Ma è semplice.
Più la traccia è bassa di livello, più, a parità di massimo volume deciso per la taratura alzerai il gain, a parità di tensione di uscita, togliendoti margine all’arrivo del clipping.
La traccia più alta a 0 db, già da sola, se alzi un cursore dell’equalizzatore in una zona ad alto contenuto energetico, per esempio tutti quelli fino a 200/300 Hz, ti permette, al livello di volume al quale hai tarato il gain, di sforare e andare in clipping sull’uscita del DSP. O, peggio, se usi il controllo toni della sorgente, a monte del DSP, con il quale puoi saturare l’ingresso del convertitore AD.
Siccome quando tari il gain lo fai in flat, ovvero TUTTO A ZERO, e magari con il volume sorgente all’80 %, con il file a 0 db GIÀ NON HAI MARGINE. Basta anche solo che usi la restante parte del controllo volume per andare fuori scala, con un brano inciso vicino allo 0 db (tutti quelli degli ultimi 20 anni).
Ora, è FONDAMENTALE capire come lavora il DSP, perchè il clipping digitale fa molti danni. Quindi, se devi esagerare un po’ con i gain, è meglio stare prudenti tra radio e DSP, dove il clipping è più pericoloso, che tra DSP ed ampli. Dove in realtà il segnale di uscita (se hai fatto la regolazione precedente in modo prudenziale) sarà più certamente pulito.
Certo, dipende dalla qualità del Del DSP.
Ma hai chiesto all’assistenza come regolare il livello di ingresso, dato che non c’è documentazione? Guarda che è importante eh.. È la tua attuale PRIORITÀ, questa informazione.
Sennó, qui, nessuno potrà darti indicazioni.
Ciao!