Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

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Darios
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#121

Messaggio da Darios »

No, sbagliato...

Lo puoi mettere anche full, come anche 80Hz, dipende dai tuoi gusti, se c'è il sub, se e quanto regge la portiera a vibrazioni,
quanto volume vuoi raggiungere, a distanza non c'è una risposta esatta! ;)
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Delirium
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#122

Messaggio da Delirium »

La tabella è molto interessante salta all'occhio il fatto che la distorsione sia in funzione della potenza.
Cioè la potenza nominale non è solo una, ma dipende come sappiamo da quanto gli ti "tira il collo" e al numero dei canali utilizzati.
Questo è anche soprattutto a causa del circuito di alimentazione interno all'amplificatore che è solo uno e pertanto rappresenta un collo di bottiglia.
Andrebbe aggiunto che se usato per un due vie in attivo secondo me la potenza inviata ai tweeter è minore di quella che va ai woofer.
Però io non mi spiego una così grande differenza a 4 ohm dichiarano:
4x120W
2x440W ?
in pratica è sempre il discorso dell'alimentatore?
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ozama
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#123

Messaggio da ozama »

Per tarare il gain, devi mettere l’amplificatore in FULL.
Per tarare il gain GLI ALTOPARLANTI NON VANNO COLLEGATI.
SOLO una volta tarato il gain, farai le impostazioni dei filtri e collegherai gli altoparlanti.
La taratura del gain, STABILISCE IL LIMITE MASSIMO DI PILOTAGGIO DELL’AMPLIFICATORE, dato il segnale massimo A BANDA INTERA DA 20 a 20.000 Hz che è in grado di fornire la sorgente.
Questo è lo scopo.
Siccome per poter usare un tester COMMERCIALE adatto a misurare la tensione di rete a 50 Hz, quella presente nelle prese elettriche di casa, adotti L’ESPEDIENTE di utilizzare un tono a 50 o (100, che in genere vengono letti lo stesso) Hz, aggiungendo dei filtri passa alto o passa basso che lavorano in quella zona di frequenze, vai ad attenuare il segnale prima che arrivi allo stadio finale. E sballi la misura. :hmm:
Solo dopo aver fatto la taratura potrai inserire i filtri in base a quello che devi fare. :yes:
Ciao! :)

PS:
Data la scarsissima versatilità che offre il crossover elettronico di un tipico amplificatore a 4 canali, nella mia esperienza, spesso (non sempre eh..) per incrociare due vie alte è più opportuno usare il crossover passivo fornito con il kit.
Dipende dalla situazione di installazione e dalla eventuale presenza di regolazioni nel filtro. Che almeno sono separabili per i due canali.
Per fare una taratura appena meglio di niente, serve ben altro che un crossover nel quale non si possono impostare non solo pendenze diverse sui due rami passa alto e passa basso, ma nemmeno banalmente i livelli della singola via. Va giusto “bene” per il sub, perchè non si ha niente di meglio del filtro elettronico e sollevare I woofers dalla gamma bassissima comporta un miglioramento della dinamica. Ma far “sparire il sub” è molto difficile.
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Ice_maiky
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#124

Messaggio da Ice_maiky »

ozama ha scritto: 31 ago 2024, 15:55 Siccome per poter usare un tester COMMERCIALE adatto a misurare la tensione di rete a 50 Hz, quella presente nelle prese elettriche di casa, adotti L’ESPEDIENTE di utilizzare un tono a 50 o (100, che in genere vengono letti lo stesso) Hz, aggiungendo dei filtri passa alto o passa basso che lavorano in quella zona di frequenze, vai ad attenuare il segnale prima che arrivi allo stadio finale. E sballi la misura. :hmm:
Solo dopo aver fatto la taratura potrai inserire i filtri in base a quello che devi fare. :yes:
Ciao! :)
Grazie per il messaggio e scusate l'assenza, sto ultimando il progetto e poi magari posterò alcune foto.

Ho solo un dubbio, perchè leggo tante casistiche.

Ho tarato l'amplificatore con l'ausilio di un multimetro.
Sorgente con tutte le impostazioni e EQ in flat.
Ho trovato i Vrms tramite formula V=sqrt(P*R)
Ho scaricato un file a 50Hz e 0db.
Riprodotto a volume massimo della sorgente con il kit a due vie scollegato e regolando il Gain ho raggiunto il numero dato dalla formula.

Ricollegati gli altoparlanti non ero molto soddisfatto.
Bassi poco presenti.

Allora ho impostato 'Rock' su EQ nella sorgente e messo +3 su impostazioni 'Bassi' e ripetuto la procedura di taratura.

E' una procedura corretta?

Leggo altri thread che indicano di mettere a 3/4 il volume sorgente (perchè?) e impostare tutto su flat.

Utilizzando un multimetro commerciale è preferibile utilizzare un test tone da 50 Hz o da 100Hz per tarare il gain per il mio kit a due vie?
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ozama
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#125

Messaggio da ozama »

Il kit non c’entra con la taratura del gain. La taratura del gain non influisce sul timbro.
Semmai puó essere che ti aspettavi un volume maggiore di quello che hai ottenuto. E capita perchè spesso i files musicali sono incisi più bassi di “0 db”. Per cui, con questi files, non sfrutti tutta la potenza dell’amplificatore. Perchè anche con il volume al massimo non raggiungi la tensione nominate in uscita.
La procedura di taratura del gain serve infatti per fare in modo che il tuo amplificatore, per un dato voltaggio in ingresso, fornisca il massimo voltaggio del quale è capace (in base ai dati di targa) in uscita.
Se con la musica non non arrivi alla tensione massima sulle uscite pre della radio, non piloti “fino in fondo” l’amplificatore. :)
Come detto nel post precedente, usi il file a 50 Hz perchè il tuo multimetro è fatto per misurare la tensione di rete pubblica, che è 240 V a 50 Hz. Per cui ha una banda passante ristretta, perchè è gatto per misurare la tensione A QUELLA FREQUENZA o al massimo ai 60 Hz dello standard americano.
Se il tuo multimetro potesse leggere tensione alternata a tutte le frequenze (quelli che hanno anche il frequenzimetro (lo vedi dalla portata “Hz”, e in genere possono leggere correttamente la tensione anche a 10/15 KHz..), potresti usare un file di qualsiasi frequenza audio compresa nel range di lavoro del tuo strumento, e dell’amplificatore. Anche quello a 100 Hz, Che solitamente viene letto da tutti i multimetri.
Puoi anche provare. Ma se cambia qualcosa, vuol dire che c’è qualche filtro inserito nell’impianto o che il tester non misura la stessa tensione perchè ha una banda passante troppo stretta.
Una volta tarato il gain, ovvero: per una data tensione in ingresso, ho una data tensione in uscita, questo vale per tutte le frequenze. Per questo lo devi fare con l’ampli senza filtri inseriti. Altrimenti i filtri agiscono sul tono a 50 Hz falsando la procedura.
Un problema che potresti avere con il file a 50 Hz, è se la radio è tagliata passa alto sulle uscite pre.
Di solito capita con le sorgenti originali delle auto moderne sulla uscita altoparlanti. Non sulle sorgenti after market sulle uscite pre. Tranne che per errore non hai lasciato tu un passa alto inserito.
Sulle radio originali, è un espediente per poter alzare di più il volume, quando si ha poca potenza a disposizione. Ma se lo facesse una sorgente after market sulle uscite pre amplificate, sarebbe un vero cesso, francamente.. ^^
Comunque sia, piuttosto che alzare il gain dell’amplificatore, è meglio usare il controllo toni per correggere il timbro. Se esageri ad esaltare i bassi, con i pezzi incisi a 0 db ed il volume al massimo, sforerai la regolazione del gain alle frequenze che hai esaltato con l’equalizzazione impostata. Quindi non sarai “completamente al sicuro” dalla saturazione dell’amplificatore. Ma per sfruttare anche i brani incisi bassi, è tipicamente un compromesso accettabile. Basta stare attenti ed abbassare, se distorce. ;)
In ogni caso, se ti mancano i bassi è una mancanza del sistema di altoparlanti. Non una questione di “gain”. :hmm:
Purtroppo due woofers da 165 cm in portiera, se non scegli gli altoparlanti “giusti” e non BLINDI le porte con un trattamento acustico accurato e MIRATO a contrastare soprattutto i cortocircuiti acustici, non producono bassi tellurici. Serve un sub nella sua cassa calcolata, per aggiungere quel “quid”. E in ogni caso, meno I woofers anteriori fanno bassi, più devi farti aiutare dal sub. E se le porte non sono trattate o gli altoparlanti sono “sbagliati”, ti tocca alzare l’incrocio, e finisci per sentire i bassi che vengono da dietro.
Il sistema è sempre un “delicato equilibrio”. :D
Ciao! :)
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#126

Messaggio da Delirium »

controlla anche la polarità dei woofer perché se uno è in controfase perdi proprio i bassi.
Poi se filtri in passivo può essere che il tweeter vada attenuato
le solite cose.
Pompare i bassi potresti avere distorsione
il loudness invece funziona solo a basso volume e si disattiva gradualmente con volumi più alti
io sulla mia 147 uso il fronte posteriore solo come rinforzo dei bassi si guadagna qualche db
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#127

Messaggio da Ice_maiky »

Spero di non figurare imbranato.

Quindi lo taro avendo tutto in flat, sorgenti e amplificatore.

Solo dopo, nel caso, potrei andare attorno solo a filtro passa alto o filtro passa basso.

E se non fossi soddisfatto dai bassi dovrei integrare con un subwoofer.

Le portiere sono state ben insonorizzate e i woofers alloggiano in un sostegno di mdf molto robusto.

Ma mi viene da chiedermi, l'equalizzatore della sorgente non viene mai utilizzato in nessun caso in sistemi con il gain di un amplificatore tarato?

Scusate la cocciutaggine.
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Darios
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#128

Messaggio da Darios »

Ice_maiky ha scritto: 6 set 2024, 17:57
Ricollegati gli altoparlanti non ero molto soddisfatto.
Bassi poco presenti.
Il wf ha una Fs di 60Hz

Dipende che "tipo" di bassi cerchi, se cerchi bassi da sub ci vuole il sub,
i 16.5cm sono dei mediobassi ;)
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ozama
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#129

Messaggio da ozama »

Ma certo che lo puoi usare. ^^
Considera che, come detto, le parti che vai ad equalizzare in positivo, potranno sforare la regolazione ottimale. Che ha lo scopo di impedire la saturazione dell’ampli. Ed è fatta sulla base dei dati dichiarati dal Costruttore. Quindi, quando alzerai il volume fino alla soglia alla quale hai regolato il gain, CON I BRANI INCISI FINO ALLO ZERO DB DIGITALE, su quelle frequenze che hai esaltato, potranno sforare la regolazione ottimale teorica. :)
La taratura del gain “scientifica” va bene come base. Ma è inevitabile che qualche compromesso lo si debba fare.
Se il tuo sistema di altoparlanti NON HA la risposta in frequenza che ti soddisfa SENZA CORREZIONI A MONTE, c’è poco da fare. Non la modifichi con il “gain”.
Tutto ció che è attenuazione (filtri passa basso, passa alto e passa banda, per esempio) non pone problemi.
Tutto ció che è esaltazione, in quella zona di frequenze dove vai ad esaltare, invece, sballa la regolazione.
Per dire: una esaltazione di 3 db, fatta con l’equalizzatore o il controllo toni, RADDOPPIA la tensione in uscita POTENZIALE della sorgente, A QUELLE FREQUENZE. Di conseguenza, RADDOPPIA la tensione di uscita POTENZIALE dell’amplificatore. “Potenziale” significa che se il volume è basso, l’ampli ce la fa. Invece, se il volume è a manetta, l’amplificatore arriva al suo limite e satura. Ovvero, va in clipping.
Per applicare la regola, devi tener conto del SEGNALE MUSICALE. CHE CONTIENE “TUTTE LE FREQUENZE” MA NON IN EGUAL MISURA. :hmm:
Se esalti di 3/4 db frequenze medie o alte, dove il segnale musicale è tipicamente molto sotto lo zero db digitale perchè l’orecchio è molto sensibile e basta poca pressione per percepire il suono “forte”, non sforerai mai, sostanzialmente.
Se esalti di 3/4 db la zona dei 30/150 hz, invece, avrai la pratica certezza di saturare con qualsiasi brano “ritmato”, QUANDO METTI IL VOLUME AL MASSIMO (quello definito durante la taratura) e PER I BRANI INCISI FINO A ZERO DB (quelli moderni prodotti da metà anni 90 in su o registrazioni precedenti rimasterizzate, in prevalenza). :D
Purtroppo in auto è necessario esaltare la porzione bassa dello spettro. Perchè il rumore di rotolamento copre da circa 300 Hz in giù il suono. Ed il cervello regola la sua soglia di percezione per ridurre questo disturbo. Di conseguenza la conformazione dell’impianto a macchina in movimento, deve tender conto di questo fatto. È per questa ragione che, dato che in portiera non è facile scendere in frequenza generando della pressione acustica importante, alla fine serve sempre il sub. Che con gli altoparlanti commerciali con frequenze di risonanza di 65/70 Hz, finisce per fare anche un po’ da woofer. :hmm:
Finchè non avrai deciso sul sub, non è un problema se esalti le basse frequenze per adattarle al tuo gusto.
Basta che quando alzi il volume stai attento alla eventuale distorsione. Che sarà più o meno presente a pressioni più o meno elevate, a seconda del contenuto del brano.
La regolazione del gain è alla fine un RIFERIMENTO. È frequente che lo si possa sforare leggermente per casi come questo. :yes:
Ciao! :)
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#130

Messaggio da Ice_maiky »

ozama ha scritto: 7 set 2024, 10:30 Ma certo che lo puoi usare. ^^
Capisco e grazie per le informazioni.

Quindi al rischio di essere petulante.

Quello che farò al momento è:

Sorgente con equalizzatore su 'Rock'

Bassi +3

Altoparlanti scollegati.

Test tone a 50Hz.

Volume al massimo.

Raggiungo con il multimetro il mio dato.

Ricollego gli altoparlanti.

Sto attento ad un eventuale distorsione a volumi elevati.

Posso procedere così?

La mia insicurezza è palpabile.
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ozama
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#131

Messaggio da ozama »

Se metti su “rock” e dai equalizzazioni, falsi l’uscita di base e sentirai ancora più basso. T_T
Ti ho scritto che puoi usare l’eq anche se fari con tutto FLAT ed il tono a 50 Hz. :yes:
POI fai le regolazioni audio come ti piace E STAI ATTENTO AL VOLUME. ;)
Ciao!
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#132

Messaggio da Kalimero »

ozama ha scritto: 7 set 2024, 10:30 Ma certo che lo puoi usare. ^^
Considera che, come detto, le parti che vai ad equalizzare in positivo, potranno sforare la regolazione ottimale. Che ha lo scopo di impedire la saturazione dell’ampli. Ed è fatta sulla base dei dati dichiarati dal Costruttore. Quindi, quando alzerai il volume fino alla soglia alla quale hai regolato il gain, CON I BRANI INCISI FINO ALLO ZERO DB DIGITALE, su quelle frequenze che hai esaltato, potranno sforare la regolazione ottimale teorica. :)
La taratura del gain “scientifica” va bene come base. Ma è inevitabile che qualche compromesso lo si debba fare.
Se il tuo sistema di altoparlanti NON HA la risposta in frequenza che ti soddisfa SENZA CORREZIONI A MONTE, c’è poco da fare. Non la modifichi con il “gain”.
Tutto ció che è attenuazione (filtri passa basso, passa alto e passa banda, per esempio) non pone problemi.
Tutto ció che è esaltazione, in quella zona di frequenze dove vai ad esaltare, invece, sballa la regolazione.
Per dire: una esaltazione di 3 db, fatta con l’equalizzatore o il controllo toni, RADDOPPIA la tensione in uscita POTENZIALE della sorgente, A QUELLE FREQUENZE. Di conseguenza, RADDOPPIA la tensione di uscita POTENZIALE dell’amplificatore. “Potenziale” significa che se il volume è basso, l’ampli ce la fa. Invece, se il volume è a manetta, l’amplificatore arriva al suo limite e satura. Ovvero, va in clipping.
Per applicare la regola, devi tener conto del SEGNALE MUSICALE. CHE CONTIENE “TUTTE LE FREQUENZE” MA NON IN EGUAL MISURA. :hmm:
Se esalti di 3/4 db frequenze medie o alte, dove il segnale musicale è tipicamente molto sotto lo zero db digitale perchè l’orecchio è molto sensibile e basta poca pressione per percepire il suono “forte”, non sforerai mai, sostanzialmente.
Se esalti di 3/4 db la zona dei 30/150 hz, invece, avrai la pratica certezza di saturare con qualsiasi brano “ritmato”, QUANDO METTI IL VOLUME AL MASSIMO (quello definito durante la taratura) e PER I BRANI INCISI FINO A ZERO DB (quelli moderni prodotti da metà anni 90 in su o registrazioni precedenti rimasterizzate, in prevalenza). :D
Purtroppo in auto è necessario esaltare la porzione bassa dello spettro. Perchè il rumore di rotolamento copre da circa 300 Hz in giù il suono. Ed il cervello regola la sua soglia di percezione per ridurre questo disturbo. Di conseguenza la conformazione dell’impianto a macchina in movimento, deve tender conto di questo fatto. È per questa ragione che, dato che in portiera non è facile scendere in frequenza generando della pressione acustica importante, alla fine serve sempre il sub. Che con gli altoparlanti commerciali con frequenze di risonanza di 65/70 Hz, finisce per fare anche un po’ da woofer. :hmm:
Finchè non avrai deciso sul sub, non è un problema se esalti le basse frequenze per adattarle al tuo gusto.
Basta che quando alzi il volume stai attento alla eventuale distorsione. Che sarà più o meno presente a pressioni più o meno elevate, a seconda del contenuto del brano.
La regolazione del gain è alla fine un RIFERIMENTO. È frequente che lo si possa sforare leggermente per casi come questo. :yes:
Ciao! :)
Scusate se mi intrometto ... non riesco a stare zitto! Ovvero non posso che inchinarmi di fronte a spiegazioni così chiare e che mettono in luce aspetti ai quali mai avrei sospettato di dover tenere conto. Sta bene che ogni orecchio (umano) è diverso ma avere coscienza e conoscenza della materia come nel caso di ozama cambia il modo di affrontare i "problemi". I complimenti a ozama in particolare non tolgono ovviamente nulla a tutti gli altri che intervengono in questo forum e ai quali va comunque il mio massimo rispetto. Le perplessità di Ice_maiky sono assolutamente ben riposte e fa bene ad esprimerle. Meglio essere tranquilli di aver capito bene piuttosto che applicare alla "sperindio " i consigli ricevuti. Ovviamente estendo i complimenti alla costanza e soprattutto alla pazienza dimostrata da tutti coloro che spiegano, rispiegano e spiegano ancora ...
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#133

Messaggio da Delirium »

L'equalizzatore si può usare come equalizzatore di ambiente, cioè per correggere le esaltazioni e attenuazioni causati dall'acustica dell'ambiente.
Oppure può essere usato per adattare il suono ai propri gusti personali o al genere ascoltato.
In studio di registrazione viene usato per definire i suoni e per escludere frequenze indesiderate
Il primo caso rientra nel concetto di hi-fi anche se in analogico la maggior parte degli equalizzatori alterano la fase del segnale quindi hanno anche un lato negativo
Nel secondo caso è contrario al concetto di hi-fi inteso come riproduzione della musica come è stata incisa, però i gusti personali non si discutono.
Di solito il preset "rock" ha pochi bassi se ricordo bene, comunque in generale quei preset hanno equalizzazioni pesanti che al mio orecchio sono inutilizzabili, l'eq andrebbe invece usato con parsimonia
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Re: Collegamenti Amplificatore di dubbia provenienza.

#134

Messaggio da ozama »

Ti ringrazio @Kalimero per l’apprezzamento. Qui siamo in tanti a cercare di aiutare.. Qualcuno (non io eh..) con competenze davvero elevatissime.. :yes:
Da appassionati di cerca sempre di indirizzare chi chiede, nella direzione giusta, ognuno in base alla propria cultura ed esperienza. Purtroppo spesso non si puó dedicare tanto tempo.. Ma quando si puó, si fa volentieri. E si spera sempre, scrivendo, che ció che si scrive possa essere utile non solo a chi ha posto la domanda, ma anche ad altri che magari inciampano nella discussione usando la funzione di ricerca del forum, per avere notizie su un argomento simile. :yes:
Ciao! :)
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