Scusate.. mi permetto di intervenire in questa discussione che seguo con interesse da un po', solo per pura cultura personale..
Solo perchè credo che parlando di fasi, stiate parlando di cose diverse..
Premetto che sono semplice appassionato che legge qualche articolo tecnico, cercando di assimilarne i "concetti di base", quindi non so che sono i "diagrammi" di cui parlate.
Per il routing dei segnali, il concetto mi è chiaro. Nel programma sorgente va impostata come uscita l'ingresso del programma successivo nelle elaborazioni audio. E l'ultimo dei programmi di trattamento/suddivisione, ha come uscita/e o la scheda audio (che deve supportare il numero dei canali generati dal programma precedente) o un programma di "virtual cable", che esprime in modo graficamente differente e con capacità di collegamento virtuale aumentata (è il suo scopo) una specie di "mixer" non incentrato sul controllo dei livelli, ma sul routing.
Dopo di lui, le eventuali schede audio multiple.
La conversione la fa/fanno la/le scheda/e audio.
Sul concetto di fase:
Credo che abbiate riferimenti diversi.
- Il delay. Che è appunto uno "sfasamento" desiderato, deliberatamente introdotto, deve partire da una base comune. Lo implementa il programma DSP e, ogni canale trattato, ALLA FINE DELLA CATENA, CHE È L'ALTOPARLANTE, deve essere sfasato a partire da una base tempi comune. E l'elaborazione di quel canale DEVE COMPORTARE UNA LATENZA IDENTICA AGLI ALTRI CANALI, perchè il ritardo impostato abbia un senso.
- Il ritardo di gruppo dei filtri: Un filtro, per sua natura, sfasa il segnale in funzione della forma che assume la curva impostata. Sostanzialmente, è proprio per questo CHE ESISTE LA CURVA. Ed è "la croce e delizia" dei crossover. Sia attivi che passivi, sia analogici che digitali. E succede anche in un qualsiasi equalizzatore (analogico o digitale), che sia parametrico o grafico.
Difatti, nei crossover attivi, anche digitali, si usa equalizzare a volte le curve dei filtri, per adattare le fasi fra le vie. Oppure si tiene conto dell'equalizzazione nei ritardi temporali tra le vie, quando questa è eseguita sulla singola via e implementata al limite della banda passante della stessa (perchè, essendo realizzata sul singolo canale, modifica la fase relativa fra i canali adiacenti, provocando una modifica alle fasi sull'incrocio).
TRANNE che non lavoriamo in digitale e con filtri di tipo IIR, che sono appunto a "FASE LINEARE". Ma comunque (oltre al costo elevato in lavoro macchina) introducono altri problemi che pare siano udibili all'ascolto. Ad esempio, la risposta all'impulso ha una ondulazione anche sul fronte di salita (detta preringing) che non esiste nel mondo reale. Ed insuoi effetti sono oggetto di siscussione.
Scusate se ho detto qualche c@zzata. Ma io l'ho capita così..
Quindi, se si usano programmi "virtualmcable" e più schede audio, occhio che le latenze relative diversificate eventualmente introdotte sui vari canali, possono falsare i ritardi temporali impostati dal "virtual DSP", dando origine a confusione quando si va ad ascoltare ciò che abbiamo implementato.
Questo, però, capita anche usando amplificatori diversi sulle varie vie, anche solo nella risposta in frequenza. Non solo nel numero di stadi e nella tecnologia o schema adottato.
Motivo per il quale, le impostazioni delle distanze sui DSP, durante la taratura, sono spesso fuorvianti.
Per la cronaca, ho letto di recente la proba di un DSP, che non ricordo se fosse il Bit One HD o il Mosconi, che pare sia l'unico "in car" a permettere l'impostazione di filtri di tipo IIR.
Ciao!