Re: Qui possiamo anche tirarci i piatti (con moderazione): OLD vs NEW
Inviato: 17 mar 2022, 19:50
@Dude
Non ho travisato nulla del tuo discorso. Anzi. È proprio perchè ho capito perfettamente e perchè hai fatto una affermazione OGGETTIVAMENTE SBAGLIATA, basata sul TUO concetto, molto “stagno” di “crossover elettronico”, che ho voluto replicare alla tua affermazione:
“ Mah, in termini di crossover elettronico, ne dubito fortemente.
Poi certo, se la sorgente è equipaggiata di un buon DSP, fa molte cose in più, ma *il crossover* lo fa alla stessa identica maniera o giù di lì.”
In un DSP audio per uso car, che sia esterno o incorporato in una sorgente, la funzione di crossover elettronico è molto più accurata ed integrata dall’ equalizzazione parametrico sul singolo canale, per poter emulare le equalizzazioni passive che faresti costruendo un crossover realizzato [ERRORE!!!], sulla base di misure consecutive.
Un crossover elettronico, ha il compito di INTEGRARE le risposte dei vari altoparlanti di un sistema multi via. E il punto debole di un oggetto elettronico “vecchio stile” è proprio che, date le REALI RISPOSTE DEGLI ALTOPARLANTI, NON È MINIMAMENTE IN GRADO DI SVOLGERE QUESTO COMPITO.
Difatti, nei sistemi attivi “antichi” era poi necessario integrare il crossover elettronico con un equalizzatore separato. Che in alcuni sistemi era “semi fisso”, di tipo “custom”. Tipo quello che andava messo tra pre e finale con alcuni sistemi Kef. In altri casi, come negli impianti PA, era un un grafico o un parametrico. O addirittura più di uno, proprio per la necessità di intervenire separatamente su vari canali.
Tra l’altro, in quei casi, lo scopo era pure diverso da quello che serve realmente in un impianto car audio.
In casa, comunque il sistema era simmetrico. E negli impianti PA il crossover elettronico serviva per evitare l’uso di componenti passivi dimensionati per dei KW di potenza e che avrebbero comportato molta perdita per dissipazione, oltre ad essere meno versatili nell’allestimento tipicamente “nomade” dell’impianto.
In auto, il crossover elettronico, integrato dall’ equalizzatore e dai ritardi temporali, risulta molto utile per potersi adattare alle posizioni assurde (dal punto di vista audio) degli altoparlanti. Ma è necessario che sia estremamente versatile per i motivi che avevo detto. E quelli analogici, oltre ad essere meno trasparenti di quelli digitali, se in quello digitale entri in digitale (ad esempio se è banalmente incorporato nella sorgente, come quello di cui parla @Armando Proietti ), non hanno le armi adatte a svolgere il loro compito.
Non è né una questione di opinione ne di capirsi.
È oggettivamente così e basta.. Ma questo lo sai e non è oggetto di discussione.
Il crossover basato su DSP di cui parla Armando, senza nemmeno tirare in ballo il mio o uno addirittura migliore, è già MOLTO PIÙ VERSATILE ED EFFICIENTE di quello di interceptor70.
Ha semplicemente ragione lui.
Che ci ha anche sbattuto il cranio come tutti noi, FACENDO DELLE MISURE E VERIFICANDO LA REALTÀ di persona, e non per sentito dire, come molti (in generale eh..), che fanno affermazioni basate su supposizioni.
Parlare di DSP senza averne mai provato uno seriamente, non ha senso. Si possono solo esprimere opinioni prevenute sul proprio pensiero e per sentito dire.
Quanto all’affermazione di @Marsur , che ci sono persone che sono tornate indietro, ci posso credere. Perchè ci sono tanti che si improvvisano con buona volontà a far suonare un impianto. Ma quando collegano il PC e provano ad operare sul software, e vedono che possono scegliere tra Chebicev, Butterworth, Bessel, Linkwiz-Riley, e non hanno un’idea di cosa vuol dire, senza parlare poi dei filtri passa tutto o degli shelf (non è che esistono solo passa basso, passa banda e passa alto eh..) chiudono tutto e tornano ai manettini con scritte tre frequenze.
Poi ci sono anche un sacco di “installatori” che non hanno mai preso in mano un microfono e “tarano a orecchio”. E posso garantire che sparano c@zzate per chi se l’è beve. E magari qualche DSP lo hanno “tarato” impostandolo come avrebbero fatto con un crossover elettronico analogico. Proprio perchè NON NE HANNO UN’IDEA.
Scusatemi eh.. Ribadisco: un conto è apprezzare certi OGGETTI del passato per quello che sono. Per quello che ci ricordano. Perchè abbiamo quello è intanto “partiamo”, e in alcuni casi, con le dovute eventuali riparazioni e modifiche, sono oggettivamente buoni. E qui, mi fermerei agli amplificatori e alle sorgenti analogiche, se uno ha materiale analogico da fargli suonare.
Un conto è fare affermazioni oggettivamente sbagliate perchè non si ha l’esperienza diretta o perchè si ragiona in un modo ancora legato a logiche che ora non hanno più senso di esistere perchè non ci sono più certi vincoli che CI OBBLIGAVANO A QUELLE LOGICHE.
Senza voler offendere in alcun modo, vi giro un esempio che mi ha fatto un conoscente allevatore: non facciamo come le galline, che le tieni con la rete in 10 metri quadri 6 mesi e quando togli la rete rimangono lì, perchè non hanno mai visto il resto del mondo.
Ciao!
Non ho travisato nulla del tuo discorso. Anzi. È proprio perchè ho capito perfettamente e perchè hai fatto una affermazione OGGETTIVAMENTE SBAGLIATA, basata sul TUO concetto, molto “stagno” di “crossover elettronico”, che ho voluto replicare alla tua affermazione:
“ Mah, in termini di crossover elettronico, ne dubito fortemente.
Poi certo, se la sorgente è equipaggiata di un buon DSP, fa molte cose in più, ma *il crossover* lo fa alla stessa identica maniera o giù di lì.”
In un DSP audio per uso car, che sia esterno o incorporato in una sorgente, la funzione di crossover elettronico è molto più accurata ed integrata dall’ equalizzazione parametrico sul singolo canale, per poter emulare le equalizzazioni passive che faresti costruendo un crossover realizzato [ERRORE!!!], sulla base di misure consecutive.
Un crossover elettronico, ha il compito di INTEGRARE le risposte dei vari altoparlanti di un sistema multi via. E il punto debole di un oggetto elettronico “vecchio stile” è proprio che, date le REALI RISPOSTE DEGLI ALTOPARLANTI, NON È MINIMAMENTE IN GRADO DI SVOLGERE QUESTO COMPITO.

Difatti, nei sistemi attivi “antichi” era poi necessario integrare il crossover elettronico con un equalizzatore separato. Che in alcuni sistemi era “semi fisso”, di tipo “custom”. Tipo quello che andava messo tra pre e finale con alcuni sistemi Kef. In altri casi, come negli impianti PA, era un un grafico o un parametrico. O addirittura più di uno, proprio per la necessità di intervenire separatamente su vari canali.
Tra l’altro, in quei casi, lo scopo era pure diverso da quello che serve realmente in un impianto car audio.

In casa, comunque il sistema era simmetrico. E negli impianti PA il crossover elettronico serviva per evitare l’uso di componenti passivi dimensionati per dei KW di potenza e che avrebbero comportato molta perdita per dissipazione, oltre ad essere meno versatili nell’allestimento tipicamente “nomade” dell’impianto.

In auto, il crossover elettronico, integrato dall’ equalizzatore e dai ritardi temporali, risulta molto utile per potersi adattare alle posizioni assurde (dal punto di vista audio) degli altoparlanti. Ma è necessario che sia estremamente versatile per i motivi che avevo detto. E quelli analogici, oltre ad essere meno trasparenti di quelli digitali, se in quello digitale entri in digitale (ad esempio se è banalmente incorporato nella sorgente, come quello di cui parla @Armando Proietti ), non hanno le armi adatte a svolgere il loro compito.

Non è né una questione di opinione ne di capirsi.


Il crossover basato su DSP di cui parla Armando, senza nemmeno tirare in ballo il mio o uno addirittura migliore, è già MOLTO PIÙ VERSATILE ED EFFICIENTE di quello di interceptor70.

Ha semplicemente ragione lui.

Che ci ha anche sbattuto il cranio come tutti noi, FACENDO DELLE MISURE E VERIFICANDO LA REALTÀ di persona, e non per sentito dire, come molti (in generale eh..), che fanno affermazioni basate su supposizioni.
Parlare di DSP senza averne mai provato uno seriamente, non ha senso. Si possono solo esprimere opinioni prevenute sul proprio pensiero e per sentito dire.

Quanto all’affermazione di @Marsur , che ci sono persone che sono tornate indietro, ci posso credere. Perchè ci sono tanti che si improvvisano con buona volontà a far suonare un impianto. Ma quando collegano il PC e provano ad operare sul software, e vedono che possono scegliere tra Chebicev, Butterworth, Bessel, Linkwiz-Riley, e non hanno un’idea di cosa vuol dire, senza parlare poi dei filtri passa tutto o degli shelf (non è che esistono solo passa basso, passa banda e passa alto eh..) chiudono tutto e tornano ai manettini con scritte tre frequenze.

Poi ci sono anche un sacco di “installatori” che non hanno mai preso in mano un microfono e “tarano a orecchio”. E posso garantire che sparano c@zzate per chi se l’è beve. E magari qualche DSP lo hanno “tarato” impostandolo come avrebbero fatto con un crossover elettronico analogico. Proprio perchè NON NE HANNO UN’IDEA.

Scusatemi eh.. Ribadisco: un conto è apprezzare certi OGGETTI del passato per quello che sono. Per quello che ci ricordano. Perchè abbiamo quello è intanto “partiamo”, e in alcuni casi, con le dovute eventuali riparazioni e modifiche, sono oggettivamente buoni. E qui, mi fermerei agli amplificatori e alle sorgenti analogiche, se uno ha materiale analogico da fargli suonare.
Un conto è fare affermazioni oggettivamente sbagliate perchè non si ha l’esperienza diretta o perchè si ragiona in un modo ancora legato a logiche che ora non hanno più senso di esistere perchè non ci sono più certi vincoli che CI OBBLIGAVANO A QUELLE LOGICHE.

Senza voler offendere in alcun modo, vi giro un esempio che mi ha fatto un conoscente allevatore: non facciamo come le galline, che le tieni con la rete in 10 metri quadri 6 mesi e quando togli la rete rimangono lì, perchè non hanno mai visto il resto del mondo.

Ciao!
