una macchina”, senza sapere nemmeno quanto pesa o se è un fuori strada o una berlina.
Ci sono cose molto più importanti da stabilire PRIMA. Che probabilmente porteranno al “tre vie poi”. Che andrà installato come ha senso installare un tre vie. Perchè le minchiate che si vedevano negli anni 90, con il medio in porta sopra il woofer ed il tweeter installato a montante, volendo ottenere la scena sopra il cruscotto, è solo un inutile spreco di risorse. Idem installare un tre vie con il crossover passivo di serie.
Già un crossover progettato a tavolino per un sistema che potrà essere installato con distanze e posizione altoparlanti indefinibile a priori, è sostanzialmente una “protezione per i componenti”, in un due vie. Figuriamoci quanto bene potrà andare in un tre vie! I sistemi commerciali forniti con crossover passivo, ancorchè regolabile con qualche attenuatore, sono ESPEDIENTI COMMERCIALI, anche quando costano 3000 Euro.
Se prendi un microfono da misura (50/200 Euro a seconda se usi una scheda audio esterna con alimentazione Phantom o usi direttamente il PC) e lo piazzi al poggia testa, vedi che il woofer sinistro e quello destro non sembrano NEMMENO PARENTI. Come progetti un incrocio senza misurare gli altoparlanti? Per ottenere la pendenza acustica corretta (indispensabile per la somma delle vie in fase) dovrai agire diversamente sui tagli elettrici, sui due lati della vettura. E metterci anche l’equalizzatore parametrico nei posti giusti. Altrimenti hai voglia usare i ritardi temporali. Se non suonano il più possibile UGUALI, ascoltati DAL POSTO GUIDA, voci e strumenti se ne vanno a destra e sinistra.
Senza ritardi temporali non ci fai caso perchè la scena STEREO NON ESISTE TOTALMENTE. E gli strumenti suonano comunque spostandosi, o tipicamente comparendo contemporaneamente in vari punti dell’abitacolo. Come le voci che provengono contemporaneamente ma distintamente dai due lati dell’abitacolo..
Beh, per me non è un impianto hi-fi car qualsiasi “cosa” ne senza i ritardi, ne con i ritardi ma senza taratura. E l’ho capito solo quando ho toccato con mano personalmente. Capisco la “ritrosia”. Tuttavia senza DSP e senza misure, non si fa l’impianto “hi-fi car”, inteso come sistema che riproduca correttamente il campo acustico pensato in studio.
Negli anni 90 certe cose erano conoscenza di pochi. E gli strumenti costavano tanto.
Adesso, un PC portatile lo abbiamo quasi tutti. Ed un setup di misura costa molto molto molto molto molto.. meno di un impianto o anche basico.
Sinceramente, credo che non abbia molto senso fare un impianto OGGI, e non avvalersi di questi strumenti. Tuttavia io ho il mio pensiero, che non è certamente “legge”.
Tuttavia, essendo rimasto “folgorato” da quanto ottenibile oggi, ed essendo la macchina la mia unica piccola sala d’ascolto, chiaro che ho un entusiasmo nel presentare le cose, che mi viene dal cuore.
Se mi metto a fare cablaggi, insonorizzazioni, modifiche e rivestimenti, lo faccio per ottenere il massimo che posso permettermi con il budget a disposizione. Se non ho voglia di impegnarmi ad imparare qualcosa di nuovo in campo acustico, sento qualche installatore e valuto cosa mi dice
Nel mio caso, essendo stato anche installatore ed essendo appassionato, mi sono messo in gioco e la taratura è diventata parte del nuovo hobby.
Logico che le mie capacità non sono quelle “di uno bravo”, dato che non ho esperienza. Ma sto studiando e mi sto divertendo. L’investimento per questa nuova avventura, è stato troppo poco tempo e 200 Euro scarsi tra microfono USB con file di taratura individuale a 0 e 90 gradi e qualche accessorio per attaccarlo al poggia testa.
Questa è la mia testimonianza.
Ciao!
Tuttavia, se l’impianto non si PROGETTA a partire dagli SPAZI e dal BUDGET, con un approccio razionale, il risultato non si ottiene. Perchè la taratura è fondamentale. Ma se l’impianto è “intarabile” perchè gli altoparlanti non sono quelli che servono e/o non sono installati correttamente, la “magia” non si verifica.
Giusto considerare quanto già in proprio possesso, naturalmente. Ma inutile montare cose che non servono al progetto.
Per esempio: se ho un budget basso e l’auto lo consente, meglio un due vie che un tre vie.
Se nella vettura i woofers sono in una posizione dalla quale non è possibile arrivare almeno fino a 2500 Hz, e non si possono orientare, serve un tre vie (o magari un due vie basato su full range come il mio, nato per diversi motivi che si possono approfondire..).
Al contempo, un tre vie, si fa se si possono mettere i medi in posizione alta, orientata o in riflessione. Fare un tre vie con il medio montato a portiera e magari dietro una maniglia come in certe auto mal predisposte, non è “progettare”. È “riempire un buco senza cognizione di causa”.
Insomma: l’approccio all’impianto basato su un progetto ben finalizzato, parte dagli spazi e dal budget. Con in mente il risultato che si vuole ottenere. E la mente sgombra da preconcetti inutili alla causa.
È bello “fare qualcosa” per il gusto di riavvicinarsi ad un mondo che ci ha dato soddisfazione. Ma non mettiamo paletti alla soddisfazione. Valutiamo come stanno le cose ORA.
A partire dalla radio OEM: ha solo uscite amplificate. Non ha il “remote out”. È CERTAMENTE equalizzata per l’impianto originale (lo è la semplice radio di serie sulla mia Panda..). Spesso ha una sorta di loudness automatico che leva i bassi oltre un certo volume, che non è disinseribile in quanto “protezione” verso il clipping. Nei sistemi più moderni ha un filtro passa tutto che inverte la fase di un canale da una certa frequenza in su (TUTTE le Toyota, per esempio, le Yaris ultima serie: centrato a circa 450 Hz), per mantenere al centro cruscotto i segnali monofonici per entrambi i passeggeri anteriori, dando una “parvenza di scena”, utilizzando la transizione di fase come “ritardo reciproco”.
Con una sorgente di questo tipo, volendo sostituire il sistema di altoparlanti, non usare un DSP di adeguate caratteristiche (con un versatile equalizzatore di ingresso) porta certamente ad un risultato peggiore che lasciare l’impianto di serie. Tranne per il fatto che magari “pomperà di più” più perchè amplificato. Ma CERTAMENTE timbro e scena saranno PEGGIORI che con l’impianto originale. Che in questo momento storico suonano mediamente meglio di tante realizzazioni fatte a caso degli anni 90.
Diciamo che affrontando un miglioramento su sistema OEM, stabilire a priori il numero di altoparlanti che serviranno è come dire “se una macchina non ha 200 CV non è una macchina”, senza sapere nemmeno quanto pesa o se è un fuori strada o una berlina.
Ci sono cose molto più importanti da stabilire PRIMA. Che probabilmente porteranno al “tre vie poi”. Che andrà installato come ha senso installare un tre vie. Perchè le minchiate che si vedevano negli anni 90, con il medio in porta sopra il woofer ed il tweeter installato a montante, volendo ottenere la scena sopra il cruscotto, è solo un inutile spreco di risorse. Idem installare un tre vie con il crossover passivo di serie.
Già un crossover progettato a tavolino per un sistema che potrà essere installato con distanze e posizione altoparlanti indefinibile a priori, è sostanzialmente una “protezione per i componenti”, in un due vie. Figuriamoci quanto bene potrà andare in un tre vie! I sistemi commerciali forniti con crossover passivo, ancorchè regolabile con qualche attenuatore, sono ESPEDIENTI COMMERCIALI, anche quando costano 3000 Euro.
Se prendi un microfono da misura (50/200 Euro a seconda se usi una scheda audio esterna con alimentazione Phantom o usi direttamente il PC) e lo piazzi al poggia testa, vedi che il woofer sinistro e quello destro non sembrano NEMMENO PARENTI. Come progetti un incrocio senza misurare gli altoparlanti? Per ottenere la pendenza acustica corretta (indispensabile per la somma delle vie in fase) dovrai agire diversamente sui tagli elettrici, sui due lati della vettura. E metterci anche l’equalizzatore parametrico nei posti giusti. Altrimenti hai voglia usare i ritardi temporali. Se non suonano il più possibile UGUALI, ascoltati DAL POSTO GUIDA, voci e strumenti se ne vanno a destra e sinistra.
Senza ritardi temporali non ci fai caso perchè la scena STEREO NON ESISTE TOTALMENTE. E gli strumenti suonano comunque spostandosi, o tipicamente comparendo contemporaneamente in vari punti dell’abitacolo. Come le voci che provengono contemporaneamente ma distintamente dai due lati dell’abitacolo..
Beh, per me non è un impianto hi-fi car qualsiasi “cosa” ne senza i ritardi, ne con i ritardi ma senza taratura. E l’ho capito solo quando ho toccato con mano personalmente. Capisco la “ritrosia”. Tuttavia senza DSP e senza misure, non si fa l’impianto “hi-fi car”, inteso come sistema che riproduca correttamente il campo acustico pensato in studio.
Negli anni 90 certe cose erano conoscenza di pochi. E gli strumenti costavano tanto.
Adesso, un PC portatile lo abbiamo quasi tutti. Ed un setup di misura costa molto molto molto molto molto.. meno di un impianto o anche basico.
Sinceramente, credo che non abbia molto senso fare un impianto OGGI, e non avvalersi di questi strumenti. Tuttavia io ho il mio pensiero, che non è certamente “legge”.
Tuttavia, essendo rimasto “folgorato” da quanto ottenibile oggi, ed essendo la macchina la mia unica piccola sala d’ascolto, chiaro che ho un entusiasmo nel presentare le cose, che mi viene dal cuore.
Se mi metto a fare cablaggi, insonorizzazioni, modifiche e rivestimenti, lo faccio per ottenere il massimo che posso permettermi con il budget a disposizione. Se non ho voglia di impegnarmi ad imparare qualcosa di nuovo in campo acustico, sento qualche installatore e valuto cosa mi dice
Nel mio caso, essendo stato anche installatore ed essendo appassionato, mi sono messo in gioco e la taratura è diventata parte del nuovo hobby.
Logico che le mie capacità non sono quelle “di uno bravo”, dato che non ho esperienza. Ma sto studiando e mi sto divertendo. L’investimento per questa nuova avventura, è stato troppo poco tempo e 200 Euro scarsi tra microfono USB con file di taratura individuale a 0 e 90 gradi e qualche accessorio per attaccarlo al poggia testa.
Questa è la mia testimonianza.
Ciao!