Come posso regolare l'amplificatore?
Come posso regolare l'amplificatore?
Salve a tutti, vorrei sapere come regolare il gain del mio amplificatore.
ho 4 amplificatori, due dedicati alla medio alta, uno alla medio bassa ed uno al subwoofer, con DSP.
ho un oscilloscopio, teoricamente avrei bisogno di rumore bianco a 0db oppure una traccia con hz fissi. ma QUALE tra le due?
se dovessi usare una traccia con hz fissi, ad esempio non posso usare una 100hz su un amplificatore dei tweeter dove ipoteticamente vi è un taglio attivo a 3000hz, corretto?
per il resto pensavo di collegare tutto l'impianto, scollegare gli altoparlanti, caricare la traccia nel DSP (che uso come sorgente), collegare l'oscilloscopio e regolare il gain di conseguenza
ho 4 amplificatori, due dedicati alla medio alta, uno alla medio bassa ed uno al subwoofer, con DSP.
ho un oscilloscopio, teoricamente avrei bisogno di rumore bianco a 0db oppure una traccia con hz fissi. ma QUALE tra le due?
se dovessi usare una traccia con hz fissi, ad esempio non posso usare una 100hz su un amplificatore dei tweeter dove ipoteticamente vi è un taglio attivo a 3000hz, corretto?
per il resto pensavo di collegare tutto l'impianto, scollegare gli altoparlanti, caricare la traccia nel DSP (che uso come sorgente), collegare l'oscilloscopio e regolare il gain di conseguenza
Re: Come posso regolare l'amplificatore?
viewtopic.php?t=13215&hilit=gain+e+rischio
Basta usare la funzione cerca
tra l'altro ti sono stati postati questi link nella discussione di presentazione, leggeteli

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Work in Progress
Re: Come posso regolare l'amplificatore?
Per la precisione post #14 se proprio si e' tanto pigri da non voler leggere tutto il threadrs250v ha scritto: ↑3 apr 2025, 23:25 viewtopic.php?t=13215&hilit=gain+e+rischio
Basta usare la funzione cerca
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Comuqnue no, non c'e' il link sul gain nei post di presentazione, ma il tasto "cerca" funziona bene!

Link tecnici "must read":
GUIDA CROSSOVER: viewtopic.php?f=5&t=15831
GUIDA GAIN: viewtopic.php?f=33&t=13215
BURN IN DRIVERS: viewtopic.php?f=33&t=15058
COMINCIARE SENZA BUTTARE SOLDI: viewtopic.php?f=20&t=14746
GUIDA CROSSOVER: viewtopic.php?f=5&t=15831
GUIDA GAIN: viewtopic.php?f=33&t=13215
BURN IN DRIVERS: viewtopic.php?f=33&t=15058
COMINCIARE SENZA BUTTARE SOLDI: viewtopic.php?f=20&t=14746
Aiuto regolazione ampli
Salve a tutti, volevo chiedervi delle informazioni riguardante la regolazione degli amplificatori del mio impianto
il mio è un impianto a 3 vie + subwoofer, completamente in attivo 4 Amplificatori + 1 DSP con tagli e segnali tutti separati.
ho un'oscilloscopio con la quale farò la regolazione dei gain, mi chiedevo però che "tono" debba usare; nei midrange e nei tweeter andranno due abola synthesis, i midrange lavoreranno dai 300hz ai 2500 (ipotetici) e i tweeter dai 2500 in sù (ipotetici)
che toni dovrei usare per regolare l'impianto?( non avrebbe senso un tono a 1000hz nell'amplificatore dei tweeter perché giustamente ho un taglio attivo dai 2500hz.)
Inoltre, spesso si consiglia di scollegare il trasduttore quando si fa la regolazione del gain dell'amplificatore, ma la bobina stessa del traduttore funge da carico resistivo e giustamente i Vrms erogati dell'amplificatore variano anche in base a quello, pertanto volevo conferme se andrebbe regolato col traduttore collegato (ovviamente facendo attenzione).
Ho già visto che vi sono alcuni discussioni aperte che spiegano come fare ma seppur lette e rilette non riesco ad applicarle al mio caso, potreste darmi una risposta con esempio in base al mio caso? grazie mille in anticipo a tutti
il mio è un impianto a 3 vie + subwoofer, completamente in attivo 4 Amplificatori + 1 DSP con tagli e segnali tutti separati.
ho un'oscilloscopio con la quale farò la regolazione dei gain, mi chiedevo però che "tono" debba usare; nei midrange e nei tweeter andranno due abola synthesis, i midrange lavoreranno dai 300hz ai 2500 (ipotetici) e i tweeter dai 2500 in sù (ipotetici)
che toni dovrei usare per regolare l'impianto?( non avrebbe senso un tono a 1000hz nell'amplificatore dei tweeter perché giustamente ho un taglio attivo dai 2500hz.)
Inoltre, spesso si consiglia di scollegare il trasduttore quando si fa la regolazione del gain dell'amplificatore, ma la bobina stessa del traduttore funge da carico resistivo e giustamente i Vrms erogati dell'amplificatore variano anche in base a quello, pertanto volevo conferme se andrebbe regolato col traduttore collegato (ovviamente facendo attenzione).
Ho già visto che vi sono alcuni discussioni aperte che spiegano come fare ma seppur lette e rilette non riesco ad applicarle al mio caso, potreste darmi una risposta con esempio in base al mio caso? grazie mille in anticipo a tutti
Re: Aiuto regolazione ampli
Ciao,
questo tema in effetti è stato trattato diverse molte qui sul forum ( viewtopic.php?t=13215 )
I punti essenziali da chiarire per evitare di incappare errori (in giro si scrive e si dice tutto e il contrario di tutto su tale argomento):
PREMESSA come sempre quanto segue è relativo a una configurazione SQ ovvero mirata a ottenere minima distorsione (e non massima pressione acustica a scapito della distorsione).
Spero di aver chiarito almeno in parte i dubbi.
questo tema in effetti è stato trattato diverse molte qui sul forum ( viewtopic.php?t=13215 )
I punti essenziali da chiarire per evitare di incappare errori (in giro si scrive e si dice tutto e il contrario di tutto su tale argomento):
PREMESSA come sempre quanto segue è relativo a una configurazione SQ ovvero mirata a ottenere minima distorsione (e non massima pressione acustica a scapito della distorsione).
- Per la taratura della sensibilità di un, qualsiasi, amplificatore è bene basarsi sul dato della potenza nominale, ovvero partendo dalla potenza nominale calcolare la tensione efficace e quindi regolare la sensibilità avendo quel target, cioè NON usando un oscilloscopio per "cercare il limite oltre il quale il segnale è segato..." (per i dettagli rimando al thread dove anche questo specifico aspetto è stato trattato)
- Nel caso in cui la sorgente connessa agli amplificatori sia un dsp ciò che occorre fare è porre il dsp in configurazione totalmente flat (zero equalizzazione, nessun crossover impostato) quindi applicare segnale al suo ingresso in modo che raggiunga il livello di uscita di 0dBfs ovvero il livello nominale di uscita (ad esempio 4Vrms, naturalmente dipende dalle specifiche del dsp) e quindi di conseguenza regolare la sensibilità degli amplificatori connessi (con i diffusori NON collegati, ovvero in assenza di carico) in modo che rispetto a tale livello di ingresso raggiungano la potenza nominale (ovvero livello di tensione in uscita corrispondente a tale livello, con la "solita" procedura ennemila volte menzionata nel "solito" thread..).
- La procedura di regolazione della sensibilità va effettuata PRIMA della taratura acustica (che disponendo di un dsp naturalmente è poi bene effettuare con l'ausilio di microfono e software di misura, argomento trattato in diversi altri thread) e quindi NON va più modificata (ovvero è bene gestire la taratura acustica esclusivamente agendo sui controlli del dsp e NON sulla regolazione della sensibilità degli amplificatori).
- Senza voler qui ripetere i concetti, per i quali rimando sempre al thread di cui sopra, il nocciolo è che una volta fatto il "punto fermo" della taratura della sensibilità la successiva fare di taratura acustica (ovvero correzione della risposta del sistema in ambiente) verrà attuata tramite i controlli del dsp nella modalità "a togliere" ovvero andando ad attenuale (agendo sui livelli di uscita dei singoli canali ovvero le vie di emissione) e naturalmente anche tramite equalizzazione (qui non mi addentro nel molto più vasto tema dell'uso del dsp), ciò solo per dire che, in questo modo, la taratura risultate finale sarà, sicuramente, tale per cui nessuno degli amplificatori, in nessuna condizione di volume di riproduzione, fuori dal regime di funzionamento lineare ovvero NON andrà in distorsione ne tantomeno in clipping (sembra un'ovvietà ma il nocciolo è proprio questo).
- Riguardo il tono di test da riprodurre (attraverso il dsp in questo caso) per effettuare la taratura della sensibilità degli amplificatori avendo ben chiaro che esso (il dsp) sarà in questa fase impostato flat e senza crossover non occorre assolutamente riprodurre toni a frequenza diversa in quanto comunque a parità di livello di segnale in ingresso (a prescindere dalla freqiuenza) il livello di uscita del dsp (di tutti i canali del dsp) sarà lo stesso (non hai specificato quale sia il dsp, in generale tutti i modelli recenti hanno la possibilità, tramite il software di gestione di visualizzare il livello di uscita in tempo reale, ovvero indicazione del livello rispetto alla soglia massima di 0dBfs).
- Se per misurare il livello di uscita degli amplificatori si utilizza un multimetro è bene utilizzare un tono a frequenza non superiore a 100Hz (oltre tale frequenza i multimetri economici danno lettura Vrms non attendibile), se invece si utilizza un oscilloscopio (presumo di tipo digitale quindi tipicamente con indicazione diretta del valore Vrms) la questione non si pone, normalmente si usa tono 1kHz.
- La procedura di taratura delle sensibilità degli amplificatori che ho citato (che, nuovamente, trovi dettagliata nel thread dedicato) prevede che non vi sia carico connesso agli amplificatori, ciò non falsa la taratura in quanto basata sul dato di potenza nominale ovvero avendo la certezza (a meno che la potenza dichiarata di un dato falsato per eccesso, ovvero il produttore dell'amplificatore non sia serio...) che l'amplificatore sia in zona di funzionamento lineare cioè che il livello di uscita non cambia, se non in modo non determinate ai fini della taratura, con o senza carico, tenendo presente che si sta effettuando una misura non in regime dinamico, non si tratta di "mettere alla prova" l'amplificatore o "trovare il suo limite oltre le specifiche".
Spero di aver chiarito almeno in parte i dubbi.
Re: Aiuto regolazione ampli
Grazie Etabeta, già mi hai tolto molti dubbi.
i Synthesis in ogni caso sono dichiarati 50w x 2, il fatto è che sono sottodichiarati.
Comunque, ricapitolando, prendo il DSP, completamente in flat, imposto col DRC il volume a 0db (presumendo non distorga, non penso), collego gli amplificatori e inietto il test tone (1khz 0db) e regolo i gain di conseguenza; dal programma successivamente applicherò varie attenuazioni e equalizzazioni.
Il DSP in questione è un Phoenix Gold ZQDSP12 Alla quale Salvatore Scognamiglio ha effettuato un recap completo Nichicon e cambiati gli operazionali in muses 8825 conviene fare le regolazioni su banco o in macchina?
(in macchina monto un pacco di litio titanato da 40ah ed una batteria di condensatori da 500 farad, ho una tensione di 14.3/14.4v a macchina spenta, (rimane tale anche ad accesa)
i Synthesis in ogni caso sono dichiarati 50w x 2, il fatto è che sono sottodichiarati.
Comunque, ricapitolando, prendo il DSP, completamente in flat, imposto col DRC il volume a 0db (presumendo non distorga, non penso), collego gli amplificatori e inietto il test tone (1khz 0db) e regolo i gain di conseguenza; dal programma successivamente applicherò varie attenuazioni e equalizzazioni.
Il DSP in questione è un Phoenix Gold ZQDSP12 Alla quale Salvatore Scognamiglio ha effettuato un recap completo Nichicon e cambiati gli operazionali in muses 8825 conviene fare le regolazioni su banco o in macchina?
(in macchina monto un pacco di litio titanato da 40ah ed una batteria di condensatori da 500 farad, ho una tensione di 14.3/14.4v a macchina spenta, (rimane tale anche ad accesa)
Re: Aiuto regolazione ampli
Attenzione a non cadere nelle, frequenti, "leggende metropolitane" riguardo le "potenze sottodichiarate".
Spesso infatti ci si culla nell'idea che questo o quel marchio dichiari sistematicamente potenze nominali inferiori a quelle reali e quindi si dia per scontato che da quegli amplificatori sia possibile ottenere erogazione di potenze comunque superiori ma... spesso non si tiene conto di alcuni fattori che essenzialmente sono (non mi addentro qui in dettagli tecnici, l'intento ora è solamente evidenziare gli aspetti di cui tenere conto nelle considerazioni):
- Il valore di distorsione (THD%) riferito al livello di potenza nominale dichiarata rispetto a quella, finanche superiore, ottenuta. Detto in altri termini: un valore di potenze, come numero, se non è associato a una misura di distorsione non ci dice nulla relativamente alla qualità di riproduzione (e appunto, tutti i costruttori, seri, indicano sempre il valore di THD% relativo alla potenza nominale dichiarata).
- Nel caso di amplificatori con sezione di alimentazione dei finali di tipo regolato (ovvero stabile al variare della tensione di alimentazione dell'amplificatore) piuttosto che non regolato si ha come conseguenza (nel secondo caso) che al salire della tensione di alimentazione sale anche il llimite del livello del segnale in uscita oltre il quale subentra distorsione/clipping (e quindi della potenza, a patto che la sezione di alimentatore e finali siano in grado di erogare sufficiente corrente)
- Riallacciandomi a quanto ho scritto prima la mia raccomandazione è, invece, di basarsi sul dato di potenza nominale dichiarata che di norma è riferito ad un livello di THD% piuttosto basso (solitamente specificato). In un impianto SQ (per come io lo intendo io ma, penso, oggettivamente) al primo posto andrebbe la qualità di riproduzione, rispetto a qualche Watts in più (che poi si traduce spesso in differenze davvero limitate in termini di pressione acustica). Quindi per concludere questo punto: ciascuno è naturalmente libero di prendere il riferimento di potenza che ritiene, ma è essenziale aver chiaro il livello di distorsione a cui esso è relativo e valutare di conseguenza come meglio procedere valutando se propendere per la pressione sonora pittusto che la qualità/pulizia/dettaglio di riprodizione. Tieni presente che il fattore determinante relativamente alla fatica d'ascolto è proprio la distorsione.
Qui c'è qualcosa che non torna nei numeri: 33Vrms equivalgono a 270Wrms si 4Ω, è inverosimile per un ampli dichiarato 50Wrms come misura di tensione anche se effettuata in assenza di carico, un qualsiasi amplificatore dimensionato per erogare 50Wrms nominali su 4Ω (quindi 14.14Vrms ovvero 40Vpicco-picco) tipicamente ha tensione di alimentazione dei finali (e il livello di uscita non può superare tale tensione, nemmeno con corrente zero, in assenza di carico) non oltre i 30V duali (quindi 60Vpp), mentre 33Vrms sono 93Vpp, presumo quindi ci sia stato un errore di misura.Turi Seta ha scritto: ↑27 apr 2025, 21:27 i Synthesis in ogni caso sono dichiarati 50w x 2, il fatto è che sono sottodichiarati, oggi ho provato con un test tone a 1khz -3db (prima che ricevessi la tua risposta) e solo dopo i 33/34Vrms la sinusoide iniziava leggermente a squadrare (in un solo canale).
Ma, numeri a parte, in ogni caso, il mio consiglio, ribadisco nuovamente, è quello di basarsi sulla potenza nominale dichiarata e non sul cercare il limite del clipping, a occhio, con l'oscilloscopio, ciò in quanto, oltre al motivo che ho esposto nel post precedente, distinguere a occhio la distorsione (ma prima che sia davvero elevata, perlomeno secondo criteri Hi-Fi) non è cosa facile:
Nella seconda immagine, dove incomincia a notarsi una "piccola" deformazione (piccola a occhio appunto) si è già a THD non trascurabile.
E' del tutto indifferente ai fini delle misure se la tensione di alimentazione del dsp è 12 piuttosto che 14.4V in quanto di certo ha l'alimetazione regolata e in ogni caso il livello di uscita massimo nominale è sempre fisso e assolutamente non in funzione della tensione di alimentazione, semmai è essenziale che in nessuna condizione (e di questo occorre tener conto poi a configunzione del dsp compeltata ovvero impianto concluso) nessuna delle uscite (ovvero nessuno dei DAC) vada oltre il limite dello 0dBfs (che corrisponde poi, nel dominio analogico al livello nominale di uscita dei canali di sucita) che è il limite oltre il quale subentra il clipping digitale che ha conseguenze nefaste e nette, ancor più del tipicamente più graduale fenomeno di distorsione in un amplificatore.
Per questo motivo il software di configurazione dei dsp includono sempre (o almeno dovrebbero se sono realizzati con criterio, non conosco nello specifico il tuo dsp ma confido non sia da meno) indicazione, in tempo reale, quantomeno del clipping piuttosto che, auspicabilmente, del livello (indicazione del margine, valore di picco e medio, rispetto a 0dBfs, vedasi il PC Tool dei dsp Helix per esempio, funzione molto utile).
Gli aspetti di cui tenere conto come vedi sono diversi, tra loro interdipendenti, d'altronde ogni impianto è una catena di riproduzione dove ogni elemento determina il risultato finale.
PS: Ho visto ora che avevi già avviato un thread analogo, ho spostato quindi i post del 2° thrrad in quello precedente. Cortesemente non avviare più di un thread avente lo stesso argomento.
Re: Aiuto regolazione ampli
Grazie per le spiegazioni in più.. già mi è molto più chiaro
per il thread non ricordavo neanche lo avessi aperto, in ogni caso non avevo ricevuto delle vere e proprie risposte, in ogni caso mi hai delucidato tu, grazie ancora
per il thread non ricordavo neanche lo avessi aperto, in ogni caso non avevo ricevuto delle vere e proprie risposte, in ogni caso mi hai delucidato tu, grazie ancora
Re: Come posso regolare l'amplificatore?
Secondo me hai letto quella tensione perché senza altoparlanti collegati il passaggio di corrente è minimo, quindi anche la caduta di tensione sui transistor finali tende a zero.
Per questo motivo è meglio attenersi al dato nominale, diversamente bisognerebbe procurarsi un carico fittizio che sopporti la potenza dell'amplificatore per fare il test nelle condizioni reali.
Con l'oscilloscopio secondo me non si riescono a vedere i valori minimi (come devono essere) della distorsione, non è lo strumento più adatto
Per questo motivo è meglio attenersi al dato nominale, diversamente bisognerebbe procurarsi un carico fittizio che sopporti la potenza dell'amplificatore per fare il test nelle condizioni reali.
Con l'oscilloscopio secondo me non si riescono a vedere i valori minimi (come devono essere) della distorsione, non è lo strumento più adatto
Re: Come posso regolare l'amplificatore?
Il valore misurato (33Vrms = 93Vpp = +/-46.5V duali) non è comunque, assolutamente, plausibile per un, qualsiasi, amplificatore progettato e dimensionato (anche fosse sovra-sovra-sovra dimensionato in termini di tensione applicata ai finali) per erogare 50Wrms su 4Ω.
In generale la sezione di alimentazione di un amplificatore car audio (a parte i "booster" da 10-15Wrms) è costituita da un convertitore (survoltatore) DC-DC che eleva i canaonici 12-14V a una tensione duale (simmetrica rispetto al riferimento di massa) che è dimensionata in modo da consentire la necessaria dinamica di uscita fino alla potenza nominale più un certo margine necessario per poter garantire il funzionamento in regione lineare dei transistor finali di uscita (il picco del segnale di uscita tipicamente è sempre di alcuni Volt inferiore alla tensione applicata sui finali, ciò varia a seconda del tipo di transistor e se sono BJT piuttosto che mosfet).
Nel caso di un amplificatore dimensionato per erogare 50Wrms su 4Ω (quindi 14.14Vrms ovvero 40Vpicco-picco) anche volendo davvero tenersi un margine molto molto ampio è inverosimile stabile progettualmente una tensione di alimentazione dei finali superiore a 30V duali (più verosimilmente e concretamente verso i 25V duali)
Dietro tale scelta sta il fatto che occorre dimensionare di conseguenza il trasformatore (elemento essenziale della sezione di alimentazione), a parità di dimensione fisica del trasformatore (non mi addentro troppo, accenno solo il fatto che occorre dimensionare gli avvolgimenti primario e secondario) se decido di avere tensione più elevata sul secondario, a parità di potenza (supportata dal trasformatore) scenderà la corrente massima erogabile, per questo motivo non sarebbe proprio sensato realizzare un amplificatore per erogare 50Wrms su 4Ω i cui finali sono alimentati a 46V duali (a meno che, ma dovrei vederlo con i miei occhi, sia dichiarato 50Wrms e invece eroghi effettivamente oltre 200Wrms...).
Riguardo la tensione in uscita in rapporto alla corrente erogata (dalla sezione di alimentazione e dai finali ovviamente) in condizione di assenza di carico esterno chiaramente la corrente erogata è pressoché zero, l'amplificatore si comporta quindi come un amplificatore di tensione [* vedi nota] che eroga potenza quasi nulla, chiaramente la tensione di uscita non potrà, comunque, mai superare quella applicata ai rami di alimentazione dei finali (anzi, tipicamente sarà alcuni Volt inferiore fintanto che l'amplificatore lavora in zona lineare, poi si verificherà clipping). Ma a parte ciò un amplificatore (se correttamente progettato) è dimensionato in modo tale che anche applicando un carico di impedenza minima (ma sempre entro le specifiche) e arrivando a erogare la massima potenza (ammessa per quella impedenza di carico) la tensione generata dalla sezione di alimentazione si mantenga prossima a quella prevista così come, in uscita, i transistor finali siano in grado di erogare corrente prossima a quella massima fornita dall'alimentatore ovvero non si dovrà verificare che si "siedono" ne l'alimentatore ne i finali. Cioè sarebbe del tutto anomalo che la sezione di alimentazione sia di 46V duali a vuoto per scendere a 30 o anche 25V erogando la potenza nominale (o anche, esagerando, ipotizzando davvero una potenza molto molto sottodichiarata) pure del 20-30% superiore.
[*] Nota: In un amplificatore lineare (quindi fintanto che lavora in zona lineare, ovvero non si "abusa", cioè si sta entro i limiti delle specifiche) il segnale in uscita è una funzione, appunto, lineare del segnale di ingresso, non della tensione di alimentazione e nemmeno della corrente erogata (chiaramente sempre se si rimane entro i limiti progettuali cioè in base a come quell'amplificatore è stato dimensionato).
Confido di aver dato i miei 2 cent riguardo l'argomento, spero di non aver confuso ulteriormente le acque