Dude ha scritto:Marsur ha scritto:Il ragionamento è giusto ma da quello che ho capito questo è un altro caso, sembra che pato sia partito con le buone senza ottenere manco risposta.
Mmmm, non direi...:
pato ha scritto:
mi arriva la merce e vedo i valori dei condensatori non erano quelli che ho ordinato io, quindi su paypal apro una contestazione "oggetto non conforme alla descrizione" chiamo il rivenditore e pure si incazza dicendomi che non dovevo fare la contestazione
In effetti, rileggendo, un po' di ambiguità c'è.
Dude ha scritto:Questo E' fare le cose nel modo sbagliato, sorry.
Non c'era realmente nessuna ragione per avviare fin da subito una contestazione.
Cosa costava, ma soprattutto che male faceva, chiamare (o scrivere, se non si ha premura) *PRIMA*, e aprire la contestazione o magari proprio la richiesta di annullamento *DOPO*, quando fosse diventato chiaro che il venditore "non ci sente"?
Oltetutto in questo modo ci si mette pure al riparo dal rischio del giochetto di far decorrere i termini.
ok..
Dude ha scritto:Marsur ha scritto:
Comunque io non vedo tutta sta predisposizine in giro a fare le cose fatte bene e a venire incontro al cliente.
Partendo dal presupposto che il compratore non ha NESSUNA tutela, è abbastanza normale che si sia arrivati a questo punto (e mi sa che peggiora), ed è abbastanza normale che un povero cristo si attacchi a quello che può per farla pagare a quei "commercianti" che avrebbero fatto meglio a coltivare il granturco.
Calma.
Intanto i venditori onesti e disponibili, ci sono, come di consueto non va bene generalizzare.
Può darsi, come può darsi pure che il mio/nostro dente avvelenato sia frutto più che altro di compravendite con privati, ma c'è anche una buona percentuale di professionisti, e francamente, non vedo molta rilevanza se quelli competenti sono la parte minore.
"Non va bene generalizzare" mi suona un po' di frase fatta, bisognerebbe provare a dirlo a chi si è preso un bel po' di sonore fregature..
E comunque ho generalizzato solo fino a un certo punto, ribadisco che CHI SBAGLIA è giusto che si assuma le proprie responsabilità, chi non sbaglia, no.
Dude ha scritto:Ora apro una parentesi, quello che scrivo qua sotto non è riferito al caso specifico di pato.
Non dimentichiamo che il mercato è fatto da venditori E compratori.
Anzi è il compratore, checché se ne dica, ad avere il potere più grande, perché è lui che sceglie dove e come comprare.
Non sono molto d'accordo, ad oggi secondo me il 95% delle cose da acquistare ci vengono bellamente propinate, ed è tutta roba "standardizzata" o comunque sempre la stessa "musica".
Esempio che ci riguarda da vicino: se provavi a sfogliare le ultime riviste car audio (o le novità in rete) il succo era proprio questo, e se quelli sono i prodotti, che dovrebbe comprare un potenziale cliente?
Certo che uno può comprare quello che vuole, però prova un po' a trovarlo e.....auguri!
A mio avviso si è quasi costretti a muoversi su certi binari, pena il classico sbattimento che pochi sono disposti ad affrontare (coi rischi che sappiamo ripiegando sui siti).
Globalizzazione.
Dude ha scritto:E, di nuovo non scordiamocelo, siamo noi compratori che causiamo lo sputtanamento dei mercati e la loro trasformazione in gironi infernali, quando noi per primi andiamo alla ricerca spasmodica del minor prezzo senza guardare alle conseguenze.
Non fraintendermi, è ovvio che sia giusto cercare di non farsi rapinare, ma c'è un limite a tutto, e come compratori, troppa gente non è capace (o fa finta di niente) di porsi la domanda fatidica "ma come fa a fare un prezzo così basso?"...
E mi fermo qua, sennò diventa troppo lunga.
Su questo invece sono molto d'accordo, a volte la dabbenaggine della gente supera ogni immaginazione, però credo che anche questo fenomeno sia un po' una sorta di conseguenza dell'andamento del mercato, della sua globalizzazione e manipolazione.
Però è vero, sarebbe ora di non credere più a fatine e folletti..
Dude ha scritto:Chi vende, ha necessariamente da guadagnare, sennò chiude, e se il mercato richiede prezzi sempre più bassi, i margini si abbassano ed i venditori non possono fare altro che arrangiarsi per sopravvivere.
Bisogna saperlo ed accettarlo, altrimenti si va dal negozio fisico, si paga quel soldino in più - che oltretutto aiuta il negoziante a sopravvivere ed a continuare ad essere disponibile per i tuoi acquisti... - e ci si garantisce l'assenza di complicazioni, dato che la merce la vedi prima di acquistare.
Non si può pretendere sempre e solo tutto per noi, andiamo.
Botte piena e moglie ubriaca, non ha mai funzionato.
Una massima da rispettare senza dubbio, anche se ormai è snobbatissima.
Pretendere tutto per noi lo vedo un po' esagerato, torno ad essere d'accordo con te sul fatto che il compratore medio al giorno d'oggi sfiori l'accattonaggio, ma sappiamo bene entrambi che tanti commercianti se si trovano in difficoltà dovrebbero fare più che altro mea culpa, sono loro gli amministratori di sè stessi, mica gli altri.
E' come accettare di sposarsi con la convinzione che avrai il 97% di possibilità di invecchiare insieme serenamente senza divorziare.
Ti sembra plausibile al giorno d'oggi?
Se ti imbarchi nell'avventura poi sono cazzi tuoi, no?
Sarà mica sempre la suocera che manda tutto all'aria..
In ogni caso, non credo si tratti di "solo tutto per noi", penso solo questo: IO ti do i soldi BUONI, e visto che ce n'è sempre meno bisognerebbe rispettarli di più, non scaricare al cliente le proprie difficoltà.
Se non ce la si fa, si chiude e si va a lavorare, tanto è chiaro che è questo che vogliono le alte sfere, quindi la gente che compra non c'entra più di tanto, e se qualcuno chiude, a me cliente non me ne può fregà de meno.
Altrimenti apro qualcosa anch'io e mi aspetto la solidarietà altrui, sai che bella mossa...
Dude ha scritto:Marsur ha scritto:
Io non so come hai fatto Dude a fare acquisti in rete per dieci anni senza mai problemi, fortunatissimo anche tu
Nah, la fortuna non dura così a lungo.
Dipende, se hai acquistato a destra e a manca indistintamente....mi sa di si.
Dude ha scritto:Marsur ha scritto:sarebbe ora che cose di questo genere fossero viste come questioni di principio, perchè se ti faccio un ordine di venti euro e tu lo gestisci con leggerezza perchè tanto è per pochi soldi, io mi incazzo uguale, sempre di transazione/fregatura si tratta.
Nessuno gestisce le cose con leggerezza, perché il primo a subirne le conseguenza è prprio il venditore, che ha altro da fare che stare dietro ai reclami.
Però quando i margini sono risicati, i costi di struttura vengono ridotti all'osso, e gli sbagli sono sempre dietro l'angolo.
Se vuoi metterla sulla questione di principio, certo, allora non ci sono mezze misure e non esiste nemmeno, l'opzione del dialogo.
Anche di questo, basta esserne consapevoli e poi non venirsi a lamentare se si è sbattuta la faccia contro il muro.
Ah beh, certo, ma guarda con due mail "post fattaccio" ti rendi già conto con chi hai a che fare.
Generalmente sono sufficienti ma, come ho già detto, il compratore non ha nessuna tutela, nessuna, quindi dal momento che, come dici, io venditore arranco, chi me lo fa fare di riparare se non corro alcun rischio?
Dude ha scritto:Marsur ha scritto:
Io Dude sono d'accordo con quanto hai scritto, ma in un'epoca in cui si pretende che sia tutto organizzato, automatizzato, velocissimo, e globalizzato, tu venditore.....sbagli?
Ri-calma.
Hai detto "si pretende".
Ecco, il punto è proprio questo, che ormai non si fa altro che PRETENDERE, peraltro senza averne sostanzialmente quasi il minimo diritto, finché perdura la posizione "voglio spendere un caxxo, avere il prodotto migliore ed il servizio a 5 stelle".
Assolutamente d'accordo con questa conclusione, al 100%.
Però non mi riferivo a questo, "si pretende" è riferito al "sistema", quel sistema che ha globalizzato, che ha impostato tutto sul web, la velocità di informazioni, di scambio dati, che ha "snellito", migliorato, velocizzato il mercato, e con adeguata sicurezza si diceva..
Pretese che non stanno nè in cielo nè in terra perchè i risultati sono sotto gli occhi di tutti, e invece di modernizzare ed allargare il mercato ad oggi si rischia il collasso, e con una sicurezza di transazioni che è tutto fuori che garantita.
Ergo, se ti metti a vendere in rete (ma anche in altro modo) SAI a cosa vai incontro, se non lo sai, ribadisco, sono cavoli tuoi.
Attenzione, non mi sto schierando, anche il cliente spesso meriterebbe di essere preso a calci, anzi, molto spesso, ma una volta che ha pagato secondo me non ci sono nè ma e nè se, ha pagato.
Dude ha scritto:Marsur ha scritto:
E....diciamoci la verità, questi secondo me non sono errori clamorosamente successi e rarissimi....ormai negozianti e venditori risparmiano, a torto o ragione, su qualsiasi cosa, personale, qualità, organizzazione.....risparmiano anche dove non si potrebbe, sappiamo tutti come gira in questi anni..
Esatto, ed è colpa principalmente nostra, di noi compratori intendo, così come lo è la chiusura di pressoché tutti i negozi fisici.
Tieni conto che gli errori di spedizione succedono dappertutto, chiunque lavori nel commerciale lo sa benissimo (io cilavoro da 25 anni e passa, e ti garantisco che persino le multinazionali soffrono di tali problemi).
Perdonami ma, non sono d'accordo, semmai secondo me le responsabilità sono di entrambe le parti, anche se non faccio certo fatica ad ammettere che il negozietto che magari aveva "rigato dritto" l'ha preso in quel posto senza neanche sapere il perchè..
Pochi credo.
Multinazionali?
Almeno scomparissero tutte!..
Per gli errori di spedizione non metto in dubbio che siano sempre esistiti, ma oggi è un'autentica selva, e comunque quello che conta è dopo, nei modi di riparare agli errori, è qui che siamo nella preistoria.
Che sbagliare sia umano non ci piove, a patto che poi non si passi al menefreghismo.
Dude ha scritto:Insomma, non sto assolutamente difendendo i venditori incapaci, ma COMUNQUE, partire lancia in resta senza nemmeno provarci, a risolvere amichevolmente, è il modo migliore per garantirsi esiti sfavorevoli.
Risolvere amichevolmente?
Che il cielo ti ascolti.
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
La "hi - fi" d'élite non esiste.