Si, ci sono degli errori ai quali non ho dato peso, in funzione dell’esperienza fatta sul campo.
Quella simulazione la feci con 1,087, impostato con il copia/incolla, pescando dalla mia labile memoria, come detto. Poi, trovata la tabella che mi fece Stefano The_Bis, che puoi leggere qui al post 800, ho corretto manualmente uno ad uno tutti i valori (se vedi, uno me lo sono anche dimenticato). E proprio 0.110 risulta da quella tabella, come il Q più basso tra quelli selezionabili per i filtri. Quindi in quella simulazione ho utilizzato quello.
Be, quando ho messo 0,048 da 0,087, la curva non si è spostata di “1 mm”.
E dato che cambia pochissimo, e che non sono sicuro che Stefano abbia all’epoca tenuti in considerazione separatamente gli estremi banda (eventualmente puó confermare o smentire, se legge), ho successivamente deciso IO di mettere sui toni fissi a 20 KHz (e a 20 Hz) un più conservativo Q di 0,5. Ed ho adottato questa “strategia” nelle simulazioni successive.
Ecco spiegati gli “errori” che non mi sono curato di spiegare, pubblicando la schermata.
Ti invito, per valutare la cosa, a scaricarti la misura “nuda” e a lavorarci sopra con i valori indicati. Ti renderai conto di quello che dico.
Poi, ti invito a scaricarti il software gratuito del DSP di Paperino, impostare il “modo esperto” e provare ad impostare quei valori.
Ti renderai conto che a bassa frequenza riesci anche a mettere valori simili (quasi mai uguali) in frequenza ed ampiezza simulata. Mentre ad alta frequenza devi spostarti anche a volte di 100 Hz, rispetto a quanto stabilito in simulazione.

Ma se provi a spostare un punto di 100 Hz a 5/6 KHz, nella simulazione, con quel Q non vedi niente di utile a capire cosa succederà all’ascolto. Si muove un ampio spettro di curva.
Quindi, stiamo parlando di NIENTE.
Quanto meno, per essere precisi, parliamo di cose che SICURAMENTE (provato con “orecchio”) influiscono all’ascolto, ma che NON PUOI ANTICIPARE con la simulazione. Devi impostare valori vicini e poi modificarli successivamente, “nel mondo reale”, se necessario.
Altrimenti dovrei crearmi la tabella con le migliaia di possibilità, ricavata provando a mano, salendo mano a mano di frequenza, e per ogni Q trovato da Stefano.
Ma anche no..
Ho fatto diverse simulazioni, con equalizzazioni leggermente diverse. E queste sono quelle che ho effettivamente riportato nel DSP. E come detto, ho anche leggermente corretto, ad orecchio, durante le prove.
Che poi, il “leggermente” andrebbe quantificato strumentalmente, ammesso sia apprezzabile con una RTA.
Quindi, valgono a titolo di esempio.
Per capirci, a frequenze fino a circa 2 KHz, (frequenze di incrocio a parte) il risultato sonoro è confacente a quanto ti aspetti. Nel bene e nel male. Salendo di frequenza, invece, molto meno.
Quando misureró il risultato potró cercare di capire meglio.
Io sto cercando di capire ed imparare. Quindi, tutto ció che pubblico, rappresenta i miei dubbi, i miei errori ed i miei risultati. Non è una “guida a come fare”.
Anzi: è una “richiesta di aiuto”. I suggerimenti e le critiche, qui, sono i benvenuti.
@The_Bis
Si. Le limitazioni sono sicuramente dovute ad una evidente eccessiva semplificazione “studiata”. E avevamo già accennato. A mio avviso, nulla che non puó essere gestito dal “Bit Tune” è previsto nel software, in linea di massima, almeno in funzione di come viene sfruttato il chipset.
Magari, usando meno canali dei 9 massimi a disposizione, la macchina potrebbe fare di più. Ma probabilmente le variabili sarebbero divenute troppe per essere gestite dal sistema automatico.
Sembra infatti che il “parametrico” di Audison abbia solo dei valori preimpostati come un “grafico evoluto”. E che l’interfaccia dissimuli questa cosa, facendolo sembrare un parametrico dandoti l’illusione di posizionare “liberamente” il punto con il mouse. In realtà, come avviene per i filtri LP/HP/BP, sono tutti valori prestabiliti.
Secondo me, in Audison hanno volutamente fatto una macchina “a prova di incapace”, da utilizzarsi rapidamente con il sistema di taratura automatica, in modo da ottenere un risultato “mediamente migliore” di quello che il 90% dei soggetti che li monta, potrebbe ottenere usando “le proprie capacità”. E ha lasciato la possibilità manuale per chi ci vuole giocare facilmente credendo di essere “più figo del software di taratura” e per quei pochi che ci possono mettere davvero del loro a ragion veduta.
Ma con le limitazioni imposte dal sistema di taratura automatica, davanti ad ogni altra cosa.
Bisogna dire che i numeri di vendita gli danno ragione.
E che chi ha passione, desiderio e conoscenza deve rivolgersi ad altro.
Ciao!
