claudio18 ha scritto:Una domanda: ma con la de-equalizzazione attiva, sempre attiva, essa altera le eventuali regolazioni dei toni alti e bassi che io posso fare dalla H.U.? Ossia, li contrasta?
La traccia n°2 nel cd a corredo fornito da Audison, quella da riprodurre durante la funzione automatica di "de-equalizzazione", contiene rumore rosa, in pratica il processo eseguito dal dsp è analizzare banda per banda il livello rilevato in ingresso e, prendendo come riferimento il segnale filtrato a 1KHz regolare automaticamente attenuazione (se il segnale rilevato è superiore al riferimento) o viceversa guadagno per ogni banda. Finito il ciclo la curva viene memorizzata e da lì in poi applicata al segnale in ingresso al fine di ottenere appunto una risposta piatta.
Tale curva di de-equalizzazione è statica, ovvero funge semplicemente da "tara" fissa, quindi se si agisce sulla regolazione dei toni sulla sorgente tale regolazione viene riportata in uscita tale e quale (se ad es., a prescindere dalla curva di de-equalizzazione che è stata memorizzata, alziamo di 3dB a 5KHz sulla sorgente allo stesso modo accadrà all'uscita del dsp, ovviamente al netto di tutte le regolazioni che avremo impostato nel dsp stesso).
Un considerazione che va fatta, in generale, riguardo la connessione ad alto livello (attraverso le uscite amplificate, laddove non si disponga nè di uscita spdif, che è ovviamente la soluzione ideale, o di linea) verso un dsp è che purtroppo, non di rado, le sorgenti "di serie" non sono linearizzabili in modo preciso con una correzione statica nel caso in cui sia presente (e non escludibile, il che è quasi sempre...) una equalizzazione dinamica, la correzione sarà valida solamente in un certo intervallo di volume (cito come esempio classico gli impianti Bose).
Purtroppo, inevitabilmente, è una soluzione di compromesso, tenedo anche conto che andrà anche a "mangiarsi" parte della gamma dinamica (dipende da quanto è pesante l'equalizzazione), ed è per questo che è anche essenziale una attenta regolazione della sensibilità di ingresso del dsp rispetto al livello di uscita della sorgente, cercando di avvicinare, ma mai ovviamente superare lo zero dB digitale della sezione A/D e al contempo di stare sotto il limite del livello in cui i finali di potenza della sorgente iniziano a distorcere in modo da "spremere" il più possibile l'informazione audio presente all'origine (anche se ovviamente è fisicamente impossibile realizzare una catena trasparente, tenendo conto che questo contesto vede l'attraversamento di diversi stadi prima di arrivare al dsp: d/a --> ampl.--> a/d --> dsp).