Classe D, curiosità

[Maddex]

Se e quello che ho capito, ma credo di no,
A 400khz scappa davvero poco .
Se il dubbio era sulla ricostruzione dell'onda pwm.

Ci vorrebbe un intervento di mister P. Che è più teoristico

[zetapi]

sicuramente la frequenza di commutazione è importantissima per quanto riguarda la perdita di informazione,ma l'errore di quantizzazione esiste indipendentemente da questo.
la mia curiosità è quella di sapere se, in linea di principio, esiste anche in questo ambito e non tanto l'entità.
aspettiamo il prof.

[pergo]

nei Tripath c'è quantizzazione, non nei classici D.
Tripath si basa su un DSP quindi il segnale viene realmente convertito in un flusso di dati digitali binari.

La classe D classica è 100% analogica solo che viene erroneamente chiamata digitale perchè i finali lavorano od in saturazione o in interdizione.


Comunque riguardo la frequenza di commutazione, nei classe D si dice sempre di stare almeno 10 volte sopra la frequenza massima riproducibile, per esempio 200KHz nel caso dei 20kHz audio.
Questa "regola non scritta" è basata su prove empiriche, non sulla teoria classica.
La teoria classica del Teorema del Campionamento rimane sempre valida (e lo è a 100%, perchè il campionamento in se è un processo lossless, mentre la quantizzazione è lossy) ma è stata applicata solo ai primissimi classe D che utilizzavano una portante triangolare fissa.
In seguito ci si è accorti che generare una portate triangolare fissa perfetta non era possibile e, per mascherare la cosa, la frequenza venne aumentata.
Il problema non fu risolto perchè tutti i classe D basati su questa tipologia di circuito, non suonano granchè bene ed generare onde triangolari a frequenze troppo alte (>250kHz) in maniera analogica non è facilissimo (dato che a quelle frequenze si fanno sentire gli effetti parassiti dei passivi)...ecco perchè sono nate le configurazioni autooscillanti (UcD e non-Ucd) basate sugli oscillatori ad anello.

In generale, maggiore è la frequenza di switching, meglio è.
Tutti i progetti seri hanno frequenze di switching alte (>250kHz), anche perchè non è facile gestire tali segnali.

Tornando alla Tripath, dove c'è sia campionamento sia quantizzazione, è la quantizzazione che genera errore (di quantizzazione) tale e quale a quello di un ADC. Perchè c'è proprio un ADC nei moduli Tripath.

Per questo vorrei che si separassero le due tecnologie (T e D) perchè la T lavora nel dominio digitale (dati binari, 0 e 1, flussi, stream, quantizzazione, DSP, ecc), mentre la classe D lavora in maniera totalmente analogica (non ci sono dati, 0 e 1, ecc..).

Piccola digressione:
Audiopower (azienda italiana produttrice di elettroniche in classe D e SMPS) aveva in progetto, forse ancora oggi, una nuova tipologia di classe che prende direttamente un segnale PCM e, tramite elaborazioni digitali, va a pilotare lo stadio finale come accade nei classe D e T.
In pratica un amplificatore totalmente digitale, che funziona solo con ingressi digitali e senza conversioni analogiche al suo interno.
Giusto per curiosità.

[zetapi]

molto esauriente,grazie.

[Maddex]

Esauriente ! In pratica gli ucd sarebbero una evoluzione dei classe B

[Kappagi]

gli Ucd sono la classe A dei classe D

ma gli NC400 non li ha provati ancora nessuno??

[Maddex]

Io no, ma spero presto Di finire i lavori a casa, costano..
Poi volevo costruirmi il finale dedinitivo.

[pergo]

Esauriente ! In pratica gli ucd sarebbero una evoluzione dei classe B

B?

[Maddex]

Esauriente ! In pratica gli ucd sarebbero una evoluzione dei classe B

B?

A-B ce vuoi

[Maddex]

Tapatalk mi sta rompendo. Doppione

[pergo]

se per evoluzione intendi il "futuro" dell'amplificazione: speriamo.

se per evoluzione intendi come "circuito": assolutamente no (non hanno nulla in comune)