capitoletti de Il suono e la sua percezione
Tanta teoria e tanta pratica con vari esempietti sonori.
Per chi vuole mettersi in gioco e capire i propri limiti (umani).

Molto interessante il link, fra l'altro in Italiano.....lo metto fra i preferiti....pergo ha scritto:http://fisicaondemusica.unimore.it/Pagi ... ipale.html
capitoletti de Il suono e la sua percezione
Tanta teoria e tanta pratica con vari esempietti sonori.
Per chi vuole mettersi in gioco e capire i propri limiti (umani).
Ehm...ma io avevo già riassunto in un post addietro.Profeta ha scritto:più indietro avevo proposto una domanda: ascoltare della musica riprodotta da diffusori, registrare e riascoltare.
se qualcuno lo ha fatto si è accorto facilmente che quello che sente l'orecchio è enormemente diverso da quello che "sente" il microfono.
questo vale sia in un sistema stereo che monourale e non cambia neppure se ci tappiamo un orecchio e via discorrendo. quali sono le differenze che si sentono?
- rimbombi vari che con l'ascolto con l'orecchio non erano emersi
- scarsa naturalezza
- marcato accento per quello che riguarda la voce.
tutte queste differenze, che in realtà sono molto più numerose, ma per brevità trascuro di elencarle in modo dettagliato, fanno immediatamente giungere ad una conclusione: non possiamo mai equiparare un microfono ad un orecchio. fate attenzione a non tirare in ballo l'elaborazione del cervello che è molto importante ma per adesso non è ancora entrata in gioco, già queste enormi differenze esistono al livello del solo orecchio.
ergo tutto quello che vien fuori da un sistema di misura non è affatto quel che ascoltiamo.
ma andiamo oltre, queste differenze le possiamo collocare in due diverse tipologie:
- differenze sull'asse dei tempi;
- differenze sull'asse delle ampiezze.
l'orecchio ha un modo totalmente differente, e chiaramente migliore di unificare i due aspetti che compongono il fenomeno chiamato suono ossia l'ampiezza e la fase.
per fare quello che fa un orecchio, anche scarso e fetente, ci vogliono molti microfoni, un ambiente il cui riverbero è controllato, una sala di regia e tante prove, se ci pensate questo dovrebbe rivalutare molto di più l'ascolto che viene frettolosamente scartato perchè inficiato di soggettivismo e altri, giusti, distinguo.
Sulle quali si può discutere, ovviamente.Marsur ha scritto:Da quel che mi sembra di capire, il concetto potrebbe essere questo: che senso ha sbattersi una vita per ricercare la presunta alta fedeltà, in casa, in auto o in altro loco, quando si sa già in partenza che sarà impossibile averla "original" e che ognuno, poco o tanto, a torto o a ragione, avrà la sua versione di hi-fi, probabilmente diversa da tutte le altre?
E di conseguenza, quale credibilità può avere una recensione di chicchessìa, su una seduta di ascolto, sul suono di un componente audio, o addirittura, sul set-up di una sala d'incisione?
Eccolo qua.pergo ha scritto:http://fisicaondemusica.unimore.it/Pagi ... ipale.html
capitoletti de Il suono e la sua percezione
Tanta teoria e tanta pratica con vari esempietti sonori.
Per chi vuole mettersi in gioco e capire i propri limiti (umani).
Insomma, dopo questa prima disquisizione, si potrebbe concludere che lo "strumento" principe sia per l'ascolto che per la messa a punto sia l'orecchio.niko ha scritto:Per chiudere il discorso misure....con queste misure riprese dal microfono noi possiamo analizzare molte cose del suono, ma non tutto....in particolare si cerca sempre la correlazione fra buon suono e misure, e si fanno molti tipi di misure ma quella risolutiva e iniquivocabile ancora non esiste.....
Penso che ancora una cosa diversa sono gli algoritmi tipo DRC che sfruttano tutti gli studi sulle misure e in particolare sulle rilevazioni in ambiente e poi su modelli precostituiti basati anche sulla nostra percezione modificano il programma sonoro per interfarciarsi meglio possibile con l'ambiente.
Non sbagli e mai nessuno penso che farebbe il contrario, le misure ripeto che analizzano molte cose, ma alla fine il risultato si delibera sempre a orecchio, se non piace in base ai nostri gusti....si ricomincia con le misure....se invece non si usano le misure, si ricomincia a smanettare e provare a occhio, ma si delibera in ogni caso a orecchio.Marsur ha scritto:Insomma, dopo questa prima disquisizione, si potrebbe concludere che lo "strumento" principe sia per l'ascolto che per la messa a punto sia l'orecchio.niko ha scritto:Per chiudere il discorso misure....con queste misure riprese dal microfono noi possiamo analizzare molte cose del suono, ma non tutto....in particolare si cerca sempre la correlazione fra buon suono e misure, e si fanno molti tipi di misure ma quella risolutiva e iniquivocabile ancora non esiste.....
Penso che ancora una cosa diversa sono gli algoritmi tipo DRC che sfruttano tutti gli studi sulle misure e in particolare sulle rilevazioni in ambiente e poi su modelli precostituiti basati anche sulla nostra percezione modificano il programma sonoro per interfarciarsi meglio possibile con l'ambiente.
O sbaglio?
Si , ma un orecchio ben ben allenatoMarsur ha scritto:Insomma, dopo questa prima disquisizione, si potrebbe concludere che lo "strumento" principe sia per l'ascolto che per la messa a punto sia l'orecchio.niko ha scritto:Per chiudere il discorso misure....con queste misure riprese dal microfono noi possiamo analizzare molte cose del suono, ma non tutto....in particolare si cerca sempre la correlazione fra buon suono e misure, e si fanno molti tipi di misure ma quella risolutiva e iniquivocabile ancora non esiste.....
Penso che ancora una cosa diversa sono gli algoritmi tipo DRC che sfruttano tutti gli studi sulle misure e in particolare sulle rilevazioni in ambiente e poi su modelli precostituiti basati anche sulla nostra percezione modificano il programma sonoro per interfarciarsi meglio possibile con l'ambiente.
O sbaglio?
Si Niko, DRC e molto diverso, difficile da immaginare per chi non ha mai sentito un buon sistema CAR corretto con tale.niko ha scritto:Per chiudere il discorso misure....con queste misure riprese dal microfono noi possiamo analizzare molte cose del suono, ma non tutto....in particolare si cerca sempre la correlazione fra buon suono e misure, e si fanno molti tipi di misure ma quella risolutiva e iniquivocabile ancora non esiste.....
Penso che ancora una cosa diversa sono gli algoritmi tipo DRC che sfruttano tutti gli studi sulle misure e in particolare sulle rilevazioni in ambiente e poi su modelli precostituiti basati anche sulla nostra percezione modificano il programma sonoro per interfarciarsi meglio possibile con l'ambiente.
Ah beh! Suono:-) immaginavo, che, visto il titolo del 3d fosse dato per scontata una progettazione di tale caratura.suonohificar ha scritto:Mad , il tuo discorso non fa una piega , ma queste correzioni vanno a rifinire sicuramente in modo egregio ma un sistema che già di per sè suona bene da solo ..
Fase , impulso , DRC , e bla bla...sicuramente tutte da prendere il considerazione , ma per me le basi di un buon sistema sono in primis : massima estensione sia in basso che in alto e linearità , assenza di distorsioni , minimizzare le interazioni dell'ambiente/box a zero
Si chiama progettazione!
Giusto.suonohificar ha scritto:Si , ma un orecchio ben ben allenato![]()
Non dimentichiamo che poi , psicoacustica a parte , i diffusori messi un ambiente x hanno un rendimento diverso se messi in un ambiente y , lo stesso si può applicare in CAR lo stesso identico sistema suonarà in modo diverso da un auto all'altra , senza ovviamente agire su equalizzazioni
......Sono daccordo su quelloche hai scritto tranne nell'ultima parte.Per quanto riguarda il sedile che puo' trasmette vibrazioni alla schiena:se ascoltiamo un sistema home questo non accade(condizione corretta).............se ascoltiamo una perfomance dal vivo questo non accade(condizione originale).Un impianto car che offre una localizzazione del sub non è una condizione corretta .....ergo taratura non ottimaleProfeta ha scritto:più indietro avevo proposto una domanda: ascoltare della musica riprodotta da diffusori, registrare e riascoltare.
se qualcuno lo ha fatto si è accorto facilmente che quello che sente l'orecchio è enormemente diverso da quello che "sente" il microfono.
questo vale sia in un sistema stereo che monourale e non cambia neppure se ci tappiamo un orecchio e via discorrendo. quali sono le differenze che si sentono?
- rimbombi vari che con l'ascolto con l'orecchio non erano emersi
- scarsa naturalezza
- marcato accento per quello che riguarda la voce.
tutte queste differenze, che in realtà sono molto più numerose, ma per brevità trascuro di elencarle in modo dettagliato, fanno immediatamente giungere ad una conclusione: non possiamo mai equiparare un microfono ad un orecchio. fate attenzione a non tirare in ballo l'elaborazione del cervello che è molto importante ma per adesso non è ancora entrata in gioco, già queste enormi differenze esistono al livello del solo orecchio.
ergo tutto quello che vien fuori da un sistema di misura non è affatto quel che ascoltiamo.
ma andiamo oltre, queste differenze le possiamo collocare in due diverse tipologie:
- differenze sull'asse dei tempi;
- differenze sull'asse delle ampiezze.
l'orecchio ha un modo totalmente differente, e chiaramente migliore di unificare i due aspetti che compongono il fenomeno chiamato suono ossia l'ampiezza e la fase.
per fare quello che fa un orecchio, anche scarso e fetente, ci vogliono molti microfoni, un ambiente il cui riverbero è controllato, una sala di regia e tante prove, se ci pensate questo dovrebbe rivalutare molto di più l'ascolto che viene frettolosamente scartato perchè inficiato di soggettivismo e altri, giusti, distinguo.
Detto questo siamo solo alle soglie della psicoacustica, diremo nella sua fase fisiologica, ove con tale termine indichiamo l'organo fisico deputato alla raccolta delle informazioni sensoriali. non trascuriamo neppure il fatto che a certi volumi entra in gioco anche il corpo come recettore di info da mandare all'encefalo. faccio a modo esemplificativo un esempio molto sciocco.
nel car audio ascoltando un brano se la nostra schiena trema a causa dello schienale messo in moto dalle basse frequenze molti sono portati a dire, o a pensare che il sub sia localizzabile sentendone la provenienza dal cofano, questo accade anche in mancanza di sub o con il sub sotto il cruscotto, non c'è da stupirsi le sensazioni della schiena, percepite come di dietro vengono così interpretate dal soggetto.
più avanti se il tempo lo consente giungerò alle conclusioni su questa breve intro e passerò alla fase percettiva vera e propria.
Per la registrazione di un programma musicale , non mi ricordo chi aveva dato una risposta corretta qualche post fa , sul post produzione e sul fatto che non è pensabile registrare una traccia musicale con un solo microfono etc etcProfeta ha scritto:più indietro avevo proposto una domanda: ascoltare della musica riprodotta da diffusori, registrare e riascoltare.
se qualcuno lo ha fatto si è accorto facilmente che quello che sente l'orecchio è enormemente diverso da quello che "sente" il microfono.
questo vale sia in un sistema stereo che monourale e non cambia neppure se ci tappiamo un orecchio e via discorrendo. quali sono le differenze che si sentono?
- rimbombi vari che con l'ascolto con l'orecchio non erano emersi
- scarsa naturalezza
- marcato accento per quello che riguarda la voce.
tutte queste differenze, che in realtà sono molto più numerose, ma per brevità trascuro di elencarle in modo dettagliato, fanno immediatamente giungere ad una conclusione: non possiamo mai equiparare un microfono ad un orecchio. fate attenzione a non tirare in ballo l'elaborazione del cervello che è molto importante ma per adesso non è ancora entrata in gioco, già queste enormi differenze esistono al livello del solo orecchio.
ergo tutto quello che vien fuori da un sistema di misura non è affatto quel che ascoltiamo.
ma andiamo oltre, queste differenze le possiamo collocare in due diverse tipologie:
- differenze sull'asse dei tempi;
- differenze sull'asse delle ampiezze.
l'orecchio ha un modo totalmente differente, e chiaramente migliore di unificare i due aspetti che compongono il fenomeno chiamato suono ossia l'ampiezza e la fase.
per fare quello che fa un orecchio, anche scarso e fetente, ci vogliono molti microfoni, un ambiente il cui riverbero è controllato, una sala di regia e tante prove, se ci pensate questo dovrebbe rivalutare molto di più l'ascolto che viene frettolosamente scartato perchè inficiato di soggettivismo e altri, giusti, distinguo.
Detto questo siamo solo alle soglie della psicoacustica, diremo nella sua fase fisiologica, ove con tale termine indichiamo l'organo fisico deputato alla raccolta delle informazioni sensoriali. non trascuriamo neppure il fatto che a certi volumi entra in gioco anche il corpo come recettore di info da mandare all'encefalo. faccio a modo esemplificativo un esempio molto sciocco.
nel car audio ascoltando un brano se la nostra schiena trema a causa dello schienale messo in moto dalle basse frequenze molti sono portati a dire, o a pensare che il sub sia localizzabile sentendone la provenienza dal cofano, questo accade anche in mancanza di sub o con il sub sotto il cruscotto, non c'è da stupirsi le sensazioni della schiena, percepite come di dietro vengono così interpretate dal soggetto.
più avanti se il tempo lo consente giungerò alle conclusioni su questa breve intro e passerò alla fase percettiva vera e propria.
Maddex ha scritto:Ah beh! Suono:-) immaginavo, che, visto il titolo del 3d fosse dato per scontata una progettazione di tale caratura.suonohificar ha scritto:Mad , il tuo discorso non fa una piega , ma queste correzioni vanno a rifinire sicuramente in modo egregio ma un sistema che già di per sè suona bene da solo ..
Fase , impulso , DRC , e bla bla...sicuramente tutte da prendere il considerazione , ma per me le basi di un buon sistema sono in primis : massima estensione sia in basso che in alto e linearità , assenza di distorsioni , minimizzare le interazioni dell'ambiente/box a zero
Si chiama progettazione!
Quindi assolutamente progettazione in primis.
DRC e menate, vengono solo dopo..
Pensa che a me manca il sub:-) ma lo metterò, adesso che so cosa voglio:-) ..
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