Quindi riporto questo pezzo di discussione da "quizz" :
Dude ha scritto:Beh, molto volentieri, ma con LEM ci vuole una mezza enciclopedia.vinman ha scritto:Chiedo venia e non me ne volete ... ho chiesto piu' volte una recensione sulle compagnie Vintage come queste ma niente da fare ....(grazie Marsur)
Per quelli 'Gnurant come me .... si potrebbe sapere un po' di storia sulla " LEM " ?
Chi era la LEM , chi la fondata , da quando a quando , hanno creato dei ottimi prodotti , quali sono i migliori ecc. ecc. ecc.
Grazie in anticipo se qualcuno si prende la briga di aprire un bel post sulla LEM nella sezione Vintage ... pieno di foto
Cheers ...... Vin
LEM è stato un marchio bolognese storico italiano a tutto tondo, non più in vita ma famoso ancora oggi soprattutto per la sua produzione di elettroniche pro (mixer, speaker e finali di potenza).
Addirittura, anche se non ne sono del tutto sicuro ed in rete le informazioni sono scarsissime, credo che ci fosse parentela anche con la LEM Motor, altra storicissima azienda sempre del bolognese, produttrice di ciclomotori e minimoto, tutt'ora in attività anche se credo con proprietà del tutto differente.
Cmq, l'ottima produzione Lem nelle elettroniche PRO, gli fece guadagnare un bel po' di soldini, tanto che qualcuno in azienda, ad un certo punto, negli eighties, pensò che con la loro esperienza avrebbero potuto estendersi al nascente e promettente settore Car.
E così fu.
Nella seconda metà degli anni '80 si può ragionevolmente dire che, se uno non era in grado di spendere i soldi per i marchi "esoterici" presenti sul mercato, principalmente Hifonics, Linear Power, Zapco, Rockford (Orion venne un pochino dopo), oppure come già discusso altrove, aveva il "problema" dei 70mV in uscita pre dalla sorgente Pioneer e non voleva servirsi dei ciofechini della casa, ecco, in quei casi molto facilmene finiva su LEM, che aveva una gamma piuttosto ampia e versatile, a prezzi non del tutto inaccessibili, anche se cmq non è che tutti gl ampli LEM fossero a buon mercato.
Inoltre distribuiva anche una interessantissima gamma di altoparlanti, di cui non sono mai risucito a sviscerare la provenienza.
Ho sempre impresso in memoria il gigantesco mid-range a cupola che campeggiava semrpe sulle copertine dei loro cataloghi.
Cmq principalmente LEM era amplificatori, e quelli più degni di essere ricordati sono le prime serie, precedenti al primo rovescio aziendale che portò allo scisma ed alla fondazione della Motus Lem, specificamente dedicata al settore Car, e che uscì con dei prodotti interessanti ma, a mio parere, non all'altezza dei progenitori.
Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che fossero in comune con ora non ricordo più quale altro marchio italiano, forse Steg, ma è un'affermazione da prendere con le molle, occorre verificare bene.
La vecchia serie aveva tre gamme, una "di base" con una serie di ampli BTL in varie configurazioni da 2 a più canali, una "regular" ed una "top", con un apparecchio di raccordo tra le ultime due.
La gamma base prevedeva gli ampli della serie MP, se ricordo bene 4 modelli fra due e 4 canali.
Roba tutto sommato priva di interesse.
La gamma "regular" comprendeva invece l'HD90 e l'HD130, risp. 2x45 e 2x65 W/ch.
L'HD90 era forse il best seller, in quanto accessibile come prezzo e, per l'epoca, decisamente potente e dinamico, ma non era configurabile a ponte.
L'HD130 era un mezzo mostriciattolo, ad onta della potenza nominale cmq non esagerata, quindi migliorava la già buonaperformance del 90, aggiungendoci la ponticellabilità.
La gamma top prevedeva gli apparecchi della serie XR, che promettevano faville con uno stadio finale in classe A+.
Non sono mai riuscito a capire cosa significava, anche perché non potevo permettermeli e eprtanto non li avevo studiati a fondo.
Negli anni uscirono XR-03, XR-05, XR-06 e XR-07, ma ho la sensazione che di 06 e 07 non ne siano mai stati neppure prodotti.
Tra le due gamme, c'era l'HR1000, un vero e proprio antesignano degli HI-current da sub.
Estetica della serie HD ma con potenza assai più elevata, ponticellabilità, per uno dei primi, forse l'unico per l'epoca, amplificatori car italiani da
potenze *veramente* elevate ed effettiva buona capacità di reggere i 2 ohm.
Tutti quanti, poi, erano accoppiabili ai Moduli Black Power, in pratica degli scatolotti contenenti linee di condensatori extra, che davano realmente una marcia in più.
Questa era ed è rimasta una caratteristica pressoché esclusiva di Lem, non l'ho mai più trovata su nessun altro prodotto.
Per ora mi fermo qui, foto... a parte quelle già postate ed a quelle che se vuoi posso fare ai miei HD90 superstiti, non è facile trovarne.
Sono stato tra l'altro stamani in garage in cerca del catalogo, ma non l'ho trovato, evidentemente è finito su in campagna, sperodi andar su sabato prossimo e ritrovarlo, mi spiacerebbe enormemente averlo perso.
Si trova qualche cosa in più sui prodotti Motus Lem, almeno c'è una recensione su ACS.