La THD è la "distorsione armonica totale". Non è una cosa "fissa". È una cosa che affligge tutti i circuiti attraversati da segnale. Anche la sorgente ne produce. Negli amplificatori, dipende fortemente anche dalla potenza di uscita.
Negli amplificatori comuni, come quelli che normalmente utilizziamo, viene quindi dichiarata SOLITAMENTE in una particolare condizione di lavoro. Almeno, dai Costruttori seri.
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Ovvero, appena prima del clipping. O "saturazione". E viene misurata normalmente su una singola frequenza di riferimento, a centro banda.Tipicamente ad 1 KHz. In modo che sia più o meno indicativa e confrontabile. Perchè in realtà, cambia a tutte le frequenze ed in funzione della quantità di segnale che passa.
Se il tuo amplificatore è dichiarato ad esempio "55 W efficaci (RMS..)", la THD dovrebbe essere quella prodotta ad 1 KHz a 55 W. Ovvero, alla potenza massima indistorta che l'amplificatore puó produrre, prima di uscire dal suo range di lavoro.
Se tu regoli male il GAIN e sovra piloti l'amplificatore, facendogli erogare ad esempio 60 W, potresti avere in quel momento una THD del 10/20 %.
Per questo talvolta trovi, nelle caratteristiche dichiarate, varie potenze di uscita. Perchè sono dichiarate PER VALORI DI THD DIVERSI. E quando scegli un amplificatore, quindi, devi sempre controllare, per la potenza dichiarata, sia se è considerata "efficace" o "RMS", che diciamo che è la stessa cosa, sia con che tasso di distorsione "accettato" è dichiarata.
Ad esempio, puoi trovarti un amplificatore dichiarato "100W RMS x 2" con THD del 1% o del 10%.. e poi leggere nelle caratteristiche ANCHE: distorsione armonica totale (THD, appunto, acronimo inglese) 0,01% a 1 KHz a 1 W (
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) Che è chiaramente una presa per il c@lo, FREQUENTISSIMA. Specie per gli amplificatori economici.
Per questo si legge ogni tanto qualche esperto che parla di "potenza buona o di qualità" e che non tutti gli amplificatori della stessa potenza dichiarata "suonano uguale".
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Perchè, alla luce di quanto detto, È VERISSIMO, quanto INCOMPRENSIBILE AI NEOFITI.
Veniamo alla pratica.
Se il tuo amplificatore è dichiarato con onestà e tu regoli il GAIN per evitare che con un suono al massimo volume possa sorpassare i 55 W, non andrai oltre lo 0,05% dichiarato.
Naturalmente, questo vale comunque in teoria e con segnali a frequenza fissa. Con la musica, che è un segnale complesso e impulsivo, la THD varia istante per istante e con la frequenza. Per cui è molto importante non portare l'amplificatore a lavorare al limite. Da cui, i discorsi che hai appena letto.
Se tu hai un ampli da 200 W e lo sfrutti poco, avrai sempre una distorsione bassa e potrai spremere il massimo dagli altoparlanti. Se poi consideri che con 200 W ottieni una pressione di soli 3 db maggiore che con un amplificatore da 100, hai un'idea dell'entità del problema..
Se tu lo sfrutti al limite, avrai sempre picchi di THD che fanno capolino.
Ma cos'è, alla fine, la THD?
Quando un amplificatore distorce, produce delle frequenze aggiuntive che non esistono. Che sono "armoniche" di quelle che gli fai amplificare. Per esempio, se tu gli immetti un tono ad 1 KHz, l'amplificatore, in uscita, proporrà correttamente 1 KHz all'ampiezza stabilita dal guadagno del dispositivo. Più una frequenza aggiuntiva a 2 KHz, una a 4 KHz, una a 8 KHz... che non c'erano nel segnale di ingresso. Queste sono frequenze ARMONICHE generate. Che sono appunto 2 KHz: seconda armonica; 4 KHz: 3a armonica; 8 KHz: 4a armonica..
Semplificando molto: siccome il timbro degli strumenti è dato dalle frequenze fondamentali e dalle armoniche naturali che produce, se l'amplificatore ne aggiunge di sue, il timbro degli strumenti viene alterato.
Questo fenomeno esiste a tutte le frequenze. E non è dato solo dalla THD, ma anche da altre forme di distorsione, come la TIM (intermodulazione dinamica), che non è dichiarata perchè complessa da misurare. Ed in sostanza, determinano nel complesso "il carattere sonoro dell'amplificatore".
Attenzione ad una cosa:
Anche la sorgente emette distorsione, come TUTTE le elettroniche. Anche passive. L'uscita pre, come l'amplificatore esterno, non ha la stessa distorsione "a tutti i volumi di uscita". Quindi, per regolare correttamente il GAIN, bisognerebbe misurare la distorsione in uscita anche della sorgente, quindi stabilire il livello massimo di volume utilizzabile, con i files incisi a "0 db". Ovvero al massimo possibile. E una volta capito il livello massimo "indistorto", porsi a quel livello e regolare il gain dell'amplificatore. Altrimenti l'amplificatore amplificherà la THD della sorgente, anche se regolato in modo che non saturi.
Insomma, se la tua sorgente ha un range che va ad esempio da 0 a 40, in base al livello di registrazione del brano che stai ascoltando potresti avere una THD dello 0,02 % a "35" come potresti averlo al 10%.
Avrai notato che ci sono brani con i quali puoi alzare di più e altri con cui puoi alzare di meno.
Il motivo è sostanzialmente questo: il livello di registrazione e la "densità" dei suoni, che non sono "univoci". E, in un sistema "hi-fi" vanno considerati in modo prudenziale.
Spero di aver almeno contribuito a farti capire un po' come funziona..
Ciao!
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