La differenza c'è e si sente sempre.
Ma la "quantità di differenza è differente" in base alla qualità della sorgente e del DSP.
Considera che per suonare un CD o un file da una chiavetta USB, devi convertire il suono inciso in digitale, in analogico.
Se colleghi la sorgente in analogico, il segnale viene convertito e preamplificato dalla sorgente, poi viene trasportato in analogico su cavi fino al DSP, quindi viene nuovamente convertito in digitale per poter essere gestito da quest'ultimo. In fine, convertito ancora in analogico per pilotare gli amplificatori.
Quindi hai molti punti critici.
Il primo è la "distorsione di quantizzazione", che rende il segnale convertito da analogico a digitale sempre una "interpretazione di quest'ultimo". E già questo processo avviene in sala di incisione. Quindi, se converti due volte, a prescindere dal peggioramento del rapporto s/n, che c'è ed è misurabile, ti allontani sempre di più dall'originale. E questo doppio processo è gestito sia dalle apparecchiature di registrazione che, poi, dal convertitore A/D del DSP. Quindi, no buono.
Il secondo è la preamplificazione ed il trasporto del segnale analogico, dove, soprattutto in auto, si perde molto della risoluzione a causa dello sfavorevole rapporto segnale/rumore causato dall'ambiente "difficile".
![T_T T_T](./images/smilies/TT-TT.png)
E non è questione di "cavi esoterici". Non c'è proprio nulla da fare, anche se il cablaggio e le alimentazioni sono curate.
Per capirci, sulla mia auto, che ha un DSP economico (AP4.9bit) ed aveva una economica e "anti audiofila" sorgente di serie collegata in high level (la pur sorprendente Fiat Uconnect Delphi) la differenza tra collegamento analogico e digitale era udibilissima. Sia per la scarsità della sorgente che per la economicità dello stadio di conversione A/D del processore. E mettiamoci anche in mezzo un inutile stadio di amplificazione di potenza.
Sulla Clio di
@Tammaro86 è presente ma (alle mie orecchie) decisamente molto meno evidente. Io sento più spostarsi leggermente gli oggetti nello spazio, che la differenza di grana e di timbro, nella commutazione diretta E NEL BREVE TERMINE***. Peró la sua auto monta una sorgente Alpine di classe elevata ed un Helix DSP mini. Che è un 6 canali solo pre, che costa 100 Euro meno del mio DSP amplificato da 70W x4 e 9 canali complessivi.
![^^ ^^](./images/smilies/%5E%5E.png)
Eh.. C'è una bella differenza di qualità, non solo di versatilità.
Con la connessione in digitale tra sorgente e DSP, comunque si saltano un sacco di cose. Ed è sempre presente una differenza udibile, oltre che strumentalmente misurabile. Quindi è sempre preferibile, se si puó attuare.
Comunque sia, la presenza di un DSP in auto, se si vogliono contrastare i limiti dell'ambiente e non di intende procedere con filtri analogici costosissimi e voluminosissimi, rigorosamente su specifica e che pochi in Italia sono in grado di sviluppare, è praticamente obbligatoria.
Quindi, se non è BUONO ed incorporato nella sorgente (che deve essere necessariamente di fascia alta), deve essere BUONO ed esterno.
![=) :)](./images/smilies/=%29.png)
Anche se connesso in analogico. Sempre meglio che non averlo.
![^^ ^^](./images/smilies/%5E%5E.png)
E posso dirtelo perchè ne sono fruitore.
Per quel poco che ho potuto sentire, quindi certamente opinabile, o sei "Perry" di Perry Audio", o almeno i ritardi temporali (e all'occorrenza) l'equalizzazione parametrica, li devi implementare digitalmente.
Almeno, se sei interessato a realizzare il classico impianto "SQ". Ovvero, con un timbro CORRETTO senza problemi evidenti di fase e con tutto sul fronte anteriore, ed una SCENA SONORA CORRETTA.
E se non intendi spendere un capitale per farti realizzare i filtri passivi con i ritardi analogici da uno bravo.
Perchè, ricordiamolo, non tutti abbiamo le stesse aspettative su come deve suonare un impianto. Quindi tutto in quest'ambito è opinabile.
Ciao!
***La differenza che si percepisce nel breve termine tra suoni molto simili, è una cosa. Il "disturbo" che crea un segnale meno risoluto (come la differenza tra segnale compresso e non, per esempio), è un'altra. Ed è percepibile come sensazione di diversa piacevolezza, solo dopo alcuni minuti. In quanto il nostro cervello "genera quello che gli manca dalla percezione". E svolge quindi un lavoro faticoso. Per cui si affatica nel lungo periodo più che nel breve. Di conseguenza, certe differenze diventano più evidenti e pesanti ascoltando per un tempo maggiore della commutazione diretta tra "A" e "B". E si manifestano tipicamente come maggiore "naturalezza" e "liquidità". Logicamente anche in funzione del tipo di differenze da compensare.
Sto apprezzando personalmente questo fenomeno a seguito della sostituzione della sorgente sulla mia auto, con un modello con uscita digitale che pilota il mio DSP direttamente alla frequenza di lavoro. E non servono files "HD" per percepire chiaramente le differenze.
![^^ ^^](./images/smilies/%5E%5E.png)
Sono di una evidenza sconcertante. Ma io partivo da una situazione decisamente disagevole..
![:D :D](./images/smilies/grin.png)
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.