Sìsì, l'avevo inteso, avevo voluto prendere la palla al balzo per mettere in discussione tutta questa ricerca spasmodica dell'hertz più vicino allo zero, che trovo da sempre al limite dello sterile.drews ha scritto: Io parlo della teoria delle trombe e delle loro applicazioni pratiche.
Un po' come la stessa cosa con i cavi
Ma non è solo questione di incisioni, è che la maggior parte delle volte, anche dove le bassissime ci siano, mediamente sono figlie della post-produzione, indipendentemente dalla loro qualità e livello in db.drews ha scritto:Volutamente lascio fuori il discorso incisioni
Persino le orchestre più corpose, difficilmente arrivano così in basso.
Non parliamo poi del rock, specialmente live, ma cmq in generale praticamente del tutto alieno da frequenze giusto sotto i 40Hz o poco meno.
Nel jazz, ci vuole una sezione fiati del super-ostia con tromboni, fagotti, corni e clarinetti bassi che raramente si trovano.
La disco (quella attuale), pur essendo forse il genere che più facilmente scende in basso, non la conto, il solo fatto di desiderare di spendere fortune per riprodurla mi pare inconcepibile, ma di novo è questione di gusti, per carità.
Non a caso ai tempi d'oro, se c'era una cosa che diceva giustamente l'altrimenti un po' troppo guascone Bebo M., era che per provare i VERI bassi c'era ben poco ed infatti cadeva sempre sullo stesso, ossia ll cmq bellissimo movimento "I Pini della via Appia" da "I pini di Roma" di Respighi.
Ecco, lì si può ragionevolmente desiderare di sentire i 20 Hz, perché LI' l'orchestra li ha emessi.
Ma resta il fatto che è un unico passaggio di breve durata su tutta la sinfonia complessiva.
Vale la pena?
Sì e no, è lì che si arriva a questa tua considerazione qui sotto:
drews ha scritto:Poi ognuno fa le sue scelte di compromesso che ritiene piu' adeguate