Crazybus ha scritto:
visto che ad alessandro è passata, possiamo anche chiudere la discussione che oltre gli OT si evitano tante inutili discussioni no?
per certi versi avresti ragione e sarei tentato di chiudere il post... credo però che sia più civile cercare di tornare in tema, cogliendo l'occasione del "malcontento" momentaneo di Alessandro per sviluppare un pò il tema...
io sono quello degli esempi... non so perchè ma credo che rendano bene l'idea....
abbiamo ora le olimpiadi no? beh, ci sono discipline dove contano "i numeri", vedi l'atletica leggera... vedi il ciclismo... o qualsiasi altra disciplina dove il tempo migliore vince... rispettando le regole del "gioco". Questo è quanto di più oggettivo possa esserci...
se passiamo però dai 100m stile libero al nuoto sincronizzato, piuttosto che ai tuffi, o altre discipline simili, il giudizio, è per forza di cose condizionato, nonostante l'estrema preparazione dei giudici, da parametri che in qualche modo sono soggettivi. Basta guardare una sola di queste competizio per notare come i giudici (per fortuna sono molti in giuria) spesso non sono allineati tra loro... ed in questo bisogna per forza di cose trovarci del "marcio"?
nella musica, nella timbrica, nella dinamica... ciascuno dei giudici ha i propri riferimenti, i propri parametri di valutazione, e perchè no, per quanto stoni dirlo, il proprio "gusto"... ma si sta parlando di musica ragazzi... se si toglie il lato emotivo... cosa ne rimane??? abbian finito qui di portare avanti il nostro hobby.... se si cercasse di oggettivizzare tutto...
facciamo ancora un esempio, prendiamo degli esecutori di musica classica (in particolare il pianoforte, dove va beh qualcosa forse posso dire)... c'è a chi garba la scuola russa... a chi no... a chi emoziona la tecnica giapponese, a chi risulta di una freddezza agghiacciante le loro esecuzioni...
cercare in tutto ciò, chi ha ragione e chi sbaglia... è come voler definire il sesso degli angeli....
rimane comunque valido che se, umilmente, un concorrente si fermasse ad ascoltare e ad immaginare, anche solo per un attimo, veritiere le critiche di un giudice ed ascoltasse nuovamente dei brani, magari indicati dal giudice stesso, nel proprio impianto... forse capirebbe meglio il perchè di alcuni giudizi dati...
se invece il parametro di ascolto è la "sicurezza" che la propria auto sia perfetta, esente da critiche, etc etc... il più delle volte perchè lo sostiene "l'amico del cuore", piuttosto che l'installatore di turno, o il giudice della gara precedente... allora veramente, meglio evitare di fare le gare... sono tempo e soldi buttati via, senza nessuna speranza di crescita per nessuno.