Bene.
Sabato ho cominciato a prendere confidenza con il nuovo sistema e cominciato ad abbozzare una taratura.
Poi è arrivata l’ora di andare, per impegni precedenti, e ho dovuto sospendere.
Intanto due parole sul sistema di misura dei ritardi, incorporato nel software Helix.
Facile da usare ed efficace. Almeno, nella mia situazione.
Per le misure acustiche, va bene l’Umik1 USB. Quando si apre il software, questo viene rilevato ed è anche possibile caricare il file di correzione fornito dalla Mini DSP, produttrice del microfono.
Bisogna selezionarlo come periferica di acquisizione, come con REW, e servirà sia per la RTA che per l’ATM. Le due misure possibili sulle uscite del sistema.
Io non ho caricato il file perchè ho solo misurato i ritardi. Quindi era inutile. La RTA la faccio con REW.
Esistono anche le misure sugli ingressi analogici per sistemare ritardi, passa tutto ed equalizzazioni delle sorgenti di serie. Che peró io non utilizzeró, dato che da me si entra solo in digitale.
In pratica, con l’installazione vengono forniti dei files di misura, tra cui quello per la misura dei ritardi. Che è costituito da due impulsi in successione, che vengono ripetuti ciclicamente per vari minuti.
Accedendo alla pagina dei ritardi temporali, si trova il pulsante “ATM”: Automatic Time Measurement”.
Per la misura, il software userà un altoparlante come riferimento per misurare gli altri. Quindi è opportuno che il routing sia stato approntato. Che venga indicato l’ingresso utilizzato e che i canali di uscita siano correttamente assegnati e nominati. E disabilitati quelli non in uso.
Va impostato un passa alto di sicurezza sulle vie alte. Gli impulsi vanno riprodotti a livello molto elevato perchè vengano considerati segnali utili alla misura. Quindi, occhio.
Se tutto è pronto, aperta la pagina ATM e selezionato il veicolo con guida a destra o a sinistra, viene presentato uno schema nel quale il software indica gli altoparlanti che verranno misurati e l’altoparlante di riferimento.
È possibile misurare la distanza tra questo ed il microfono e, selezionando la “modalità distanza”, alla fine del processo verranno indicate le distanze. Oppure è possibile selezionare la modalità “tempo” pura, e verranno indicati direttamente i millisecondi di ritardo misurati.
A questo punto, si parte con il file. “Tac tac… Tac tac… Tac tac…” E premendo il pulsante “start measurement” il doppio impulso viene emesso dall’alto parlante di riferimento e da quello sotto misura, in sequenza. Più volte, fintanto che non viene acquisita la differenza di distanza tra i due. Quindi i suoni vengono emessi dall’alto parlante di riferimento e poi dal successivo, più volte, e così via.
Gli impulsi vengono visualizzati sotto e un indicatore di livello mostra la pressione e se il livello è sufficiente.
Se qualche segnale non viene rilevato, compare un messaggio di errore. Prontamente segnalato dal software.
Volume insufficiente, microfono non presente, impulso non pulito..
A me, ad esempio, veniva generato un errore sul sub, e non c’era verso di procedere.
Memore del fatto che la cappelliera introduce un conosciuto problema sul sub, ho levato quest’ultima, di chiuso il baule e sono ripartito. Ed il processo è immediatamente andato a buon fine.
Occhio a misurare con tutte le vie correttamente assegnate, nominate ed in flat, salvo il passa alto necessario per almeno i tweeters. Io avevo lasciato per errore il sub invertito ed ho sballato i rilevamenti al primo tentativo.
A proposito.. Usando due canali per pilotare in bridge l’ampli del sub, nel mio caso ho nominato entrambe “sub 1” e le ho “legate” con l’apposita funzione. In questo modo, il software le vede come un’unica uscita. Difatti esegue un unico ciclo di impulsi per il rilevamento, come se il canale fosse unico.
Ecco una schermata del sistema in azione:
Terminato il processo, si potrà scegliere se applicare i nuovi ritardi o ripetere la misura, oppure abortirla senza applicare modifiche.
Devo dire che il sistema pare funzionare molto bene. Ora l’incrocio con il sub non richiede l’inversione di fase.. Cosa che mi riservo di indagare quando potró terminare il setup, abbozzato e sospeso con un frettoloso salvataggio, per via del tempo scaduto, alla seconda telefonata della mia signora..
Appena ho qualcosa di concreto, metteró un po’ di misure acustiche.
Spero, in settimana, di aver tempo da dedicare dopo il lavoro. Magari forse avró qualcosa di dignitoso da far sentire al Perry, sabato prossimo.
Per ora, quel che sento è “bene”, rispetto a prima, ma con alcuni difetti da indagare. E nemmeno i livelli controllati prima di salvare.
Tuttavia, sono molto molto contento delle possibilità che offre questo software..
Penso proprio di aver scelto bene il DSP. Per l’ampli, devo aspettare di aver sistemato bene le cose. Va benissimo rispetto a prima, ma non so ancora “quanto benissimo”.
Ciao!