Beh, sono cambiati anche gli obiettivi..
Ora le auto devono suonare come gli impianti domestici. La musica deve venire solo da davanti. Sub compreso.
In fondo, allora non si faceva, perchè nessuno ci riusciva.
Il doppio fronte a prevalenza anteriore è sparito quando sono comparsi i primi processori DSP che con i ritardi temporali ed i filtri ad elevata pendenza a bassa frequenza hanno permesso di far DAVVERO suonare davanti il sub.
Poi, con l'avvento dei sistemi di misura a costi terreni come la Clio e le nuove competenze acquisite davli installatori, anche i crossover passivi sono diventati più prestanti. Non è solo questione di DSP. Insomma: è stata una evoluzione verso la correttezza di riproduzione.
Per quanto riguarda il doppio woofer, non è "sparito". Ma non è più così "risolutivo" grazie al fatto che il sub suona appunto "più davanti". Ed è una complicazione da incrociare..
In ottica SQ, un mediobasso da 165 o 180 è ampiamente sufficiente per riprodurre la gamma dai 50/60 Hz in su. Chi te lo fa fare di gestire l'incrocio di due woofers con un midrange, in un abitacolo, dove ti ritrovi tre sorgenti a tre distanze diverse che riproducono una fetta di di frequenze in comune, quindi da mettere in fase sul punto di ascolto? E per ognuno dei due canali? E non sei nemmeno seduto sul freno a mano?
Con un solo woofer è più semplice ottenere un incrocio con il medio, quindi fare in modo che la scena si alzi e si allarghi.
Se guardate, gli altoparlanti domestici che montano più woofers, sono configurati prevalentemente in due modi: il "D'appolito", con il tweeter in mezzo ai due woofers, o il "due vie e mezzo" (o "tre vie e mezzo").
Il primo sistema è simmetrico rispetto al punto di ascolto, in modo che la dispersione verticale sia simmetrica sul piano verticale. Il secondo sistema ha i due woofers tagliati diversamente: quello più basso è incrociato basso, quasi da sub. Quello più alto è libero in basso come il primo, quindi lavorano in parallelo. Ma in alto è tagliato in modo da incrociarsi con il midrange (o il tweeter). Così non lavorano in parallelo: solo un woofer deve essere incrociato e correttamente fasato con la via attigua. E la dispersione verticale rimane regolare per diversi angoli.
Se entrambi i woofers si incrociassero col medio (o con il tweeter), essendo i centri acustici a diverse distanze dal punto di ascolto, ci sarebbero dei buchi causati dal controfase lungo il lobo di dispersione verticale.
In casa, data la simmetria e la distanza dal punto di ascolto, comunque, "ci si puó lavorare". E infatti, ci sono diffusori a tre vie con doppio woofer in parallelo, non in configurazione D'Appolito. In auto, date le posizioni obbligate, è un troiaio..
Data la difficoltà di messa a punto rispetto al vantaggio teorico di 3 db del raddoppio del woofer, è praticamente sparito dai campi di gara.
Queste evoluzioni sono indirizzate dalla selezione naturale. Se una cosa non è "vincente", scompare a favore di altre.
Tutto questo, comunque, è storia. Vita vissuta. Esperienza.
Ciao!
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.