Ciao Etabeta,Etabeta ha scritto: ↑9 dic 2020, 9:52Ciao,
nel tuo caso il punto su cui porre l'attenzione è nella discrepanza tra la sensibilità degli amplificatori e il livello di uscita del dsp, ovvero l'oggetto sorgente visto in ingresso da ogni amplificatore nel tuo impianto è il dsp e quindi l'ideale sarebbe poter tarare la sensibilità di ogni amplificatore in modo che coincida con il livello nominale di uscita del dsp appunto.
Come giustamente hai rilevato però il livello di uscita nominale del dsl Mosconi è ben 8V (livello davvero molto molto alto) rispetto ad una sensibilità minima decisamente bassa degli ampli Phoenix Gold MS250 di 2V.
Quindi ci sono solo due possibili soluzioni tra loro alternative:Altro discorso è invece l'interfacciamento tra sorgente dell'impianto e ingresso dsp. Lì il problema dei limiti di regolazione non si pone, cioè il margine di regolazione della sensibilità di ingresso del Mosconi è certamente ampio più che a sufficienza sia nel caso di utilizzare gli ingressi Hi-Level sia gli ingressi linea RCA (questi ultimi nel caso sia possibile ricavarli dalla sorgente di bordo).
- Se gli ampli rimangono così come sono, quindi con sensibilità minima 2V occorre, per evitare il clipping, tenere la regolazione, tramite il software di configurazione, del livello delle uscire del dsp Mosconi attenuato in modo tale che non superi i 2V (ovvero ridotto di un fattore 4 ovvero -12dB)
- Oppure mettere mano agli amplificatori e modificarli in modo da ridurre il guadagno dello stadio di ingresso/preamplificatore in modo da ridurre la sensibilità e poter sfruttare al meglio la dinamica completa (o quasi, 8V sono "strabordanti") del dsp
Ingresso e uscita del dsp, e quindi sensibilità di ingresso del dsp e sensibilità di ingresso amplificatori, sono parametri da analizzare (e tarare) separatamente, sconsiglio di "aggiustare la coperta corta" della sensibilità troppo alta degli ampli Phoenix giocando a tenere bassa la sensibilità in ingresso del dsp Mosconi, è una scorciatoia che inevitabilmente porta come risultato quello di sacrificare una bella fetta di risoluzione/dinamica del dsp (vorrebbe dire, in questo caso, segare di 3/4 la dinamica di lavoro, e quindi la risoluzione, dei convertitori A/D in ingresso del Mosconi).
Se si utilizza un dsp collegandolo in analogico alla sorgente di bordo (è già questo è un compromesso, rispetto all'ideale utilizzo dell'ingresso digitale...) è bene che la sensibilità in ingresso del dsp (rispetto al livello di uscita della sorgente sia che sia connessa in hi-level che su linea/rca) sia regolata in modo tale che a livello massimo della sorgente corrisponda, quasi [*], il livello massimo di accettazione (che varia al variare della regolazione della sensibilità ingresso) del dsp, ovvero quasi il fondo scala dei convertitori A/D.
[*] Quel "quasi" è molto importante, in quanto se si supera subentra il clipping dei convertitori A/D, cosa "disastrosa" dal punto di vista qualitativo, è un confine sottile come una lama di rasoio, di norma ci si tiene sotto di 1-2dB.
Eeeh.. d'altronde è per questo che è tanto più comoda (ma non solo per questo) la connessione digitale rispetto a quella analogica, ci si toglie di mezzo questo tipo di questioni.
grazie per la tua risposta e considerato che gli amplificatori rimangano con sensibilità in ingresso di 0,2-2V, come dovrei procedere nella regolazione dei vari livelli?
Io da quello che ho capito farei in questo modo:
1) Scollego gli RCA dagli ingressi degli ampli
1) Controller RC Mini: livello massimo
2) Uscita sorgente di serie: CD con traccia da 50-60Hz a 0db con volume impostato al 75% quindi volume 30 su 40
2) Ingresso DSP: ha il suo trimmer regolabile che quando sente il clipping accende un Led, appena si accende torno indietro un pelo finché si spegne (questo passo è quello che consiglia di fare Mosconi) e da software nel miscelatore lascio i livelli di ingresso al 100% per tutti e 8 i canali
3) Uscita DSP: sempre il CD con traccia da 50-60Hz a 0db (elimino momentaneamente tutti i tagli del crossover) e misuro con un multimetro finché arrivo a 2V abbassando da software i livelli di uscita in db (se ho capito bene sarà circa -12 Db)
4) Gain amplificatori: inizio dal livello minimo e comincio ad alzare progressivamente
Al momento ho anche abilitato la sorgente digitale e per questo ultimo ingresso il software del dsp permette di mettere una spunta per portare il livello di ingresso allo stesso della sorgente analogica, così in teoria anche qui avrei 2v
Non ho un oscilloscopio e nemmeno un analizzatore, ho solo il software su iPad con microfono Daytonaudio iMM-6 che vorrei usare poi per equalizzare.
Sto leggendo e guardando un po' di tutto ma ho parecchi dubbi legati alla mia ignoranza in materia elettrica.
Infatti i problemi ci sono e rimane di fondo un soffio e una specie di bump in spegnimento che mi ha già sfondato 2 volte il woofer di destra.
Il DSP ha una regolazione con un tasto BTL-SE, il primo lo lascia sempre acceso, il secondo lo fa accendere appena giro il quadro (dalle istruzioni invece dovrebbe farlo accendere quando sente un segnale audio).
Grazie a chiunque mi può dare una mano