Non pensare che un’Alfa Brera sia diversa da una Panda come sistemi di montaggio dei rivestimenti. Ho smontato auto da diverse decine di migliaia di Euro ed anche qualcuna da qualche centinaio di milioni, nel periodo dell’attività. È una cosa che “spaventa i non addetti ai lavori”, ma si fa. Certo, le operazioni ripetute causano “allentamenti degli incastri” che è meglio evitare se non necessari. Ne convengo.
E su di un’auto particolare, se fai danni costa di piú o addirittura peggio: non si trova la roba.
Per questo avrei fatto diversamente, in ottica di miglioramento del sistema originale. Soprattutto se la uso poco e mi interessa relativamente la “perfezione”.
Lo avrei pensato da zero in “chiave moderna”, dati i paletti che è sempre necessario mettere in questi casi. Perchè consente di raggiungere i risultati globalmente migliori con il minor numero di apparecchiature. Incredibile eh? Eh.. Finchè ne sei convinto tu, certamente si.
Per quanto riguarda il mio sistema, se lo avesse installato un professionista esperto, certamente sarebbe costato altri 500/600 Euro di manodopera compresa la prima taratura che, se il sistema è ben pensato dall’origine, si fa in una giornata. Poi ci sarebbe da dire che “se va bene alla prima stesura”, rispetto alle aspettative, può anche rimanere tale per anni.
Ma lo deve fare un installatore “entrato nell’era moderna”. Non quelli bravi solo con le rifiniture. Quelli che si sono studiati la materia e fanno sovente questo tipo di interventi.
Devo ammettere che non sono molti.
A me, Perry, che è uno di quelli che fa i ritardi temporali in passivo, ovvero uno dei migliori in assoluto in Italia e che ha il laboratorio vicino a Reggio Emilia, sentita la prima auto che feci con il 4.9 bit, che ancora non conoscevo nessuno ne mi ero interessato alle misure, disse: per tararla, se occorre tutta la giornata, servono anche 200/250 Euro. Era il 2019, se non ricordo male.
Non la feci fare perchè appunto è il mio hobby. Decisi di applicarmi io, dopo aver sentito ad un suo raduno mitico. Diverse auto fatte da lui e da altri bravissimi, che suonavano come non avevo mai sentito prima: altoparlanti non individuabili, stage davanti a te come in casa sul divano, solo un po’piú poccolo. Auto che “sembra piú grande”. Tanto che in particolare una Picasso mi stupí perchè sembrava che avesse gli altoparlanti due metri fuori dalla macchina!

Davvero cos’è MAI SENTITE. E capii che il car audio fatto seriamente è una cosa diversa da quello che si sente in giro normalmente.
Io ci metto l’anima e le ore, perchè sto imparando. Applicare la teoria, in pratica, comporta la conoscenza di tanti aspetti delle misurazioni in abitacolo che ti fai con l’esperienza, affinando sia le tecniche di ripresa che di interpretazione di quanto hai ripreso. Mi sta venendo bene, dati gli ultimi sviluppi. Del mio sistema adesso DAVVERO, rimpiango di non aver tenuto l’ampli separato per il sub. Perchè adesso si sente che in basso non c’è quella precisione e finitura che vorrei. E prossimamente cambierò amplificazione, se me lo potrò permettere. Un ampli mono per il sub ed un 4 canali per il fronte anteriore, come prima. Occuperò anche il sotto sedile lato guida, via..
Come dicevamo in precedenza, il microfono misura dei segnali. Con questo metodo indiretto devi capire cosa fa poi la musica. In mezzo c’è IL SAPERE. Che non è “magia”, ma “cultura tecnica”. Piano piano.. Si può fare. Se si ha fretta o non è cosa per noi, si trova uno bravo.
Tornando a noi, io, se avesse letto la USB ed i file wav, avrei lasciato la sorgente di serie. Che a livello audio sicuramente non è peggio della “cinesona” collegata in high level. E avrei messo un buon DSP amplificato, come ad esempio un Helix P-Six. O un Mosconi Pico 6 canali. Sub doppia bobina (perchè il P-Six è un 6 X 120 RMS ma non si può collegare a ponte) fatto fare, eventualmente, come il tuo, e altoparlanti anteriori in predisposizione. Magari per verificare, anche quelli di serie per vedere come suonano. Naturalmente alimentati in multi amplificazione.
Ovviamente trattamento interno della porta, imprescindibile, se si sostituiscono i woofers di serie.
FINE DEI LAVORI.
l P-Six, come gli altri DSP amplificati anche piú economici e di maggior potenza, sono cominciati a spuntare 10 anni fa’. Se usati come devono essere usati, non come il tuo, sono una rivoluzione.
Ma se non riesci ad entrare nell’idea che un crossover passivo come il tuo non ha nemmeno la piú flebile speranza di funzionare correttamente nel tuo contesto, e che la differenza con un sistema tarato (attivo o passivo “alla Perry” non cambia) è ABISSALE, stiamo parlando di NIENTE.
Alla fine l’ho detto. Tanto lo so che si fa per dire.
Sul cavo ottico, ha il potere di isolare galvanicamente la sorgente dal DSP. Quindi, se il problema è quello, e la radio cinese ha l’uscita ottica, risolvi il problema dei rumori e (probabilmente) di gran parte della “coperta”. Perchè dovrebbe “sganciare”? Lo fa con il tuo DSP se cambia la frequenza di campionamento dei brani. Ma se la sorgente esce sempre uguale, non dovrebbe. Ed in ogni caso vale anche per l’elettrico eh.. Non è una questione di “ottico”. Ma di segnale SPDIF e di Bit One.
Secondo me, dato che la cinesona c’è l’hai e il DSP pure, valeva sicuramente la pena di provare. Al massimo il DSP si cambia DOPO. Ed il cavo rimane.
Ciao!
