Accoppiamento amplificatore ad altoparlante

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Marsur
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Re: Accoppiamento amplificatore ad altoparlante

#21

Messaggio da Marsur »

mark3004 ha scritto:E comunque sarà un caso, non so, ma io ho sempre sentito suonar meglio sul sub amplificatori con un damping factor medio/alto...
E a me invece sono piaciuti di più quelli col damping factor più basso in assoluto. :)
Come volevasi dimostrare.
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
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Re: Accoppiamento amplificatore ad altoparlante

#22

Messaggio da Marsur »

Windof ha scritto:Ce la siamo posta la domanda ma non c'è risposta a priori, se non quella di provare ogni abbinamento e far girare il mercato dell'usato. Sono come abiti su misura.
Alle volte anche tra amplificatori della stessa marca e serie da un modello all'altro cambia moltissimo, specialmente per quanto riguarda la resa sul sub.

Comunque sulla scelta, se hai già un sub con basso controllato e punch pronunciato, abbinargli un amplificatore che abbia anche lui le stesse caratteristiche è un errore, a meno che non si cerchi di esaltare quella caratteristica che però andrà bene solo a precise condizioni o tipo di musica, per me non è per nulla audiofilo avere un suono che ti fa saltare sul sedile come se fossi attaccato alle casse in un concerto allo stadio e poi suona da baracconata altri generi dove il sub deve suonare e non scalciare.
Una delle cose che ho notato io è che generalmente gli ampli che hanno più punch non scendono tanto in frequenza e sul sub fanno mancare un po' di estensione, come se il progettista avesse deciso di concentrare la corrente su una certa fascia di frequenze.
Si tratta di scegliere bene tutto valutando nel complesso, non è facile viste le difficoltà che ci sono.
Quoto.
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Re: Accoppiamento amplificatore ad altoparlante

#23

Messaggio da Marsur »

snanni ha scritto:Non pensavo fosse cosi complesso questo argomento, anche perchè per gli altoparlanti ci sono i parametri T&S che descrivono accuratamente il loro comportamento, strano che per gli amplificatori non ci siano cose del genere
E invece è la stessa cosa anche per gli ap, almeno per me.
Nel senso che si, i T&S ti sanno dire il tipo di caricamento, la banda di riproduzione, l'impedenza nominale, la sensibilità, che sono tutti dati importanti in fase di progetto, ma anche per l'altoparlante, per sapere come suona devi solo ascoltarlo.

E non parlo solo a livello timbrico, ma anche dinamico, che sono due grandezze che descrivono il tipo di impatto e la capacità di legarsi al resto dell'impianto.
A volte la taratura pò essere una passeggiata, e altre volte un inferno dal quale ricavi un compromesso con l'amaro in bocca, è anche questione di fortuna ma più che altro del lavoro preventivo, cioè cura nell'installazione e studio degli abbinamenti.
Per studio degli abbinamenti, purtroppo, si intende il sacrificio di provare, che consiste in tempo e soldi da spendere.
Nessuno ha mai detto che è facile, e d'altra parte la ricerca del dettaglio è sempre stata quella che fa la differenza.
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Re: Accoppiamento amplificatore ad altoparlante

#24

Messaggio da mark3004 »

Marsur ha scritto:
snanni ha scritto:Non pensavo fosse cosi complesso questo argomento, anche perchè per gli altoparlanti ci sono i parametri T&S che descrivono accuratamente il loro comportamento, strano che per gli amplificatori non ci siano cose del genere
E invece è la stessa cosa anche per gli ap, almeno per me.
Nel senso che si, i T&S ti sanno dire il tipo di caricamento, la banda di riproduzione, l'impedenza nominale, la sensibilità, che sono tutti dati importanti in fase di progetto, ma anche per l'altoparlante, per sapere come suona devi solo ascoltarlo.

E non parlo solo a livello timbrico, ma anche dinamico, che sono due grandezze che descrivono il tipo di impatto e la capacità di legarsi al resto dell'impianto.
A volte la taratura pò essere una passeggiata, e altre volte un inferno dal quale ricavi un compromesso con l'amaro in bocca, è anche questione di fortuna ma più che altro del lavoro preventivo, cioè cura nell'installazione e studio degli abbinamenti.
Per studio degli abbinamenti, purtroppo, si intende il sacrificio di provare, che consiste in tempo e soldi da spendere.
Nessuno ha mai detto che è facile, e d'altra parte la ricerca del dettaglio è sempre stata quella che fa la differenza.
Insomma, parametri, t&s, curve di risposta, caratteristiche tecniche e quant'altro, per riduci che alla fine della fiera qest'hobby è solo botta di c#lo! ImmagineImmagineImmagine

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Link tecnici "must read":
GUIDA CROSSOVER: viewtopic.php?f=5&t=15831
GUIDA GAIN: viewtopic.php?f=33&t=13215
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COMINCIARE SENZA BUTTARE SOLDI: viewtopic.php?f=20&t=14746
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Re: Accoppiamento amplificatore ad altoparlante

#25

Messaggio da ozama »

Si, i parametri di T&S ti danno un'idea del comportamento elettrico e meccanico, in modo da poter decidere il carico ed il taglio minimo/massimo sfruttabile. Ma non "come suona". Inoltre, la "risposta in frequenza" se dichiarata correttamente e per vari angoli, è proprio una cosa che ti da giusto UNA VAGA IDEA di cosa puoi fare convenientemente con quell'altoparlante.
A seconda del pannello sul quale lo monterai e delle cose che avrà intorno, essa cambierà.
Se guardi la risposta di un woofer rilevata su pannello IEC (pannello di dimensioni standard):
FFDABB05-F5CB-4456-9E5A-33B430567EE1.jpeg
La parte bassa, non avrà NULLA A CHE FARE con quella che sarà nella tua portiera. XD
La parte alta, rilevata per due angolazioni, è una "foto 2d", che ti mostra solo come POTREBBERO CAMBIARE le emissioni in asse e fuori asse, e che ti SUGGERISCONO che la parte lineare utile termina intorno ai 2 KHz, e se usi un filtro blando (6db/ottava elettrico), probabilmente dovrai attenuare con una equalizzazione i 5 KHz e "lavorare sull'incrocio" per tenere a bada i 3. Sennò ti POTREBBERO saltare fuori in varie forme, al di sotto del tweeter. Ma a seconda di dove monti il woofer ed il tweeter, RISPETTO ALL'ORECCHIO. E non abbiamo neppure parlato della griglia.. :arr:
Anche le curve di impedenza sono un suggerimento su cui "fare progetto", ma non "previsioni", se non di massima. Il carico acustico modificherà pesantemente sia il modulo (quello nero, che è la parte "reale") che l'"argomento" (quello rosso, che è la parte "immaginaria", presente perchè parliamo di segnali in corrente alternata), sulla parte bassa. Ed il crossover, modificherà pesantemente la parte alta. Perchè i componenti interagiranno con l'altoparlante, sommando la loro azione all'impedenza della bobina mobile, frequenza per frequenza. D'altronde, per fare da passa basso, una bobina, aumenta "semplicemente" la propria impedenza in funzione della frequenza che sale. Questo, vedrà l'amplificatore a quelle frequenze. Altro che "QUATTRO OHM".. Ah ah ah! :hahahah:
Quindi, chi dimensiona un amplificatore sulla "Re", la resistenza in continua della bobina mobile, potrà facilmente prendere cantonate madornali, dato che NON C'ENTRA NIENTE CON QUELLA CHE VEDRÀ L'AMPLIFICATORE SUL SERIO. -.-
Anche la misura delle distorsioni è indicativa. Viene presa con un segnale che non è musicale e serve a mettere in luce le prerogative dell'altoparlante, senza romperlo. Quindi, può mostrare "quanto è buono il progetto" rispetto ad un altro altoparlante. Ma non dare predizioni sul suono. Queste distorsioni cambieranno a seconda di come verrà sfruttato l'altoparlante nel mondo reale. Certo, se ce n'è di più, è probabile che tali rimarranno. Ma si sentiranno? E, se si, sicuri che "non ci piaceranno"?
È indubbio che un altoparlante che distorce perchè il flusso magnetico non è lineare o perchè la membrana si deforma o perchè il cestello risuona, avrà peggiori chanse di un altro, nello stesso progetto. Ma in auto, per esempio, ci sono talmente tante cose che risuonano e si ascolta talmente fuori asse, che certe distorsioni possono essere trascurabili, rispetto ad altri parametri. XD E ne possono insorgere altre, magari "temporali", come dei ritardi di fase differenti tra i canali, localizzate, che dominano la scena. Oppure l'inerzia della membrana sui segnali musicali, che sporca il suono e dipende anche dalle riflessioni interne alla cassa. Non ha valore, se "misurata" su un "pannello standard". O_O
Un motivo per cui, ad esempio, su alcune installazioni suonano decisamente meglio altoparlanti economici, ma efficienti e poco estesi, che altoparlanti costosi, linearissimi ma più difficili da mettere in condizioni di esprimersi.
Tornando all'argomento dopo lunga digressione, ecco a cosa colleghi l'amplificatore. Un carico "reale". Non ad una "resistenza da 4 ohm". O ad una "Re di 3,6 ohm". Ma ad un'impedenza ancora più frastagliata (e che non conosci) di quella che hai visto nel grafico, che cambia ad ogni singola frequenza. Sulla quale, ogni amplificatore DISTORCERÀ A MODO SUO in funzione della propria linearità. Che non è evidenziata dal "fattore di smorzamento". Certo, se è "basso", anche la distorsione dell'amplificatore verrà "più modificata" rispetto ad un altro. Ma chi ti dice che quel che sentirai "non ti piace"?
Certo, se avrà le TriTim buone, distorcerà di meno. Ma Torno alla domanda di prima. Perchè, alla fine, il suono che ascolti, diverso per ogni amplificatore, non è altro che la sua "distorsione" sul carico reale. Che CAMBIA col carico reale, frequenza per frequenza. E che spesso, al contrario di quello che dovrebbe essere in teoria (vedi suono delle valvole, o meglio, delle valvole e del loro trasformatore di uscita), da "l'impronta"'che ci piace e che cerchiamo. :)
Certo, se il carico è PALESEMENTE troppo basso per le sue capacità, o la potenza è sotto dimensionata per la pressione che vuoi ottenere, avrai le classiche manifestazioni da "fiato corto": scorregge o protezione facile. Ma se la distorsione è legata all'intermodulazione dinamica, quella che cambia frequenza per frequenza e amper per amper, in "3D", potrai solo ascoltarla col tuo orecchio e, per sommi capi, misurarla sul carico reale, caso per caso. Come faceva Audio Review trent'anni fa, nelle mitiche "maratone degli accoppiamenti" che qualcuno ricorderà.
E che erano comunque solo delle tabelle di suggerimento, provocatorie, basate sulla massima pressione indistorta che si poteva ottenere accoppiando un dato amplificatore ad un dato diffusore. Che non è detto che sia "la cosa che cerchiamo". :hahahah:
Oggettivizzare le sensazioni raffinate e anche molto "psicologiche" che ci danno un determinato piacere, DEL TUTTO SOGGETTIVO, non è cosa che le misure generiche possono fare. Ma sono utili eccome. Ed indispensabili ai progettisti, che SANNO BENISSIMO come ottenere certi risultati, che CERCA LA CLIENTELA A CUI SI RIVOLGONO. E come leggerli nelle misure che fanno, per indirizzare le scelte tecniche.
In alcuni casi, conoscendo gli intenti di progetto, ci possono dire se un prodotto è progettato bene o no. Ma non ci potranno mai dire SE CI PIACERÀ O NO. :D
Questo è il mio pensiero, naturalmente. Per me l'audio è solo un hobby.
Ciao! :)
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
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Re: Accoppiamento amplificatore ad altoparlante

#26

Messaggio da Marsur »

mark3004 ha scritto:Insomma, parametri, t&s, curve di risposta, caratteristiche tecniche e quant'altro, per riduci che alla fine della fiera qest'hobby è solo botta di c#lo! ImmagineImmagineImmagine

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Ma no.....chi ha detto questo..
Anzi, se fai prove preventive ti rendi conto fin da subito in che direzione si può andare.
La fortuna conta sempre, perchè per essere sicuri del fatto proprio bisognerebbe comprare diversi amplificatori, diversi kit di ap, diverse sorgenti ecc. e fare i test del caso per gli abbinamenti, ma siccome questo è impossibile, a meno di farsi l'ipoteca sulla casa, ti limiti alla scelta singola (o di due esemplari) documentandosi il più possibile prima dell'acquisto, poi per quel che riguarda abbinamenti e taratura quello che viene viene, per questo serve anche un po' di fortuna.
Bisogna rendersi conto che la taratura non fa miracoli, neanche se hai un DSP da diecimila euro.
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