FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

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synagryda
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FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#1

Messaggio da synagryda »

Non conosco questa tipologia di amplificatori. >Mi attirano per le loro dimensioni piccole, e per i bassi consumi rivelati.
Ho sentito pareri che dicono che per pilotare sub sono velocissimi e amano le basse impedenze.
Come si comportano su impedenze alte, tipo i 6 gli 8 ohm (sempre per pilotare in mono un sub)?
Attendo i vostri preziosi pareri tecnici.
Emanuele
Ps. Eventualmente quali potrebbero essere gli apparecchi papabili come brand?
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rs250v
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#2

Messaggio da rs250v »

Io ti posso rispondere per quello che è stata la mia prova iniziale sul mio finale, ma è una prova di pochi minuti per cui prendiala con le pinze
ho preso un mosconi pro 1/10 perche è uno dei pochi che puoi escludere il crox e funzionare a frequenza piena, non che lo userò mai cosi', ma perche i chip sono di ultima generazione e più raffinati, e perche il funzionamento è simile ai Hypex che ho avuto
l'ho collegato a 4ohm (a 2 non raddopa la potenza come gli AB tradizionali) e in modalita sound (ha due modalità sound e power 540W vs non mi ricordo :D )
il sub nuovo mai collegato e ascoltato prima, ha un bel controllo e modula molto bene il basso, molto veloce
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synagryda
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#3

Messaggio da synagryda »

rs250v ha scritto: 27 mag 2019, 23:59 Io ti posso rispondere per quello che è stata la mia prova iniziale sul mio finale, ma è una prova di pochi minuti per cui prendiala con le pinze
ho preso un mosconi pro 1/10 perche è uno dei pochi che puoi escludere il crox e funzionare a frequenza piena, non che lo userò mai cosi', ma perche i chip sono di ultima generazione e più raffinati, e perche il funzionamento è simile ai Hypex che ho avuto
l'ho collegato a 4ohm (a 2 non raddopa la potenza come gli AB tradizionali) e in modalita sound (ha due modalità sound e power 540W vs non mi ricordo :D )
il sub nuovo mai collegato e ascoltato prima, ha un bel controllo e modula molto bene il basso, molto veloce
Molto gentile, grazie!
E' proprio il settore che mi interessa, carissimo. Nell'ottica di montare tre finali, potenzialmente, mi piacerebbe ottimizzare la richiesta di energia all'impianto elettrico dell'auto.
I classe D oltre a essere di ridotte dimensioni d'ingombro, aspetto che non guasta per il sottoscritto, hanno un indice di rendimento molto alto.
sul sub sembrano molto indicati per la loro velocità nella restituzione dei transienti. Ma non ne ho mai ascoltato uno...
Ciao!
Manu
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#4

Messaggio da ozama »

I classe D, per ricostruire il segnale modulato dalla musica in PWM, utilizzano in uscita un filtro passa basso, che è calcolato in funzione dell'impedenza del carico, come avverrebbe per il passa basso di un woofer. :)
Nel caso degli amplificatori, il filtro deve filtrare una portante ad alta frequenza. Tipicamente, nei dispositivi moderni, 90/100 KHz. Per cui, non è "critico" come un passa basso a 5/600 Hz. ^^
Il risultato è che, per quanto concerne la risposta in frequenza, se l'impedenza è alta, tipo 8/10 ohm, si otterrà una esaltazione all'estremo della banda. Se l'impedenza è bassa, si otterrà, vice versa, una attenuazione. Parliamo di casi estremi da 1 a 10 ohm, e di valori di 2/3 db a 20 KHz.
Se per alimentare un pannello elettrostatico può essere certamente un problema (dato che, se non vengono presi provvedimenti, spesso arrivano sotto all'ohm a 18/20 KHz..), per un sub, non è un aspetto critico. :yes:
Sul controllo e sul raddoppio della potenza al dimezzamento del carico (che non avviene MAI, se non nell'amplificatore ideale, che NON ESISTE), dipende dall'alimentatore e dai semi conduttori utilizzati.. Che determinano l'impedenza di uscita, assieme al filtro sopra detto.
A parte la complicazione del filtro, implementato con diverse strategie, anche nel ramo di contro reazione (come nei moduli Apex, quindi non direttamente in serie all'uscita), non sono molto diversi classe AB e classe D.
Ciao! :)
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#5

Messaggio da Etabeta »

Concordo con le considerazioni di Ozama.
Aggiungo che l'ultima generazione di chip di amplificazione in classe D (in particolare quelli prodotti da Texas Instruments che è il principale attore in questo settore) sono molto evoluti,
oggi in un unico chip di dimensioni estremamente compatte si realizza, con l'aggiunta di pochi componenti esterni, un amplificare in classe D di prestazioni fino a qualche tempo fa non possibili.
L'ultima generazione di chip (ad esempio il TAS6424 utilizzato in alcuni Mosconi) è pilotabile direttamente in digitale (ingresso I2S) ovvero la modulazione PWM è gestita interamente nel dominio digitale, senza alcuna conversione intermedia (a vantaggio sia della qualità audio sia dei costi eliminando il convertitore D/A, l'ideale nei compatti DSP come i Pico appunto) e con frequenza di lavoro dell'ordine dei MHz (2MHz!!) rendendo possibile risposta in frequenza piatta fino oltre 40KHz (con flusso PCM 96kHz) sopratutto consentendo l'uso di filtri in uscita con taglio ben oltre la banda audio quindi eliminando alla radice ogni problema di sfasamento e linearità anche al variare del carico e contenendo i costi di realizzazione (tramite l'uso di induttanze di filtro più piccole di svariati ordini di grandezza, quindi meno costose e più compatte).

Insomma, se di pensa ad un classe D di ultima generazione i problemi che affliggevano in passato questo tipo di amplificatori sono stati brillantemente superati grazie appunto a chip di questo tipo, che rendono possibile la realizzazione di amplificatori (sopratutto dsp amplificati, dove in poco spazio sarebbe impossibile con tecnologie diverse amplificare molti canali) con eccellenti qualità audio (nell'intero spettro audio),
perfino molti audiofili "intransigenti" che (giustamente, visti i limiti che erano presenti) avevano bocciato in passato l'amplificazione in classe D si sono ricreduti.
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#6

Messaggio da Dude »

La domanda che a questo punto mi sorge spontanea è:

quali erano le problematiche originarie dei classe D, e in cosa consiste l'evoluzione che ora li fa suonare meglio?
Io sono per lo ius culturae al contrario.
Al primo "se io avrei" vai fuori dai c@glioni
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#7

Messaggio da Etabeta »

Le problematiche che minavano alle origini l'amplificazione in classe D erano (e sono tuttora, dipende da come è realizzato l'amplificatore, nel mio messaggio precedente mi riferivo allo stato dell'ultima generazione) legate al principio stesso del funzionamento (qui sarebbe improponibile spiegare in dettaglio come funziona un amplificatore in classe D, per chi volesse approfondire naturalmente le fonti online sono pressoché infinite).

In estrema sintesi il funzionamento è basato sulla modulazione PWM (Pulse-Width-Modulation ovvero un'onda quadra modulata nella durata del fronte attivo in base al livello del segnale audio in ingresso) il segnale in uscita presenta un'infinità di armoniche multiple della frequenza di oscillazione (fissa) dello stadio PWM,
se tale frequenza (amplificatori di prima generazione) è relativamente vicina alla banda audio allora è più problematico realizzare un filtro (tipicamente L/C) che ripulisca, bene (ovvero in modo efficace ma senza introdurre alterazione di fase e modulo nella parte alta dello spettro audio) delle armoniche di cui sopra, tanto che, in origine, ciò portava a limitare l'impiego in soluzioni destinate alla basse frequenze (subwoofer).

Come ho accennato nel post precedente, chip di nuova generazione rendono possibile portare a frequenza molto alta (tanto da essere in banda radio e non più audio) il segnale PWM e quindi eliminare ogni criticità e rendere molto più agevole la realizzazione del filtro di uscita (pensate alla dimensione di una bobina con valore di induttanza centinaia di volte inferiore rispetto ad un'altra, con costi e ingombri molto molto più limitati),
dal punto di vista della qualità audio il tutto si traduce in un ampli che può tranquillamente non solo lavorare in banda audio piena ma che, potendo spostare molto più in alto il taglio del filtro, non soffre di problemi di sfasamento o linearità nella parte alta dello spettro audio (volendo fare un'analogia la questione è simile al sovracampionamento nei dac e alla progettazione dei filtri di uscita, si sposta il più possibile il taglio fuori dalla banda audio).
A ciò si somma il fatto che, potendo contare su funzionalità dsp integrate nello stesso chip, si possa realizzare un amplificatore che sia pilotabile puramente in digitale (cioè dove il segnale audio ingresso è in forma numerica) che, se abbinato ad una sorgente digitale, abbatte ulteriormente rumore e distorsione (inevitabilmente introdotte invece dallo stadio pilota analogico in un amplificatore in classe D di precedente generazione).

Poi, naturalmente, prima di scegliere un ampli (a prescindere) è bene verificare come è stato realizzato, non è detto che sia basato su un progetto attuale piuttosto che di vecchia concezione.
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#8

Messaggio da synagryda »

Grazie a tutti!
Intanto, oggi, ho saggiato le doti sonore del Rockford 200X che ho acquistato da poco. Che dirvi?
In basso è fantastico, stupendo!
Ma in gamma medio alta il Genesis DualMono moddato suona nettamente meglio come timbrica.
Le passioni sono il lievito madre dell'esistenza.
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#9

Messaggio da Salvatore_Russo »

Etabeta ha scritto:Le problematiche che minavano alle origini l'amplificazione in classe D erano (e sono tuttora, dipende da come è realizzato l'amplificatore, nel mio messaggio precedente mi riferivo allo stato dell'ultima generazione) legate al principio stesso del funzionamento (qui sarebbe improponibile spiegare in dettaglio come funziona un amplificatore in classe D, per chi volesse approfondire naturalmente le fonti online sono pressoché infinite).

In estrema sintesi il funzionamento è basato sulla modulazione PWM (Pulse-Width-Modulation ovvero un'onda quadra modulata nella durata del fronte attivo in base al livello del segnale audio in ingresso) il segnale in uscita presenta un'infinità di armoniche multiple della frequenza di oscillazione (fissa) dello stadio PWM,
se tale frequenza (amplificatori di prima generazione) è relativamente vicina alla banda audio allora è più problematico realizzare un filtro (tipicamente L/C) che ripulisca, bene (ovvero in modo efficace ma senza introdurre alterazione di fase e modulo nella parte alta dello spettro audio) delle armoniche di cui sopra, tanto che, in origine, ciò portava a limitare l'impiego in soluzioni destinate alla basse frequenze (subwoofer).

Come ho accennato nel post precedente, chip di nuova generazione rendono possibile portare a frequenza molto alta (tanto da essere in banda radio e non più audio) il segnale PWM e quindi eliminare ogni criticità e rendere molto più agevole la realizzazione del filtro di uscita (pensate alla dimensione di una bobina con valore di induttanza centinaia di volte inferiore rispetto ad un'altra, con costi e ingombri molto molto più limitati),
dal punto di vista della qualità audio il tutto si traduce in un ampli che può tranquillamente non solo lavorare in banda audio piena ma che, potendo spostare molto più in alto il taglio del filtro, non soffre di problemi di sfasamento o linearità nella parte alta dello spettro audio (volendo fare un'analogia la questione è simile al sovracampionamento nei dac e alla progettazione dei filtri di uscita, si sposta il più possibile il taglio fuori dalla banda audio).
A ciò si somma il fatto che, potendo contare su funzionalità dsp integrate nello stesso chip, si possa realizzare un amplificatore che sia pilotabile puramente in digitale (cioè dove il segnale audio ingresso è in forma numerica) che, se abbinato ad una sorgente digitale, abbatte ulteriormente rumore e distorsione (inevitabilmente introdotte invece dallo stadio pilota analogico in un amplificatore in classe D di precedente generazione).

Poi, naturalmente, prima di scegliere un ampli (a prescindere) è bene verificare come è stato realizzato, non è detto che sia basato su un progetto attuale piuttosto che di vecchia concezione.
Nello specifico potresti citare qualche ampli di ultima generazione che rispettano le caratteristiche da te menzionate? O, ancora meglio,suggerire cosa bisogna cercare tra le caratteristiche dei vari amplificatori che soddisfano tali condizioni (banda passante, frequenza di campionamento o altro) perché in genere non sono riportati quali chip montano le apparecchiature in questione.

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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#10

Messaggio da Etabeta »

Salvatore_Russo ha scritto: 30 mag 2019, 2:47 Nello specifico potresti citare qualche ampli di ultima generazione che rispettano le caratteristiche da te menzionate? O, ancora meglio,suggerire cosa bisogna cercare tra le caratteristiche dei vari amplificatori che soddisfano tali condizioni (banda passante, frequenza di campionamento o altro) perché in genere non sono riportati quali chip montano le apparecchiature in questione.
Occorre sapere quali componenti sono utilizzati per l'amplificazione in classe D e quindi verificarne le caratteristiche nei datasheet.
In effetti non è semplice in quanto raramente i costruttori dichiarano in dettaglio la componentistica utilizzata, di alcuni modelli però esistono recensioni e test approfonditi nei quali di citano queste informazioni.
Certo poi sono anche utili i consueti dati di risposta in frequenza, distorsione, s/n ecc. ma non sono di per sè indicativi in quanto non tutti i costruttori dichiarano questi dati in condizioni di funzionamento "utili" (ad esempio il rapporto s/n spesso dichiarato a potenza nominale, che dice ben poco, invece che a 1W come da normativa CEA). Certo che se è dichiarata una risposta in frequenza oltre 20kHz, in un classe D, già è segno di qualcosa di "evoluto".
Posso citare il MOSCONI Gladen Pico 8|12 in quanto avevo letto un test che citava espressamente la presenza del chip TAS6424, va considerato che quel chip (e in generale i chip di quella tipologia) sono stati immessi sul mercato dal 2016 per cui parliamo di modelli recenti (e di progettazione recente).
Trattandosi di componenti che consentono di ottenere qualità più elevata e al tempo stesso riducono il numero di componenti necessari e quindi il costo di realizzazione è prevedibile che siano sempre più adottati da tutti i costruttori.

Ma per tornare alla questione, io non ho una risposta, va visto caso per caso scendendo nel dettaglio (al di là del fatto che naturalmente poi è l'orecchio di ciascuno a determinare una scelta...).
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#11

Messaggio da ozama »

Io non so cosa usa il mio AP4.9bit, ma suona forte e bene, relativamente al suo prezzo, ovviamente. :yes: Ma non lavora direttamente a frequenza di campionamento, che io sappia. È di una generazione precedente, ma già moderna.
Misurata la versione senza DSP da ACS, l'AP1d, di Audison, ha davvero ottime caratteristiche.
845FB4ED-E2FF-4111-B173-7C39B3F32C53.jpeg
È meno evoluto (e più economico) dei modelli citati da Etabeta. Ma va già parecchio bene. Il solo finale a 4 canali da 70 W RMS nominali su 4 ohm, 140 su 2, è nella fascia di prezzo sotto i 300 Euro. Come timbro, se la gioca tranquillamente con classe AB della stessa fascia e potenza. Come potenza in rapporto alle dimensioni, li sbriciola.. :yes:
Logico che è soggetto a cali o esaltazioni della risposta all'estremo acuto, per impedenze all'estremo del nominale.
La versione mono, per i sub, fa oltre 500 W su 2 ohm. E, come il mio, è 19x4,5x14 cm circa..
Ciao! :)
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#12

Messaggio da synagryda »

Grazie, Ozama, del tuo apporto.
Se mai dovessi acquistare un classe D lo farei per un discorso di compattezza e consumo, e lo impiegherei solo sul sub, che è 6 ohm nominali.
Attualmente il Genesis Miniblock, accreditato su 4 ohm 280 watt, pilota bene il sub Lab 12 (dovrebbe essere reale sui 5 ohm di impedenza) quindi un potenziale classe D ne dovrebbe avere altrettanti, poi anche qualche watt in più non guasta.
Anche un bel mono Rockford old non mi dispiacerebbe, a dire il vero. Ma sono attirato dai finali in classe D, sul sub.
Ciao!
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#13

Messaggio da Etabeta »

L'Audison AP4.9 è un ottimo prodotto, ho avuto modo di ascoltarlo abbinato ad una sorgente digitale e suona moooolto bene, poi ha un rapporto prezzo/qualità/funzioni ancora imbattuto (non mi vengono in mente altri prodotti in questa fascia di prezzo a parità di caratteristiche).
Pur essendo un prodotto non recentissimo è comunque all'avanguardia sul fronte dell'amplificazione.

Qui sotto una bella foto dell'AP4.9
Scheda Audison AP4.9
Scheda Audison AP4.9
L'amplificazione in classe D è gestita da un chip controller (di cui purtroppo non sono riuscito a reperire la sigla e quindi le specifiche) che pilota dei mosfet di ultima generazione della IRF (smd, a profilo di ridotte dimesioni) che adottano una tecnologia proprietaria detta HEXFET che realizza tempi di commutazione molto rapidi (dell'ordine di qualche decina di nanosecondi) il che consente di portare in alto la frequenza di lavoro dell'oscillatore PWM (ciò che accennavo nei post precedenti), ciò lo si deduce anche dalle ridotte dimensioni delle bobine di filtro delle uscite.
Notare al centro il chip quadrato, il controller che genera il segnale pwm per i 4 canali, che riceve i segnali audio dal dsp (non visibile in foto, è a "pancia in giù" nella scheda girata al contrario sulla dx), le 4 coppie di mosfet sopra e sotto il chip (visibili in quanto nella foto è stato tolto il blocco di alluminio superiore), le 4 bobine di filtro abbinate ai condensatori ovvero i filtri L/C (i rettangoli nero/grigio), poi in alto a sx si vede il grosso trasformatore di alimentazione, alla sua dx la bobina di filtro a valle del ponte diodi, giù in basso, vicino ai morsetti di alimentazione la bobina di filtro per l'ingresso alimentazione appunto e sopra di esso altri 4 mosfet adibiti a pilotare il primario del trasformatore di alimentazione.
Un ottimo prodotto, ottimamente ingegnerizzato in dimensioni compatte.
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#14

Messaggio da ozama »

Infatti, ne sono davvero molto contento.. :D
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#15

Messaggio da MaxMotron »

Ciao a tutti approfitto della descrizione di @Etabeta per porvi una domanda proprio riferita al audison AP 4.9 col quale sto avendo un po'di problemini con il centro assistenza.
Vi chiedo ma è così difficile reperire i ricambi in particolare i finali e gli SMD direct fet?
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#16

Messaggio da Etabeta »

MaxMotron ha scritto: 23 feb 2020, 11:06 Ciao a tutti approfitto della descrizione di @Etabeta per porvi una domanda proprio riferita al audison AP 4.9 col quale sto avendo un po'di problemini con il centro assistenza.
Vi chiedo ma è così difficile reperire i ricambi in particolare i finali e gli SMD direct fet?
Ciao,
mi pare strano, cioè i dispositivi di potenza nell' AP4.9 sono appunto costituiti da mosfet di tipo "directfet" prodotti da Infineon (pilotati da un chip driver, specifico per classe D, sempre prodotto da Infineon), si tratta di componenti tutti correntemente in produzione e distribuzione (ho fatto ora una ricerca sul sito Mouser e Digikey, giusto per avere un'idea, e tra l'uno e l'altro sono disponibili ampie scorte di tutta la gamma directfet).
Può darsi che il distributore da cui si approvvigiona quel centro assistenza abbia attualmente esaurito la scorta (o ne ne teneva in scorta) e stia attenendo la fornitura.
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#17

Messaggio da MaxMotron »

Grazie @Etabeta ormai è quasi un mese che attendo una risposta dal tecnico il quale dice:"essendo componenti miniaturizzati non è di comune uso la distribuzione" sto iniziando a perdere la pazienza!
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#18

Messaggio da ozama »

Il mio è in assistenza ufficiale per un problema, pare, di software.
Secondo me, era meglio mandarlo comunque ad Audison. Perchè la scelta di un'assistenza non ufficiale? Ciao! :)
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#19

Messaggio da MaxMotron »

@ozama pensavo di velocizzare ma così non è stato!
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Re: FINALI IN CLASSE D: buoni per impedenze 6/8 ohm?

#20

Messaggio da ozama »

Questa settimana sento l'installatore. Lunedì è chiuso.. Il mio è via da circa 3 settimane. Per ora sono tempi normali, per i centri assistenza. :hmm:
Ciao! :)
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