Dubbio su taratura gain in modalità master/slave

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SavyOne

Dubbio su taratura gain in modalità master/slave

#1

Messaggio da SavyOne »

Buongiorno..sarò molto veloce e sintetico :D
Quando si tara io gain con multimetro e oscilloscopio in un setup con due amplificatori collegati insieme come se fossero uno ( naturalmente supportano la modalità slave ) quando faccio le misure dovrò come logico procedere unicamente con la taratura del amplificatore master giusto?..
Questo diciamo e chiaro...ma ciò che non comprendo e se ad esempio uso un oscilloscopio il clipping apparirà allo stesso punto di qualora magari disattivassi la modalità slave?..tarando solo un ampli il punto del gain che tarero sarà diverso dal punto di qualora misurassi con la modalità slave attiva ..in poche parole chiedo se in slave il punto di taratura su dove impostare il gain cambia oppure no
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Etabeta
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Re: Dubbio su taratura gain in modalità master/slave

#2

Messaggio da Etabeta »

Ciao,
manca un dato di base, di quale amplificatore si tratta?
Nell'ipotesi in cui, nella modalità slave, la sensibilità sia fissa e quindi allineata al livello di uscita del segnale originato dal master allora la taratura della sensibilità andrà effettuata esclusivamente su quest'ultimo.

NOTA: riguardo la taratura della sensibilità (ovvero la taratura del gain) a mio avviso è meglio utilizzare il metodo basato sul valore dichiarato di potenza nominale (viewtopic.php?t=13215#p212002) ciò per due motivi:
  • Basandosi sull'osservazione "ad occhio" del segnale sinusoidale visualizzato su un oscilloscopio si noterà la distorsione quando il suo valore è già piuttosto alto (>1%)
  • La verifica tramite oscilloscopio dovrà essere fatta necessariamente con il carico, ovvero i diffusori, inseriti in quanto la sola misura "a vuoto" ovvero in assenza di carico (corrente erogata pari pressoché a zero) non può essere attendibile specie se si sta cercando il "punto limite" (ipotizzando di voler far erogare a suddetto amplificatore potenza superiore a quella nominale dichiarata)
In ogni caso, ipotizzando di effettuare la taratura sotto carico (diffusori collegati oppure quantomeno un carico resistivo pari all'impedenza nominale dei diffusori), è bene utilizzare l'oscilloscopio (dato per scontato che si tratti di un oscilloscopio digitale) nella modalità FFT ovvero visualizzando lo spettro e quindi l'insorgere delle armoniche spurie, ciò permette di misurare l'effettiva distorsione.
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