Windof ha scritto:Certo che la potenza conta relativamente ma se il cono del sub pesa quanto una pentola Lagostina e le sospensioni potrebbero andare bene per una macchina da rally è chiaro che la potenza ci vuole. Poi concordo sul fatto che occorrono capacità di pilotaggio e controllo, piuttosto che watt al massimo volume. Insomma, occorrono amplificatori diesel
Appunto. Infatti mi è capitato di sentire auto senza sub con i proprietari contenti di farne a meno perché superflui. Contenti loro, contenti tutti, ma la mancanza del sub si sente eccome.
Sì, però la musica che si ascolta conta molto perché di certo le frequenze ultrabasse ci sono sempre state nella musica da sempre, specialmente nella musica classica poi sono indispensabili per ricreare l'ambienza, ma solo di recente sono diventate più comuni con il basso elettronico, suoni di campionamento etc. che si inseriscono anche nella musica normale, non necessariamente solo in quella elettronica. E questo porta ad avere una gamma ultrabassa forte e vibrante, magari solo in brevi passaggi, però a mio parere arricchisce molto il suono e il piacere d'ascolto.
Quanto all'ottenibilità con sub comuni, fidati, è impossibile. Ne ho sentito parecchie di auto e generalmente la gamma ultrabassa è in difetto su tutte nel senso che certe frequenze non ci sono, certi suoni non solo non sono vibranti ma proprio mancano. Il tizio che li messi nel disco sarà molto deluso...
Ma guarda, evidentemente viviamo la sezione sub in modo molto diverso.
Innanzitutto, per me, un sub come si deve non può prescindere dal finale dedicato e una buona taratura, proprio come per gli altri altoparlanti, ma non tanto per la potenza da applicare, quanto per l'abbinamento timbrico, e chiaramente deve rispondere a requisiti di discesa, di controllo, e compagnia bella.
Quindi, la domanda è: quanti curano questo aspetto?
Perchè io ci credo che hai ascoltato più di un sub e che non ti sono piaciuti, ma è come sul fronte, se non fai test di compatibilità tra elettroniche e drivers è come giocare al lotto, ci prendi una volta su tante e per pura fortuna.
Senza contare che il sub "da ascolto" non mi pare molto gettonato dalla maggioranza, perchè tipicamente vedo impostazioni da bassone, soprattutto fra i più giovani, ed aggiungerei, comprensibilmente.
E, come sottoprodotto, e altrettanto comprensibilmente, c'è l'orientamento verso la classe D, di cui so talmente poco che non so quanto diversificata possa essere questa linea di amplificatori a livello timbrico o prestazionale.
La cura negli abbinamenti ha ormai assunto carattere élitario, perchè le priorità ad oggi rimangono il mantenimento della sorgente oem per tutte le ragioni che sappiamo, espansione del segnale a basso livello nel dominio digitale per la grande versatilità dei controlli e classe D per il contenimento di ingombri ed assorbimenti.
Se poi ci si aggiunge qualche ap a 2 ohm si incrementa la potenza applicata e si aumenta la SPL, e ok.
Il tutto, naturalmente, condito dal minor prezzo possibile.
Non è che vedo granchè d'altro, anche perchè le difficoltà di installazione delle auto moderne impongono certe scelte e per chi "non ci sta" si prospettano spese e problemi non indifferenti.
Da qui ad arrivare addirittura ad un buon abbinamento timbrico la strada mi pare oltremodo lunga, e l'appassionato medio di solito si ferma prima, adegua quella che è la "base" su cui lavorare (che le case automobilistiche complicano), che già comporta una spesa, e dopo aver raggiunto l'aumento di SPL che dia un senso di upgrade rispetto all'impianto di serie, e magari migliorato un poco con insonorizzazione, alloggiamenti e nuovo kit di altoparlanti di fascia bassa o media, si gode il suo risultato che è già frutto di sacrifici.
E se le ultime tendenze sono per compattare l'amplificazione in modo che ci sia un solo apparecchio che pilota TUTTO, è ovvio che il primo obiettivo è il risparmio, non certe raffinatezze di riproduzione.
Al di la di tutto, sono assolutamente d'accordo che il sub in auto ci vuole, ma rispetto anche chi non lo adotta, soprattutto se l'alternativa a stare senza è un sub "posticcio".
Riferendoci al contenuto musicale, boh, il fatto che ultimamente sia più diffuso un basso elettronico che scende di più e "rende" di più, non saprei, io in casa ho un CD Test completo di questo tipo di musica, che uso per testare gli abbinamenti, ma non ho mai sentito il bisogno di sub particolarmente preposti alla discesa, e anzi ho condotto test usando anche configurazioni reflex.
E per quanto mi riguarda, i risultati sono stati più che appaganti.
Poi non so cosa intendi per "suoni di campionamento", ma per me se una cosa è fatta bene, è fatta bene, a prescindere se nel caso del sub sia in chiusa, in reflex, con fs alta o con fs bassa.
Credo siano cose che dipendono, oltre che dai gusti personali, anche (molto) dal resto della catena.
E' chiaro che se il sub, come nel tuo caso, è durissimo, ci vogliono dei bei watt, ma perplessità sullo smorzamento elettrico a parte, credo che si vada ad influire troppo sugli assorbimenti dalla batteria, e credo che certi tipi di sub forse sono adatti alla classe D.
E' per questo che facevo riferimento al miglior compromesso, perchè bisogna sempre fare i conti in primis con l'energìa limitata che l'impianto elettrico dell'auto può dare.
Non so se un ampli da sub debba essere "diesel" (ma....in che senso?
), so che deve avere caratteristiche che ben si sposano con la riproduzione delle ultrabasse, e chiaramente, non è così per tutti.
A completamento del discorso, c'è da dire che anche l'abitacolo ci mette del suo, perchè per avere una buona discesa conta anche quello, quindi se il caricamento offerto dal bagagliaio ha una risultante limitata per la discesa può essere che sia necessario intervenire con un cono come il tuo, come sempre il contesto la fa da padrone.
Onestamente però, il discorso per me continua ad avere un vizio "di impostazione" che mi fa rimanere, in generale, nella mia posizione.
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
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La "hi - fi" d'élite non esiste.